top of page

Edificio Fontana

Gianni Avon

1966 – 1967

Piazza del Sole & Viale a Mare, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia

Armonia tra commercio e residenza, con fontana monumentale e spazi porticati pensati come luoghi urbani accoglienti e domestici.

Edificio Fontana

Architettura urbana tra paesaggio e spazio pubblico

Progettato e realizzato tra il 1966 e il 1967, l’Edificio Fontana rappresenta uno dei casi più emblematici della volontà, tipica dell’epoca, di coniugare funzione commerciale, residenziale e qualità dello spazio urbano. Situato nel cuore di Lignano Pineta, all’estremità orientale di piazza del Sole, lungo il viale a Mare, questo edificio si presenta come una prosecuzione naturale del treno commerciale che caratterizza la spirale disegnata da Marcello D’Olivo.

La particolarità dell’edificio è data da una forte vocazione orizzontale, a contrasto con le torri residenziali che si stavano sviluppando negli stessi anni. L’articolazione dei volumi e la presenza scenografica della fontana lo rendono un unicum nel contesto urbano lignanese: un'opera che, pur nella sua discrezione formale, ambisce a diventare un nodo urbano significativo, un luogo di passaggio ma anche di sosta, in dialogo diretto con il mare e con il paesaggio costruito.


La composizione orizzontale e la fontana monumentale

L’elemento più iconico dell’edificio è sicuramente la fontana a gradoni, collocata sul prospetto sud. Essa si articola su più livelli, con vasche disposte in sequenza decrescente, a partire dalla copertura dell’edificio fino a terra. Questa scelta non è solo decorativa: la fontana diventa un vero e proprio dispositivo urbano, capace di chiudere visivamente la testata dell’edificio con un gesto architettonico forte, ma anche dinamico e vibrante.

L’acqua, elemento ricorrente nella tradizione mediterranea e nella poetica architettonica degli anni Sessanta, qui assume un ruolo scenografico e simbolico: rappresenta la connessione tra la vita urbana e quella naturale, tra l’interno dell’edificio e il suo contesto. Le vasche a cascata introducono un ritmo visivo e sonoro che accompagna chi percorre il viale a Mare, attirando lo sguardo e invitando alla sosta.


Commercio e residenza in equilibrio

L’edificio è pensato come un organismo misto, capace di rispondere alle diverse esigenze funzionali tipiche di una località turistica in espansione. Il piano terra è interamente destinato ad attività commerciali, che si affacciano su uno spazio porticato continuo, a sua volta collegato direttamente al flusso pedonale del viale.

Il portico non è un semplice elemento distributivo: grazie al controsoffitto in legno a listelli, è trasformato in uno spazio intermedio, quasi domestico, accogliente, ombreggiato e ritmato da una scansione precisa degli elementi strutturali. Il legno, materiale caldo e naturale, contribuisce a rendere questo ambiente più vicino alla scala umana, contrastando la freddezza che spesso caratterizza gli spazi commerciali standardizzati.

Il primo piano è invece dedicato ad abitazioni, che beneficiano della posizione privilegiata dell’edificio. Le residenze, pur collocate sopra a una fascia attiva e rumorosa, mantengono un buon grado di privacy e comfort grazie alla sapiente distribuzione interna e all’orientamento verso aree verdi e spazi più tranquilli.


Un linguaggio architettonico coerente e ben calibrato

Il progetto dell’Edificio Fontana si distingue anche per l’accurata gestione dei materiali e dei dettagli costruttivi. La copertura, sviluppata su più livelli digradanti, accompagna il declivio naturale del terreno e rafforza il senso di orizzontalità dell’intero impianto. Non si tratta di un semplice tetto tecnico, ma di un vero e proprio elemento compositivo, che dialoga con la fontana e ne riprende la logica a gradoni.

Questa scelta conferisce all’edificio una leggerezza visiva che si contrappone alla compattezza volumetrica di altri interventi coevi. L’intero complesso appare così inserito nel paesaggio urbano con garbo e discrezione, evitando l’effetto monolitico e puntando invece su una logica di continuità con gli spazi pubblici adiacenti.

I materiali impiegati — cemento, klinker, legno — sono utilizzati con misura e coerenza. Nessun elemento è superfluo, ogni scelta costruttiva risponde a un’esigenza funzionale o spaziale. La cura per i dettagli riflette una cultura del progetto che non si accontenta della resa estetica, ma cerca di costruire ambienti significativi, vivi e relazionali.


L’edificio come luogo urbano: un’idea di città a misura d’uomo

In un contesto come quello di Lignano Pineta — segnato da un piano urbanistico d’avanguardia e da un'intensa sperimentazione architettonica — l’Edificio Fontana si inserisce con una funzione urbana ben precisa: fare da cerniera tra il tessuto commerciale e il paesaggio marino.

Non è un edificio isolato, bensì un elemento di continuità, una soglia tra due mondi. La sua progettazione attenta agli spazi collettivi, alla qualità percettiva e sensoriale dei materiali, all’equilibrio tra le diverse destinazioni d’uso, lo rendono un modello virtuoso di architettura urbana moderna.

A differenza delle architetture residenziali introverse e chiuse in sé stesse, qui troviamo un’apertura programmatica al pubblico, un desiderio di costruire non solo edifici ma spazi di relazione. È una lezione che ancora oggi mantiene tutta la sua validità, in un tempo in cui le città sono sempre più alla ricerca di luoghi che sappiano coniugare funzionalità e identità.


L’acqua come architettura e la città come paesaggio

L’Edificio Fontana non è solo una costruzione ben riuscita: è un frammento di città, una riflessione concreta sul modo in cui l’architettura può generare qualità urbana senza gesti eclatanti, ma attraverso l’armonia tra funzione, materia e spazio pubblico.

La sua fontana monumentale, che scende dal tetto fino a terra, è il simbolo di questa visione: l’architettura che si fa paesaggio, che accoglie e accompagna, che celebra l’acqua come elemento naturale e urbano insieme. In un luogo come Lignano, dove la relazione con l’ambiente è fondamentale, questo edificio rimane un punto di riferimento silenzioso ma eloquente.

4o

bottom of page