RISULTATI DI RICERCA
ESPLORA I PATRIMONI ARCHITETTONICI DI LIGNANO
Benvenuto nella sezione dei risultati di ricerca. Qui potrai trovare i contenuti che rispondono ai tuoi criteri di ricerca: articoli, video, mappe e schede dettagliate sulle ville e sull'architettura del Novecento a Lignano. Utilizza i le parole chiave per affinare ulteriormente la tua ricerca e scoprire il ricco patrimonio culturale della cittadina friulana.
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- Mappa | Ville di Lignano
La pagina Mappa di Ville di Lignano offre una panoramica dettagliata delle location storiche e architettoniche di Lignano Sabbiadoro, con un focus sulle ville moderniste e gli spazi di valore culturale. Un utile strumento per i professionisti e gli appassionati di architettura e design che desiderano esplorare la città e il suo patrimonio. Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" LA MAPPA LA GUIDA DELLE ARCHITETTURE NEL TERRITORIO Esplora Lignano attraverso la nostra mappa interattiva degli edifici storici, un viaggio nel cuore dell'architettura del Novecento. La mappa ti guiderà alla scoperta delle ville e degli edifici più significativi delle località Pineta, Riviera e Sabbiadoro, progettati da architetti di grande valore come Marcello D'Olivo, Gianni Avon, Aldo Bernardis e Paolo Pascolo. LA MAPPA Architettura e territorio: la mappa delle ville storiche di Lignano Le ville storiche di Lignano rappresentano un patrimonio architettonico di straordinaria rilevanza, espressione di uno sviluppo urbanistico che ha caratterizzato il territorio friulano nel corso del Novecento. Progettate da architetti di grande calibro come Marcello D'Olivo, Gianni Avon, Aldo Bernardis e Paolo Pascolo, queste dimore raccontano la trasformazione e l'evoluzione di Lignano, dal suo nascere come destinazione turistica a una località di prestigio architettonico. Grazie alla nostra mappa interattiva, avrete l'opportunità di esplorare questi edifici storici, scoprendo la genesi delle opere e la loro integrazione nel paesaggio locale. Ogni villa è un testimone di un'epoca, un esempio di come l'architettura del Novecento si è adattata al contesto ambientale e alle esigenze sociali di un'area in costante evoluzione. Utilizzate la mappa come strumento di orientamento per navigare nel cuore di Lignano, e immergetevi nel patrimonio architettonico che, attraverso i secoli, ha definito il nostro territorio.
- Cookie Policy | Ville di Lignano
La Cookie Policy di Ville di Lignano illustra in modo trasparente le modalità di utilizzo dei cookie e delle tecnologie di tracciamento adottate dal sito, in conformità con le normative europee in materia di privacy e trattamento dei dati personali. Informazioni rilevanti per utenti, ricercatori e professionisti internazionali. Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" COOKIE POLICY Ultimo aggiornamento: 29 aprile 2025 Sito web: www.villedilignano.it La presente Cookie Policy descrive come vengono utilizzati i cookie e altri strumenti di tracciamento su questo sito, in conformità al Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR). Titolare del trattamento Associazione "Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano" Via Monte San Marco, 22 – 33100 Udine (UD) Email: raggiearchitetture@villedilignano.it Telefono: +39 328 4554500 1. Cosa sono i cookie I cookie sono piccoli file di testo che i siti web inviano al dispositivo dell’utente (computer, smartphone, tablet), dove vengono memorizzati per essere poi ritrasmessi agli stessi siti alla visita successiva. I cookie svolgono diverse funzioni, come memorizzare le preferenze, raccogliere informazioni statistiche e agevolare la navigazione. Oltre ai cookie, possono essere utilizzate tecnologie simili di tracciamento (es. pixel, tag, web beacon, script). 2. Titolare del trattamento Associazione Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano Via Monte San Marco, 22 – 33100 Udine raggiearchitetture@villedilignano.it 3. Tipologie di cookie utilizzate Cookie tecnici (necessari) Essenziali per il corretto funzionamento del sito e per fornire il servizio richiesto. Non richiedono il consenso dell’utente. Cookie di terze parti Utilizziamo servizi forniti da Wix.com, Ltd., che può impostare cookie per fini tecnici, analitici o di supporto alla navigazione. Tipo Fornitore Finalità Dati raccolti Durata TecnicoWix.com Funzionalità del sito Dati di navigazione Sessione o persistente Per maggiori dettagli, consulta la Privacy Policy di Wix. 4. Come gestire o disabilitare i cookie Puoi in qualsiasi momento gestire o revocare il consenso ai cookie attraverso: il banner delle preferenze visualizzato al primo accesso le impostazioni del tuo browser le impostazioni del tuo dispositivo Gestione via browser Puoi disabilitare o cancellare i cookie attraverso i seguenti link dei principali browser: Google Chrome Mozilla Firefox Safari Microsoft Edge Opera 5. Conseguenze disattivazione dei cookie Disattivando i cookie tecnici, alcune funzionalità del sito potrebbero non essere disponibili o non funzionare correttamente. 6. Modifiche alla Cookie Policy La presente Cookie Policy può essere modificata in qualsiasi momento. Ti invitiamo a consultarla periodicamente per rimanere aggiornato. 7. Esercizio dei diritti Hai il diritto di: accedere ai tuoi dati chiederne la rettifica, cancellazione o limitazione opporti al trattamento revocare il consenso presentare reclamo al Garante Privacy Per esercitare i tuoi diritti: raggiearchitetture@villedilignano.it Definizioni principali Cookie: piccoli file di testo memorizzati nel browser. Strumenti di tracciamento: tecnologie che raccolgono dati (cookie, pixel, beacon). Dati di utilizzo: dati tecnici raccolti automaticamente (IP, browser, orari, ecc.). Utente/Interessato: la persona fisica cui si riferiscono i dati. Titolare del trattamento: chi decide finalità e modalità del trattamento dei dati. Utilizzando questo sito acconsenti all’uso dei cookie secondo questa Cookie Policy. Per domande o chiarimenti, contattaci all’indirizzo sopra indicato.
- Tre appuntamenti sui libri di Architettura | Ville di Lignano
Tre appuntamenti sui libri di Architettura 2024, 19 Ottobre Riproduzione Riservata Messaggero Veneto Culture In mostra le foto di Italo Zannier e Giorgio Casali Indietro Scopri di più... Si parte da Marcello D'Olivo A ottobre 2023, la Fondazione Friuli di Udine ospiterà un ciclo di tre incontri che esploreranno il presente e il futuro dell'architettura, analizzando le opere di due grandi progettisti friulani del Novecento e la formazione delle nuove generazioni di architetti. Questi eventi sono organizzati da Gaspari Editore in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Udine e si terranno presso Palazzo Antonini-Stringher. Il primo incontro, il 2 ottobre alle 17.30 , avrà come protagonista Marcello D'Olivo , uno degli architetti più visionari del Friuli Venezia Giulia, noto per le sue idee moderne e innovative che ancora oggi influenzano la progettazione contemporanea. D'Olivo è stato un pioniere, capace di anticipare i tempi con la sua architettura, tanto che molte delle sue opere sono ancora oggi di straordinaria attualità. Il ricercatore Ferruccio Luppi e il professor Paolo Nicoloso ripercorreranno la vita e le opere di D'Olivo, affrontando anche la sua storia che, per molti aspetti, ha assunto i contorni del mito. Questo incontro offrirà una panoramica unica su uno dei grandi protagonisti dell'architettura friulana, con la partecipazione di Giovanni Vragnaz dell'Università di Udine e Paolo Bon , presidente dell'Ordine provinciale degli Architetti. Il 23 ottobre si terrà il secondo incontro, che si concentrerà su Aldo Bernardis , un altro pilastro dell'architettura del Novecento friulano. Bernardis ha lasciato un'impronta indelebile, specialmente a Lignano Sabbiadoro, dove ha progettato alcune delle opere che oggi definiscono l'aspetto della capitale turistica della regione. Nel corso della serata, il giornalista Oscar d'Agostino intervisterà Giulio Avon , architetto udinese e autore del libro su Bernardis, per discutere della sua lunga carriera e delle sue realizzazioni, molte delle quali sono ancora al centro dell'identità architettonica di Lignano. Il 30 ottobre , l'ultimo incontro di questo ciclo avrà uno sguardo più orientato al futuro dell'architettura. L'ospite principale sarà il rettore dell'Università IUAV di Venezia, professor Benno Albrecht , che guiderà una riflessione sulle nuove tendenze del costruire e sull'evoluzione del concetto di abitare. Questo incontro affronterà anche le sfide sociali ed economiche legate alla ricostruzione post-bellica e al ruolo dell'architettura nel ricostruire comunità e territori. La discussione si concentrerà sull'architettura come strumento di cambiamento e adattamento in un mondo che sta affrontando sfide globali. Un dettaglio interessante che rende ancora più affascinante questo ciclo di incontri è la scelta di organizzare gli eventi di mercoledì, in onore di Aldo Bernardis , che, come raccontato dai suoi colleghi, aveva l’abitudine di visitare i suoi cantieri ogni mercoledì, partendo dal suo studio a Udine per recarsi a Lignano e confrontarsi con i committenti. Questi appuntamenti rappresentano un’opportunità unica per riflettere sul passato e sul futuro dell’architettura, con un focus particolare sul Friuli Venezia Giulia e sul suo contributo alla scena architettonica internazionale. Ogni incontro non solo celebra le figure di Marcello D'Olivo e Aldo Bernardis, ma offre anche uno spunto per comprendere come l'architettura possa evolversi in risposta alle sfide dei nostri tempi. Precedente Successiva
- La Presidente alla UTE | Ville di Lignano
21 novembre 2025 La Presidente alla UTE Arco della Ginestra, 43, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia La Dott.ssa Sabrina Mazza, Presidente dell’Associazione “Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano”, sarà ospite dell’Università di Tutte le Età di Lignano Sabbiadoro. Indietro Scopri di più... La Presidente alla UTE Università di Tutte le Età di Lignano Sabbiadoro Venerdì 21 novembre 2025, dalle 17.00 alle 18.30, la Dott.ssa Sabrina Mazza, Presidente dell’Associazione “Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano”, sarà ospite dell’Università di Tutte le Età di Lignano Sabbiadoro – Nelly Del Forno APS per un incontro dedicato al tema: “Il patrimonio architettonico e culturale delle ville storiche di Lignano” Un’occasione per approfondire la storia, i linguaggi e il valore identitario delle architetture che hanno segnato la nascita e l’evoluzione di Lignano Pineta e Sabbiadoro, raccontate attraverso le attività di ricerca e divulgazione dell’Associazione. Università di Tutte le Età di Lignano Sabbiadoro – Arco della Ginestra, 43 Venerdì 21 novembre 2025 | Ore 17.00 – 18.30 Precedente Successiva
- Casa Veronese | Ville di Lignano
Casa Veronese Mario Ravegnani, Bubi Brunori 1955 Raggio di Levante, 6/8, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Due volumi sfalsati con tetto a falda unica. Colori, materiali e arte concreta per una casa che dialoga con la natura e la pittura. Indietro Architettura integrata tra terreno, colore e arte concreta Contesto: quando architettura e arte si incontrano Nel cuore della Lignano Pineta degli anni Cinquanta, Casa Veronese rappresenta un raro caso di sperimentazione cromatica e volumetrica integrata , frutto della collaborazione tra l’architetto Mario Ravegnani e il pittore Bobi Brunori , entrambi attivi nello studio B24 di via Borgonuovo a Milano — sede di mostre e attività del Movimento Arte Concreta (MAC) . La casa è un esempio brillante di come l’interazione tra architettura e arte possa tradursi in un progetto abitativo profondamente innovativo, in cui la forma segue la natura , il colore accompagna la struttura e l'abitare diventa esperienza visiva . Organizzazione volumetrica: due blocchi che seguono il terreno La costruzione si articola in due volumi sfalsati posti a quote differenti , secondo l’andamento naturale del suolo pinetato. Questa scelta non è solo formale ma funzionale , permettendo: una migliore integrazione con il contesto naturale , una netta distinzione spaziale tra le diverse funzioni abitative, un dialogo con la topografia , che evita sbancamenti o modifiche invasive. I due corpi di fabbrica sono collegati visivamente e strutturalmente grazie a una copertura a falda unica , che si estende in due ali laterali, rafforzando la coerenza compositiva dell’edificio. Distribuzione interna e relazione con il giardino Gli appartamenti si affacciano sul giardino con ampie superfici vetrate e serramenti scorrevoli , che sfumano i confini tra interno ed esterno.Le finestre alte e strette completano l’illuminazione zenitale degli ambienti interni, generando un’atmosfera luminosa e discreta , coerente con il clima e la vegetazione del luogo. L’apertura verso l’esterno non è solo un vezzo estetico, ma esprime una visione dell’abitare vacanziero , fondata su continuità visiva , luce naturale e spazi dinamici . Materiali, struttura e dettagli cromatici Casa Veronese è costruita con una struttura in cemento armato a vista , accostata a murature portanti intonacate e tinteggiate in bianco , e tamponamenti dipinti in blu cobalto , in netto contrasto visivo.Le parti metalliche — come i serramenti e i camini — sono invece verniciate in nero , per enfatizzare linee, tagli e profili. Questa scelta cromatica decisa e calibrata nasce dalla collaborazione tra Ravegnani e Brunori, e trasforma la casa in una composizione pittorica tridimensionale . I colori non sono decorazione, ma materia progettuale , capaci di articolare volumi, orientamenti e percezioni. Arte concreta e design: lo studio B24 Il progetto affonda le radici nella cultura del design milanese del secondo dopoguerra. Lo studio B24 , fondato da Ravegnani e Brunori, non era solo uno spazio di progettazione architettonica, ma anche un laboratorio creativo in cui si confrontavano arte, grafica, design e architettura . Da questo background culturale nasce l’attenzione al dettaglio grafico e al linguaggio visivo che caratterizza Casa Veronese. L’edificio è pensato come un corpo integrato nel paesaggio , ma anche come un oggetto autonomo e riconoscibile , in cui l’arte concreta si traduce in architettura concreta . Una casa per Lignano: architettura come manifesto Nel contesto di Lignano Pineta — spesso dominato da case tipo modulari e da una ricerca più funzionalista — Casa Veronese si distingue per la qualità plastica dei volumi , per l’ uso raffinato del colore e per l’attenzione al terreno . Non è solo un’abitazione ben progettata, ma anche una dichiarazione culturale : una casa che racconta l’identità artistica dei suoi progettisti e testimonia una stagione di sperimentazione dove il confine tra design, architettura e arte era più fluido che mai . Architettura cromatica come linguaggio Casa Veronese è un esempio prezioso di architettura d’autore per il turismo balneare , capace di coniugare efficienza abitativa, eleganza formale e poetica del colore .Il gioco tra i volumi sfalsati, la leggerezza del tetto, il rigore dei materiali e la sensibilità cromatica ne fanno una delle residenze più sofisticate del primo sviluppo di Lignano Pineta. Un’opera che merita di essere riscoperta, documentata e valorizzata , non solo per il suo valore estetico, ma per il suo contributo alla cultura del progetto del secondo Novecento italiano. Precedente Successiva
- Festival Lignano Noir 2024 - Omaggio a Giorgio Scerbanenco | Ville di Lignano
27 ottobre 2024 Festival Lignano Noir 2024 - Omaggio a Giorgio Scerbanenco Via Treviso, 2, 33054 Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro UD, Italia Un appuntamento imperdibile per gli amanti della narrativa, del cinema, della musica e del teatro! Un evento dedicato ai misteri del noir, promosso dalla città di Lignano e dalla Biblioteca Comunale. Indietro Scopri di più... Omaggio a Giorgio Scerbanenco dal 24-10-2024 al 27-10-2024 Ritorna il Festival Lignano Noir 2024 dedicato allo scrittore Giorgio Scerbanenco Noi di Associazione Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano siamo felici di condividere con voi questa bella iniziativa, portata avanti dalla città e dalla sua Biblioteca Comunale. Non mancate! Dal 24 al 27 ottobre a Lignano Sabbiadoro, torna Lignano Noir : un appuntamento imperdibile per gli amanti della narrativa, del cinema, della musica e del teatro! Un evento dedicato ai misteri del noir, promosso dalla città di Lignano e dalla Biblioteca Comunale . Tra gli ospiti d'eccezione: - Giulio Avon , Socio Fondatore Esperto, Architetto e curatore di libri sull'architettura. - Cecilia Scerbanenco presenta Giorgio Scerbanenco, Cinema tra le donne, La Nave di Teseo Il Festival Lignano Noir è un omaggio allo scrittore Giorgio Scerbanenco, riconosciuto maestro del genere giallo e noir in Italia. 📍 Info evento: Biblioteca Comunale di Lignano Sabbiadoro , Via Treviso 2 📞 0431 409160 | ✉️ biblio@lignano.org Il programma completo dell'evento è disponibile al seguente link . fb: Festival Lignano Noir - Omaggio a Giorgio Scerbanenco IL PROGRAMMA: Giovedì 24 ottobre 2024 ore 21.00 - Cinecity Concerto jazz noir Francesco Bearzatti “Post atomic Zep” con Francesco Bearzatti - sax, elettronica Alessandro Turchet - basso, elettronica Marco D’Orlando - batteria, voce Venerdì 25 ottobre 2024 ore 18.00 - Biblioteca Comunale Crimini italiani incontro con il giornalista Pino Rinaldi ore 20.00 - Monaco Suites Hotel - The Taste & Al Bancut Restaurant A Cena con il Giallo tra ricette dello chef Rudi Santuz e conversazioni letterarie con l’amichevole intervento di Luca Crovi e Paola Alberti (su prenotazione, euro 50 – Hotel Monaco, Via Gorizia 24, Lignano Sabbiadoro tel. 0431.71926 - segreteria@hotelmonaco.net ) Sabato 26 ottobre 2024 ore 17.00 - Biblioteca Franco Forte presenta il suo nuovo romanzo L’alba di Cesare , Mondadori conduzione del vicesindaco Manuel Massimiliano La Placa a seguire 10a edizione Premio Scerbanenco@Lignano Cerimonia di premiazione dei vincitori ore 20.30 - Cinecity Proiezione del film Glory hole (2024) Ospiti d’onore: il regista Romano Montesarchio e l’attore Francesco Di Leva Interverrà il magistrato Dario Grohmann Domenica 27 ottobre 2024 ore 16.00 - Biblioteca Comunale Dalle indagini negli archivi: Cecilia Scerbanenco presenta Giorgio Scerbanenco , Cinema tra le donne , La Nave di Teseo Giulio Avon presenta Architetture in copertina a seguire Un tè con Agatha Christie divagazioni “in giallo” con Luca Crovi e delizie di pasticceria Nelle giornate del Festival, in Biblioteca, la mostra fotografica “Omaggio a Giorgio Scerbanenco” a cura del Fotocineclub Lignano Ingresso libero. Per partecipare consultare il regolamento ufficiale . Ringraziamo per l'iniziativa: https://lignanosabbiadoro.it/it/eventi/lignano-noir-2024/ https://comune.lignano-sabbiadoro.ud.it/vivere-il-comune/eventi/festival-lignano-noir-2024 Precedente Successiva
- Frammenti di Storia | Ville di Lignano
Frammenti di Storia 2011 Doriano Moro, Pier Giorgio Dazzan, Aldo Battiston Lignano Sabbiadoro Il 50º Anniversario del Comune di Lignano. Lasciatevi trasportare da questo racconto visivo, scorrete tra le immagini, i volti, le strade, le voci del passato. Perché la storia di Lignano non è solo una cronaca: è un bene prezioso da ricordare, condividere e preservare. Indietro Scopri di più... La nascita del Comune di Lignano Sabbiadoro In occasione del 50° anniversario dell’istituzione del Comune di Lignano Sabbiadoro , il FotoCineClub , il Circolo Filatelico e lo Studio Grafico Avenir di Lignano hanno presentato l’iniziativa “Frammenti di storia – Racconti per immagini della vita balneare dalle origini” , un viaggio visivo e documentale che ricostruisce i momenti fondativi e la memoria collettiva della nostra comunità. Attraverso una ricca raccolta di immagini, illustrazioni, racconti e testimonianze, il progetto ripercorre i momenti chiave della conquista dell'autonomia comunale: un episodio straordinario di partecipazione popolare, identità territoriale e visione collettiva, culminato nella famosa notte del 5 novembre 1958 , quando i cittadini lignanesi si radunarono in massa al ponte di Bevazzana per protestare contro la gestione amministrativa di Latisana e chiedere l’indipendenza. Un evento storico senza precedenti La “rivolta” fu tutto fuorché improvvisata: pianificata nei minimi dettagli , con assegnazioni di ruoli, calcoli delle provviste, gestione delle emergenze sanitarie e strategie di resistenza pacifica. La guida carismatica di Don Mario Lucis , già parroco e partigiano, affiancato dal dottor Emilio Zatti e da una fitta rete di sostenitori, diede vita a un'azione concreta e determinata. Il gruppo organizzativo, composto da decine di cittadini – albergatori, artigiani, pescatori, padri di famiglia – si era mosso con ordine e responsabilità, garantendo la sicurezza e il benessere di tutta la popolazione. Il 21 luglio 1959, la loro determinazione venne premiata con la firma del Decreto Legge che sanciva la nascita del Comune di Lignano Sabbiadoro , pubblicato ufficialmente sulla Gazzetta Ufficiale il 3 agosto 1959 . Un tributo alla memoria collettiva Il progetto “Frammenti di storia” è anche un atto di riconoscimento verso coloro che hanno reso possibile questa trasformazione, spesso dimenticati nei racconti ufficiali. Tra questi ricordiamo: Guido Teghil , primo sindaco di Lignano; Bruno Canova , i fratelli Scarpa , i De Minicis , Giuseppe Piccoli (unico arrestato), e moltissimi altri; Le famiglie che parteciparono in massa alla protesta e che ne garantirono la riuscita, anche attraverso piccoli gesti quotidiani e azioni silenziose ma fondamentali. L’iniziativa è stata arricchita da un filmato emozionante, illustrazioni sui costumi storici di Manuela Sain , grafiche di Aldo Battiston , e il fondamentale lavoro di raccolta, ricerca e traduzione da parte di Doriano Moro , Lorenza Rosellini , Sylvia Pensold Moro , Erika Kerchler , Paolo Alemanni . L’identità visiva del territorio Oltre all'importanza storica dell'evento, l'iniziativa riflette lo spirito con cui si è formata la Lignano moderna : una città costruita sull’impegno collettivo, sull’amore per il proprio territorio e sulla volontà di definire un'identità autonoma, non solo amministrativa ma anche culturale e architettonica. Precedente Successiva
- Bici e Ville - Settembre | Ville di Lignano
6 settembre 2025 Bici e Ville - Settembre Arco della Vela, 32, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Bici e Ville storiche di Lignano. Sabato 6 settembre visita guidata all’architettura moderna: interni, esterni e storie. Contributo: €20. Ritrovo ore 9.45, Arco della Vela 32. Indietro Scopri di più... BICI e VILLE – Tour guidato tra le architetture di Lignano Sabato 6 settembre 2025 – ore 10:00-12:00 Ritrovo: ore 9:45 – Arco della Vela 32, Lignano Pineta Prosegue la stagione delle visite guidate in bicicletta alla scoperta dell’architettura moderna di Lignano. Un itinerario speciale tra ville e condomini realizzati tra gli anni Cinquanta e Settanta, che raccontano l’evoluzione del turismo balneare attraverso il linguaggio del progetto. Durante il tour visiteremo tre opere emblematiche: Torre Ariston (1960-61 Arch. Gianni Avon con Silvio Zorzi) Villaggio Savio (1969-72 Arch. Ferdinando Anichini) Villa Schreurs (1960-61 Arch. Gianni Avon) Esposizione Mostra fotografica (Piazza del Sole n 3) – sede della mostra fotografica “Giorgio Casali e l’architettura come visione editoriale”, visitabile al termine del tour. Un’occasione unica per esplorare la città, conoscere il suo patrimonio architettonico e vivere un’esperienza culturale all’aria aperta. Contributo di partecipazione: €20,00 a persona Nota: il noleggio bici non è incluso Per registrarsi: www.villedilignano.it/contatti Info: raggiearchitetture@villedilignano.it Evento promosso da Associazione Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano Con il sostegno di IO SONO FVG Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia #IoSonoFVG Precedente Successiva
- Un'Associazione che valorizzerà le ville | Ville di Lignano
Un'Associazione che valorizzerà le ville 2023, 20 Luglio Oscar D'Agostino Messaggero Veneto Culture L'associazione "Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano" è nata per valorizzare il patrimonio architettonico novecentesco della città. Dieci ville progettate dai principali architetti friulani diventano protagoniste di un progetto che ne promuove la conservazione e la divulgazione. Indietro Scopri di più... Un Laboratorio di Architettura del Novecento Lignano Sabbiadoro, storicamente conosciuta per la sua vivacità turistica, è anche un luogo di grande valore architettonico. Negli anni Cinquanta e Sessanta, la cittadina friulana ha rappresentato un vero e proprio laboratorio di architettura, un terreno fertile per le sperimentazioni dei più importanti progettisti friulani. Tra questi, spiccano i nomi di Gianni Avon, Aldo Bernardis, Paolo Pascolo, e Marcello D’Olivo, che, con le loro opere, hanno contribuito a definire l'identità urbanistica di Lignano, integrando modernità e tradizione in un contesto che si stava rapidamente trasformando in una destinazione turistica internazionale. Ville, residenze private e edifici pubblici sono sorti come simboli di un’epoca, testimoni di un’architettura che ha saputo coniugare estetica e funzionalità. Il 2023 segna il 120° anniversario dalla nascita del primo stabilimento balneare della città e, in questo contesto, un'iniziativa di grande rilevanza è emersa: la nascita dell'associazione "Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano". Quest’associazione si propone di valorizzare e conservare le ville storiche della città, un patrimonio architettonico unico che rischia di essere dimenticato o trascurato. Dieci proprietari di case storiche, che possiedono ville progettate dai grandi architetti friulani, hanno unito le forze per creare questa realtà, con l’intento di promuovere lo studio, la divulgazione e la tutela delle architetture del Novecento lignanese. La presentazione ufficiale dell'associazione avrà luogo il 21 luglio 2023 presso la Terrazza di Pineta, e vedrà la partecipazione del consiglio direttivo, presieduto da Sabrina Mazza, e del Comitato scientifico, formato da Diana Barillari e Veronica Riavis, insieme a Giulio Avon, socio fondatore. L’associazione, con la sua offerta culturale e scientifica, mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza di conservare questo patrimonio architettonico e a rafforzare il legame tra il mondo dell’architettura, quello accademico e la cittadinanza. Un Patrimonio da Conservare e Valorizzare Lo scopo dell'associazione è definito nel suo statuto: promuovere lo studio e la divulgazione dell'architettura del Novecento a Lignano, tutelando il patrimonio edilizio storico della città e favorendo la sua conservazione. Questa iniziativa non solo si prefigge di sensibilizzare il pubblico, ma anche di attrarre l'interesse degli studenti e degli studiosi di architettura, creando uno spazio di confronto e collaborazione con il mondo accademico. La città di Lignano, un tempo culla dell’architettura moderna, si prepara a riaffermare il suo ruolo di laboratorio di innovazione nel campo dell'architettura del XX secolo. Con il nome evocativo "Raggi e ArchiTetture", l’associazione intende fare omaggio alla pianta organica della celebre spirale progettata da Marcello D’Olivo, che rappresenta una delle immagini più iconiche di Lignano. Inoltre, il nome richiama due elementi simbolici dell’architettura novecentesca: i raggi e gli archi, unendo le parole in un unico concetto che sintetizza l'idea di un’architettura che si sviluppa in relazione al territorio e alla natura circostante. Il termine "raggi", infatti, evoca la distribuzione radiale degli edifici, mentre "archi" fa riferimento agli elementi strutturali ricorrenti nelle opere architettoniche. Progetti e Attività per la Valorizzazione delle Ville Storiche Una delle prime attività dell'associazione sarà la catalogazione sistematica degli edifici storici presenti a Lignano, con l'intento di renderli riconoscibili e identificabili, magari attraverso l'installazione di targhe moderne che ne segnalino il valore storico e architettonico. Il progetto prevede anche attività turistiche e cicloturistiche, come il percorso "Bici e Ville", che permetterà ai visitatori di esplorare il patrimonio architettonico lignanese in modo originale, accompagnati da guide turistiche esperte che racconteranno la storia degli edifici. Inoltre, l’associazione è impegnata nella diffusione di pubblicazioni che raccontano la storia di Lignano e dei suoi architetti. Una delle pubblicazioni più recenti è il libro "Dentro Lignano (Inside Lignano)", curato dall'architetto Giulio Avon e dallo storico Ferruccio Luppi. Questa opera ha visto la partecipazione diretta dei proprietari delle ville, che hanno aperto le porte delle loro residenze per permettere la documentazione fotografica degli interni e degli esterni degli edifici, contribuendo così a far conoscere al pubblico un patrimonio spesso nascosto. Le mostre rappresentano un altro strumento di sensibilizzazione e valorizzazione. Eventi come "Gianni Avon Architetture a Lignano 1954-1972", "90 Architetture del Novecento a Lignano" e "I mercoledì dell'architetto, omaggio di Lignano ad Aldo Bernardis" hanno attirato l’attenzione di appassionati e studiosi, contribuendo a mettere in luce l'importanza delle opere realizzate dagli architetti che hanno progettato le ville lignanesi. Un Futuro Sostenibile per l'Architettura Lignanese L’associazione “Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano” si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale di Lignano Sabbiadoro, un luogo che ha saputo combinare il turismo con una profonda attenzione alla qualità e innovazione architettonica. La sfida per il futuro sarà quella di conciliare la modernità e la crescita urbana con il rispetto per la tradizione e la conservazione di questi edifici, che rappresentano un importante testimone di un'epoca d’oro per l'architettura italiana. La consapevolezza dei proprietari delle ville, che hanno compreso l’importanza di detenere un bene storico, è il primo passo verso un futuro in cui l’architettura del Novecento lignanese sarà riconosciuta come un patrimonio da preservare e trasmettere alle future generazioni. Con questa iniziativa, Lignano Sabbiadoro si prepara a celebrare e custodire la propria memoria architettonica, unendo passato e futuro in un dialogo continuo. Precedente Successiva
- Between sky and sea | Ville di Lignano
Between sky and sea 2014 Diana Barillari Società Filologica Friulana Lignano come città-foresta: Diana Barillari racconta il mito urbano della “spiral city” progettata da D’Olivo, tra poesia e urbanistica moderna. Indietro Scopri di più... Lignano Sabbiadoro. Tra cielo e mare: la città a spirale di Marcello D’Olivo Nel volume Lignano Sabbiadoro – Between sky and sea , curato da Massimo Bortolotti con il patrocinio della Società Filologica Friulana, trova spazio l’intenso contributo della Prof.ssa Diana Barillari , dal titolo Urban Planning and Architecture of the Spiral City. The Projects by Marcello D’Olivo for Lignano Pineta . L’articolo approfondisce il valore culturale, simbolico e architettonico della celebre “città a spirale”, tracciando un racconto che fonde il mito fondativo con l’urbanistica del moderno, in un paesaggio lagunare tra natura e ambizione progettuale. Un racconto epico tra sabbia, pini e futuro Barillari apre la sua analisi citando un articolo del poeta-ingegnere Leonardo Sinisgalli , pubblicato nel 1954 sulla rivista Civiltà delle Macchine , in cui racconta una visita a Lignano Pineta, guidato dall’architetto Marcello D’Olivo. Sinisgalli descrive la nascita della nuova città come un’impresa epica: il viaggio da Milano a Trieste, la scoperta della pineta trasformata in cantiere, il lavoro delle prime squadre che scavano trincee e gettano cemento. I pionieri della Società Lignano Pineta sono visti come moderni esploratori, e D’Olivo come il demiurgo che disegna un luogo immaginario diventato reale. Questa lettura lirica si intreccia con una consapevolezza più ampia: il progetto di Lignano Pineta non è soltanto un’operazione immobiliare , ma un’esperienza intellettuale, culturale e paesaggistica, in cui la modernità architettonica si confronta con le forme della natura. La spirale come archetipo urbano La vera protagonista è naturalmente la celebre pianta a spirale ideata da Marcello D’Olivo nel 1953, che organizza l’intero tessuto urbano secondo una forma geometrica tanto iconica quanto funzionale. La spirale rappresenta un modello organico, antitetico alla griglia cartesiana della città industriale: segue le curve della pineta, preserva la vegetazione, distribuisce la densità edilizia in modo graduale e offre un'esperienza immersiva del paesaggio . Barillari sottolinea l’audacia del gesto urbanistico: non si tratta solo di disegnare lotti , ma di creare un modello urbano alternativo, in cui la natura non viene sacrificata alla costruzione, ma integrata come matrice del progetto. La città si costruisce attorno e con la pineta, non contro di essa. Dalla teoria alla realizzazione: un laboratorio moderno Il progetto di D’Olivo viene avviato nel 1953, grazie alla committenza visionaria della Società Lignano Pineta, fondata un anno prima con l’intento di sviluppare un nuovo insediamento turistico di qualità. L’urbanista udinese concepisce un piano urbanistico che mette in dialogo architettura, turismo e ambiente . Le strade sono chiamate “raggi” e si diramano dal centro della spirale verso il mare, organizzando l’abitato in un sistema fluido e decentralizzato. La realizzazione di questa visione fu resa possibile grazie a un’inedita collaborazione tra architetti, paesaggisti e ingegneri , tra cui Gianni Avon, Aldo Bernardis e Paolo Pascolo, che contribuirono a edificare alcune delle ville e strutture pubbliche più iconiche della località. In questo contesto, ogni edificio diventa parte di un progetto urbano unitario , pur mantenendo autonomia espressiva. Urbanistica e turismo: un dialogo ancora aperto Barillari inserisce il caso di Lignano all’interno di un dibattito più ampio sull’ urbanistica turistica nel Novecento , chiedendosi fino a che punto la disciplina si sia occupata – in modo consapevole – di progettare città per il tempo libero. L’esperienza di Lignano Pineta sembra rispondere positivamente: qui l’urbanistica non solo “tollera” il turismo, ma lo interpreta, lo anticipa, ne struttura le forme e le modalità di fruizione. La città a spirale è così un esempio concreto di pianificazione integrata per la villeggiatura , in cui si sperimenta un modello innovativo, capace di combinare esigenze abitative stagionali, tutela ambientale e qualità architettonica. Un laboratorio a cielo aperto di “architettura del paesaggio”. Una lezione da ricordare L’intervento di Diana Barillari si conclude sottolineando come Lignano Pineta rappresenti ancora oggi una lezione di progetto urbano . Nonostante le trasformazioni avvenute nel tempo, il disegno originario di D’Olivo mantiene una sorprendente attualità. In un’epoca segnata da emergenze climatiche, consumo di suolo e banalizzazione turistica, l’idea di una città che nasce per integrarsi con il paesaggio assume un valore esemplare. Non si tratta di mitizzare il passato, ma di recuperare una cultura del progetto fondata su visione, cura e responsabilità . Lignano non è solo una meta turistica: è un’idea di città, un modo di abitare il tempo libero, una prova che l’urbanistica può – se sostenuta da committenze illuminate – essere uno strumento potente per costruire futuro. Precedente Successiva
- Bici e Ville - Luglio | Ville di Lignano
5 luglio 2025 Bici e Ville - Luglio Raggio di Levante, 35, Lignano Sabbiadoro, UD, Italia Bici e Ville storiche di Lignano. Sabato 5 luglio visita guidata all’architettura moderna: interni, esterni e storie. Contributo: €20. Ritrovo ore 9.45, Raggio di Levante 35. Indietro Scopri di più... BICI e VILLE – Tour guidato tra le architetture di Lignano Sabato 5 luglio 2025 – ore 10:00-12:00 Ritrovo: ore 9:45 – Raggio del Levante 35, Lignano Torna la stagione delle visite guidate in bicicletta alla scoperta dell’architettura moderna di Lignano. Un itinerario unico tra ville e condomini realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, firmati da alcuni dei protagonisti della scena architettonica friulana: Gianni Avon, Marcello D’Olivo, Aldo Bernardis. Il percorso si snoda tra la Pineta e il Lido, e include la visita con ingresso a due edifici di grande interesse: il Condominio Casa Albergo (1957–1958, arch. Gianni Avon) e la Casa Christoff (1956–1957, arch. Gianni Avon). Durante il tour si ammireranno inoltre – dalla pubblica via – la Villa Mainardis, Villa Spezzotti e Villa Sordi, opere iconiche che testimoniano la stagione più fertile e visionaria dell’architettura balneare lignanese. Contributo di partecipazione: €20,00 a persona. I fondi raccolti saranno interamente destinati ai progetti di valorizzazione culturale promossi dall’Associazione Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano. Nota: il noleggio bici non è incluso. Per registrarsi: https://www.villedilignano.it/contatti Precedente Successiva
- Convegno "Transizioni-Transitions" | Ville di Lignano
14 settembre 2023 Convegno "Transizioni-Transitions" Piazza Marina, 61, 90133 Palermo, PA, Italia Geometrie e paesaggio nell'abitare a Lignano: Veronica Riavis (UniUd) al 44° Convegno UID 2023, Università di Palermo. Indietro Scopri di più... CONVEGNO "TRANSIZIONI-TRANSITIONS" Attraversare Modulare Procedere Veronica Riavis, membro del nostro Comitato Scientifico, ha rappresentato gli attuali e futuri sviluppi della nostra Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" al Convegno tenutosi presso l'Università degli studi di Palermo. Lignano laboratorio di architettura Associazione Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano Nell'anno in cui si celebrano i 120 anni dalla nascita del primo stabilimento balneare, dieci proprietari di ville storiche - realizzate dagli architetti Marcello D'Olivo, Gianni Avon, Aldo Bernardis, Paolo Pascolo, Claudio Nardi, Iginio Cappai e Pietro Mainardis - hanno deciso di fondare un'associazione per contribuire e rendere riconoscibile questo importante patrimonio. È stata avviata una collaborazione con l'Università degli Studi di Udine per la catalogazione e la digitalizzazione delle architetture del Novecento nel Comune di Lignano Sabbiadoro. Sono previsti sopralluoghi e laboratori didattici per l'approfondimento e la divulgazione all'interno della Scuola di Architettura. 44° CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI DELLE DISCIPLINE DELLA RAPPRESENTAZIONE CONGRESSO DELLA UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO ATTI 2023 Veronica Riavis - Università degli Studi di Udine Geometrie e transizioni dal paesaggio all’architettura: l’abitare a Lignano per Marcello D’Olivo Abstract: Marcello D’Olivo, Lignano Pineta, analisi geometrica, booleane architettoniche, rappresentazione avanzata La transizione, intesa come interpretazione dalla scala territoriale a quella architettonica attraverso l’impiego di geometrie matematiche desumibili dalla natura, è un tema che ha accompagnato Mar- cello D’Olivo (1921-1991) nella progettazione di piani urbani e architettonici. La ricerca ha voluto approfondire la dimensione abitativa sperimentata dall’architetto udinese analizzando alcune sue opere significative concepite per il piano di lottizzazione di Lignano Pineta: le vicine ville Mainardis (1954-1955) e Spezzotti (1955-1957), e le mai realizzate ville tipo e Ellero (1955). In queste architet- ture coeve si riscontra la ricerca da parte del progettista di integrare le ville con il contesto paesaggi- stico circostante e il distintivo ricorso alla figura del cerchio, impiegato secondo diverse modulazioni per comporre sia gli spazi interni che esterni degli edifici. L’analisi è stata affrontata traducendo il materiale documentale conservato presso l’Archivio D’Olivo dei Civici Musei di Udine e l’Archivio del Comune di Lignano Sabbiadoro, da un lato sfruttando gli strumenti di rappresentazione assistita al computer nell’ambito della documentazione digitale al fine di far emergere gli esiti geometrico-fi- gurativi, dall’altro per superare i limiti di fruizione imposti dallo schermo mediante l’esplorazione virtuale e la prototipazione fisica di una delle architetture prese in esame. Introduzione Per Marcello D’Olivo (1921-1991) il progetto architettonico può ripristinare l’equilibrio tra uomo e natura. L’interpretazione di regole matematiche e figure geometriche desumibili dalla natura, assieme al progresso tecnologico e alla ricerca scientifica, rappresentano le condizioni necessarie per integrare l’architettura – intesa a prescindere da dimensioni e destinazioni d’uso – in un particolare contesto ambientale. I colorati disegni, le espressioni matematiche e i calcoli appuntati sulla carta dimostrano l’interesse dell’architetto per le scienze pure, ma anche per la botanica, gli ecosistemi e la cibernetica. Sulla base di tali studi, egli motiva le forme sperimentate in molteplici occasioni progettuali: figure geometriche, morfologie vegetali e ani- mali che costituiscono gli archetipi del suo linguaggio compositivo [Ferrieri 2008, pp. 144-145]. Le opere di D’Olivo si discostano dal panorama culturale italiano dell’epoca, ed è evidente il richiamo a Le Corbusier e Wright. In particolare, da quest’ultimo trae il principio che lega l’edificio al suolo: un insieme armonico e affine al contesto ambientale [Wright 1945, p. 6]. Nel Discorso per un’altra architettura [D’Olivo 1975], D’Olivo indaga proprio sul rapporto tra costruzioni e mondo fisico-naturale. Come le strutture vegetali, l’architettura deve ricercare la soluzione più adatta per stabilirsi in un luogo: singole entità che, come in natura, sono con- dizionate dalla densità di altri organismi dell’insieme [D’Olivo 1975, p. 17-19]. L’architetto udinese chiarisce inoltre i principi fondamentali per l’abitare dell’uomo contem- poraneo attraverso la doppia analogia tra albero e città e tra la foglia e la casa, in una visione ideale in cui la realtà artificiale è assimilabile al mondo naturale perché regolata dalle mede- sime leggi [D’Olivo 1972, p. 55; Avon 2002, p. 20]. L’architettura deve quindi emulare il fun- zionamento, i principi statici, la capacità di modificazione e l’equilibrato controllo ambientale propri della natura [Wragnaz 2002, pp. 55-56]. La concretizzazione di tale pensiero – malgrado la poi sopraggiunta speculazione edilizia – la si rintraccia nell’esperienza doliviana a Lignano Pineta: un territorio in cui la città e le sue entità architettoniche sono fondate su geometrie complesse che si ispirano e integrano al paesaggio lagunare, rendendo l’uomo partecipe di questa ricerca di armonia. Lignano Pineta e la spirale urbana Nel 1952 un’area nei pressi di Latisana dalla forte vocazione turistica fu acquistata da un gruppo di imprenditori intenzionati a fondare una nuova città balneare. In seguito a un con- corso, l’incarico fu affidato a Marcello D’Olivo che fin dalle prime figurazioni e progetti pensò a un piano urbano impostato su una grande spirale stradale – anticipata da varie soluzioni logaritmiche e di verso opposto da quello poi realizzato in forma aritmetica – che integra gli elementi del paesaggio locale agli ambiti di servizio e villeggiatura [Barillari 2014, 2016; Nicoloso 1998]. L’evolvente si sviluppa in senso orario compiendo tre volute deviando verso l’entroterra. Dal centro si snodano i percorsi secondari: un doppio nastro sinusoidale destinato ai ser- vizi e a copertura ‘a pagoda’ conduce al mare, mentre altri tracciati paraboloidi si diramano dalle volute verso la spiaggia o la pineta. Percepibile solo per via aerea, la spirale stradale è stata concepita per essere percorsa in automobile trovandosi sempre dinanzi il verde [D’Olivo 1975]. Diversamente dalla logaritmica, la spirale di Archimede è assente in natura ma ha consentito all’architetto di gestire uniformemente la lottizzazione grazie alla costante distanza tra le spire. Infatti, la progressione è di 3 metri ogni 10° di spostamento, con lotti ampi 100 metri e pro- fondi 50. Per potersi confondere con il terreno e la vegetazione, inoltre, gli edifici residenziali dovevano essere arretrati di 20 metri rispetto alla strada, non dovevano superare i due piani fuori terra e la loro superficie coperta non poteva eccedere il 20% del lotto. Evocati nel contesto lagunare e marittimo, tracciati e architetture curvilinee si integrano alle dune e alla macchia boschiva, costituita da vegetazione pioniera resistente alla salsedine e contenitiva dei venti marini, oltre che da alcune varietà di pino impiegate nel rimboschimento dei litorali sabbiosi altoadriatici durante il Novecento. Lignano Pineta e le ville Lignano Pineta fu per D’Olivo una fucina per sperimentare soluzioni urbane e architetto- niche. Qui progettò edifici di varia destinazione d’uso dislocati nei lotti della spirale. Li rap- presenta attraverso curve sinusoidali (il ‘Treno’), intersezione/differenza di cerchi derivanti dall’algebra di Boole (ville unifamiliari, edifici per servizi generali), e talvolta attraverso maglie rettilinee o studi compositivi sul quadrato (case a schiera). In particolare, il tema dell’abitare sperimentato mediante la geometria del cerchio e le logiche booleane si dimostra molto interessante per lo studio di forme architettoniche complesse progettate da D’Olivo e per il loro inserimento nel territorio, ma anche per la distribuzione e la funzionalità degli spazi interni ed esterni, oltre che per l’arredamento. Concepite negli stessi anni, significative sono le vicine ville Mainardis e Spezzotti, e le mai re- alizzate villa Ellero e alcune case ‘tipo’ del 1954. Sulla base di documenti originali, sono state esaminate le architetture citate poi sottoposte alla trascrizione digitale e all’analisi geome- trica delle planimetrie. L’indagine ha voluto far emergere i tracciati degli spazi architettonici, oltre che individuare il ricorso a grafismi costanti nel metodo progettuale di D’Olivo. A eccezione della soluzione tipologica elaborata nel 1954, le altre tre ville unifamiliari si svi- luppano su più livelli inserendosi tra le dune e la pineta.Tale ricerca è evidente in tutte viste (piante, prospetti, sezioni e prospettive): le architetture si innestano adattandosi all’orografia del terreno e si mimetizzano nel verde, adottando soluzioni geometriche di transizione come il disegno della pavimentazione a lastricato, il gioco di scale e il ricorso a fioriere o aiuole. Soprattutto osservando le planimetrie, risalta la preminenza del disegno geometrico sugli altri elementi della composizione: in funzione dei tracciati, infatti, vengono disciplinati gli spazi e gli arredi su misura. I piani elaborati nel 1954 sulla villa tipo costituiscono i primi studi di abitazione per Lignano Pineta nei quali l’architetto introduce la figura del cerchio come matrice architettonica . In realtà, lo sviluppo della casa è contenuto nella fascia centrale rettilinea definita entro due brevi archi di cerchio e da una maglia quadrata di 1x1 metri. Lo sviluppo circolare della muratura, quindi, interessa prevalentemente i paramenti di recinzione e una zona di servizio interposta tra la parte residenziale e la loggia per automobili. La suddivisione del cerchio e le operazioni booleane sono invece accennate da alcuni scalini, mentre d’assetto centripeto è richiamato da fioriere e panche curvilinee. Questa soluzione abitativa non realizzata trova occasione di approfondimento in villa Mai- nardis (1954-1955) della quale D’Olivo progetta due varianti. Nelle piante risalta il tema dell’architettura centripeta, della suddivisione in settori e archi di corone circolari, ma anche della composizione attraverso l’algebra booleana. Nella prima versione, simile a quanto realizzato per l’edificio lignanese Dancing ‘Il fungo’ (1954), si rintraccia una suddivisione di tre settori circolari ampi 120° che inquadrano gli ambiti di servizio, la zona giorno e notte. Al centro del volume D’Olivo ricava un ampio vuoto entro il quale è inserita una scala che sale in senso antiorario e costeggia il muro, mentre all’esterno un altro collegamento verticale si contrappone al precedente. L’eccentricità è marcata dai setti disposti a raggiera – lunghi e brevi – che racchiudono le camere. Come una sorta di appendice, l’architettura presenta una scala circolare distaccata dal corpo principale e raccordata da una promenade che si estende fino alla terrazza. Nella seconda versione, poi realizzata, D’Olivo ridimensiona l’architettura e i suoi spazi con- ferendo all’edificio un assetto più compatto (fig. 3b). Al centro del volume cilindrico si trova una scala a chiocciola che funge da fulcro dell’edificio: un perno attorno al quale gli ambienti sono distribuiti secondo logiche di differenza e completamento, in ragione di raggi e angoli al centro quotati nelle planimetrie dal progettista (fig. 4). In entrambe le soluzioni D’Olivo preve- de il mattone faccia a vista, ampie vetrate e il caminetto nel soggiorno, parametro largamente impiegato anche da Wright che rende la villa abitabile anche in inverno. Il rivestimento esterno trova contrasto con il cornicione intonacato e tinteggiato chiaro di profilo curvilineo, mentre il tetto è adibito a solarium. Il tema dell’intersezione booleana è evidente anche nella non realizzata villa Ellero (1955), una piccola abitazione in mattoni definita entro pochi archi intersecanti che si integra nel terreno accostandosi al dislivello (fig. 5). Ambienti, enti architettonici e d’arredo sono disciplinati da due origini poste in pianta sull’asse mediano. Il disegno del perimetro esterno – ma non l’organizza- zione degli interni – attinge dalla Laurent House di Wright (1949) e da altre case a emiciclo [2]. Il tracciato planimetrico, inoltre, è stato rielaborato da D’Olivo per la realizzazione del Mobilifi- cio Tolazzi a Tricesimo (1954-1957): un’opera che, a prescindere da dimensione e destinazione d’uso, dimostra come siano le funzioni ad adattarsi alla matrice geometrica e non viceversa. Più articolato è invece il reticolo booleano per la composizione di villa Spezzotti (1955-1957): i volumi e i sistemi di rampe sono inseriti in tre circonferenze di raggio massimo 10 m, alle quali si aggiungono ulteriori 6 costruzioni circolari di varia estensione e natura (corpi scala, pavimentazioni, strutture contenitive). Data la complessità, D’Olivo proporziona l’architettura sfruttando due assi perpendicolari e una griglia concentrica di 20 semicirconferenze (la prima di raggio 4 m e ultima 24 m) che si ingrandisce progressivamente di un metro. I setti in cemento armato hanno spessore variabile e la loro estensione è specificata da raggi e angoli al centro degli archi di cerchio. Anche in questo edificio,gli arredi e le aperture finestrate in legno si con- formano secondo l’andamento curvilineo dei muri e avendo come perno i vari centri. Stereometria e comunicazione avanzata Un ulteriore approfondimento è stato compiuto nei confronti di una delle unità abitative presentate, villa Mainardis. Essa è stata individuata in quanto costituisce da un lato una del- le opere più simboliche per Lignano Pineta – assieme alla spirale urbana e alla sinusoide di servizi – dall’altro rappresenta un interessante caso studio per le sue forme plastiche e per l’inserimento del volume nel contesto naturale. In particolare, essa ha dimostrato potenzialità eidomatiche sia nella traduzione fisica di un’architettura cilindrica, ma anche per il trattamento delle superfici curvilinee all’interno di programmi di simulazione virtuale. Il passaggio dalla dimensione analogica alla rappresentazione bidimensionale e stereometri- ca, rende necessaria inoltre la transizione verso recenti e avanzate modalità e tecnologie di fruizione. Dalla trascrizione digitale dei disegni esecutivi dell’architetto, la modellazione del digital twin è stata definita e integrata anche da alcune fotografie scattate sul fronte strada dell’edificio immerso nella pineta per documentare l’attuale stato di fatto e eventuali modi- fiche al progetto originale. La ricostruzione tridimensionale ha quindi affrontato anche il tema dell’inserimento dell’ar- chitettura nel lotto: l’edificio, infatti, affianca e contiene una duna, al contempo ne asporta volume o si adagia su essa attraverso percorsi, pavimentazioni e sistemi di arredo giardino. Sono state introdotte alcune variabili di sistema in modo da aumentare l’accuratezza in termini di levigatezza degli oggetti dal punto di vista geometrico (per la prototipazione fisica a deposizione di filamento fuso) e in computer grafica per la simulazione Real time (realtà virtuale). Sono stati inoltre creati due modelli distinti per soddisfare le richieste di output: da un lato la produzione di volumi solidi per la stampa FDM e la scomposizione per piani per ottimizzare il processo di produzione; dall’altra la rimozione di superfici complanari, la suddivisione in entità per garantire una più fluida esplorazione visiva mediante headset VR, e soprattutto l’applicazione di texture differenti direttamente nell’ambiente virtuale. I risultati finali hanno condotto a un modello fisico componibile realizzato in scala 1:100 completo di terreno, le cui superfici sono state trattate a rimozione dell’effetto staircase così da essere fruito da un’utenza ampliata e iposensibile; un eseguibile, invece, consente il tour immersivo all’interno dell’architettura. Conclusioni La consultazione, il confronto e l’analisi di scritti, disegni originali e materiali bibliografici han- no consentito di meglio comprendere alcuni caratteri tipologici relativi al ricorso del cerchio e di logiche booleane che accompagnarono D’Olivo in una fase della sua attività progettua- le. Evidente è la transizione, o meglio, la ricerca di emulazione, dal paesaggio all’architettura per mezzo di principi e logiche geometriche, dove piccoli volumi si mimetizzano nelle dune della pineta, richiamando anche il disegno delle chiome degli alberi: ville che possiamo defini- re ‘private utopie’ [Avon 2002]. Dall’indagine è emerso come queste complesse planimetrie siano regolate da un modulo costante pari a 1 m rintracciato sia nella maglia quadrata che nell’equidistanza concentrica dei cerchi. Il tracciamento di tali linee ausiliarie – di variabile evidenza e marcatura grafica – funge spesso da asse per i setti e, talvolta attraverso il dimezzamento in sotto moduli, definisce gli ingombri di arredi interni ed esterni e pavimentazioni. L’approfondimento stereometrico ha trovato esito nella sperimentazione del caso studio di villa Mainardis, presentata in forma grafica, fisica e virtuale all’interno di una mostra orga- nizzata per la ricorrenza del centenario della nascita dell’architetto udinese [Sdegno, Riavis 2022]. In tale occasione, gli elaborati hanno consentito di far meglio comprendere i signi- ficativi casi studio nell’ottica della divulgazione e promozione del patrimonio locale friulano. Autrice Veronica Riavis, Università degli Studi di Udine, veronica.riavis@uniud.it Per citare questo capitolo : Riavis Veronica (2023). Geometrie e transizioni dal paesaggio all’architettura: l’abitare a Lignano per Marcello D’Olivo/ Geometries and Transitions from Landscape to Architecture: Living in Lignano by Marcello D’Olivo. In Cannella M., Garozzo A., Morena S. (a cura di). Transizioni. Atti del 44° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione/Transitions. Proceedings of the 44th Internatio- nal Conference of Representation Disciplines Teachers . Milano: FrancoAngeli, pp. 1970-1985. Precedente Successiva










