RISULTATI DI RICERCA
ESPLORA I PATRIMONI ARCHITETTONICI DI LIGNANO
Benvenuto nella sezione dei risultati di ricerca. Qui potrai trovare i contenuti che rispondono ai tuoi criteri di ricerca: articoli, video, mappe e schede dettagliate sulle ville e sull'architettura del Novecento a Lignano. Utilizza i le parole chiave per affinare ulteriormente la tua ricerca e scoprire il ricco patrimonio culturale della cittadina friulana.
96 risultati trovati con una ricerca vuota
- CITRAC Viaggio Studio Ville Storiche di Lignano | Ville di Lignano
23 settembre 2023 CITRAC Viaggio Studio Ville Storiche di Lignano Lignano riviera apartments, Calle Fidia, 33054 Lignano Riviera, UD, Italia CITRAC CIrcolo TRentino per l'Architettura Contemporanea in visita come Viaggio Studio Verso Est. Progetti innovativi per l'architettura di vacanza tra anni 50' e 70'. Indietro Viaggio Studio Verso Est 22,23,24 settembre 2023 In Friuli “I grandi interventi quantitativamente e qualitativamente nuovi e rilevanti nel territorio sono due: il primo, Lignano Sabbiadoro, connesso al turismo balneare; il secondo, Torviscosa, all'unico grande intervento produttivo che sia mai stato operato nella provincia fino allora.” scriveva Francesco Tentori. Anche per questo motivo sembra interessante mettere vicino due episodi della storia dell'urbanistica e dell'architettura per una visita guidata a Lignano e a Torviscosa ed aggiungere la dimensione di Udine come perno Culturale e di Spilimbergo per la Storia e la gastronomia. CITRAC CIrcolo TRentino per l'Architettura Contemporanea in visita come Viaggio Studio Verso Est nella Seconda Giornata di Progetti innovativi per l'architettura di vacanza tra anni 50' e 70' Programma: Sabbiadoro: Stabilimenti balneari . arch. G. Avon 1955-56 Villa Andre-a Bertelli arch. M. D’Olivo 1953-54 Torre Zanier arch. A. Bernardis 1958-60 Pineta: Villa Mainardis. arch. M. D’Olivo Villa Spezzotti arch. D’Olivo Villa Sordi arch. Bernardis 1958-59 Casa Albergo 1957-1958 arch. G. Avon Casa Veronese arch. Mauro Ravegnani 1955 Il “Treno” arch. M. D’Olivo Ex hotel Pineta Palace arch. G. Avon Villa Rinaldi arch. GEZA 2012 Casa Christoff arch. G. Avon 1956-57 Villa Zoppola arch. G. Avon 1954-55 Villa Paiani arch. P. Pascolo 1956-57 Villa Schreurs arch. G. Avon 1960-61 Casa Iazza arch. M. D’Olivo 1954-55 *arco del libeccio 2 10 Riviera: Ex albergo Eurotel 1968-1970 arch. D. Bortolotti Casa Mainardis 1970-1971 arch. I. Cappai, P. Mainardis Precedente Successiva
- Aldo Bernardis | Ville di Lignano
7 agosto 2024 Aldo Bernardis Lungomare Alberto Kechler, 33054 Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro UD, Italia Siamo lieti di annunciare la presentazione del libro: "Aldo Bernardis" Architetture a Lignano 1953-2003 di Giulio Avon Indietro L’intensa attività dell’architetto Aldo Bernardis nella località balneare, disegnata da Marcello D'Olivo L’indagine mette in rilievo come Bernardis sia l’artefice di molti luoghi simbolo di Lignano, che concorrono alla sua rappresentazione turistica. Lo Yachting club, l’Azienda di Soggiorno, la Terrazza a Mare, il Kursaal, l’albergo President e la Marina Uno sono scenografie potenti e rappresentative. Il tempo libero e lo svago si celebrano in queste architetture, che per i frequentatori più affezionati di Lignano, sono ormai talmente familiari da costituire parte integrante del paesaggio vacanziero. L’ Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" ha contribuito alla realizzazione del volume grazie alla rappresentanza dell'Architetto Giulio Avon. Giulio Avon (1956) è architetto. Tra i suoi lavori i restauri dell'Esedra di Levante di Villa Manin di Passariano, dell'ex-Monte di Pietà, del Cimitero maggiore e del complesso del Duomo a Cividale del Friuli, del Castello di Valvasone (PN), la ricostruzione del Castello Savorgnan ad Artegna e la recente riqualificazione di Piazza Ursella a Lignano. Ha progettato gli allestimenti espositivi per le mostre su Carlo Ramous (Milano Triennale 2017; Malpensa 2018); Floriano ponte di arte e Fede (Illegio 2014) e con Gianni e Elena Avon Palmanova fortezza díEuropa (Palmanova 1993); I longobardi (Cividale del Friuli 1990); Sebastiano Ricci (Villa Manin Passariano, 1989). Ha curato con Ferruccio Luppi il volume Dentro Lignano, percorsi di architettura, Gaspari, Udine, 2019. PARTECIPAZIONE Laura Giorgi, Sindaco di Lignano Mario Anzil, Vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Paolo Mosanghini, Vicedirettore del Messaggero Veneto Giorgio Ardito, Presidente Lignano Pineta Spa Sabrina Mazza, Presidente Consiglio Direttivo Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" Arch. Giulio Avon, Socio Fondatore Esperto Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" Dall'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Udine. Presentazione libro: Aldo Bernardis - Architetture a Lignano 1953-2003 Mercoledì 7 agosto 2024 alle ore 18.30 si terrà la presentazione dle libro di Giulio Avon dal titolo Aldo Bernardis. Architetture a Lignano 1953-2003 presso Pala Pineta - Parco del Mare di Lignano Pineta. Saranno presenti Laura Giorgi , sindaco di Lignano, Mario Anzil , Vicepresidente della Regione Friuli venezia Giulia, Giorgio Ardito , presidente lignano Pineta Spa, l'arch. Giulio Avon , autore del libro, Paolo Mosanghini , vicedirettore del Messaggero Veneto e moderatore dell'iniziativa. Precedente Successiva
- Casa Cavazzini - Gino Valle | Ville di Lignano
23 febbraio 2024 Casa Cavazzini - Gino Valle Via Cavour, 14, 33100 Udine, UD, Italia Mostra Gino Valle e Collezione Friam Indietro Visita Dedicata all'Architettura e all'Arte di Lignano Un Viaggio tra Passione e Sperimentazione Siamo entusiasti di invitarti a un'iniziativa speciale dedicata all'architettura, all'arte e alla sperimentazione continua che ha caratterizzato il paesaggio architettonico di Lignano. Questo evento esclusivo, pensato per appassionati, conoscitori e curiosi, offrirà un'opportunità unica di esplorare la ricca storia e le opere che hanno definito l'evoluzione dell'architettura nella nostra regione. Con il piacere di essere accompagnati dall' Architetto Gino Valle , che da sempre considera la professione come una continua sperimentazione, e dall' Architetto Giulio Avon , noto esperto di architettura e città di Lignano, i partecipanti avranno l'occasione di approfondire i legami tra l'arte contemporanea e la progettazione architettonica. La guida sarà curata anche dalla Prof.ssa Diana Barillari , storica dell'architettura, che ci guiderà attraverso un racconto affascinante delle Ville storiche di Lignano. Durante la visita, i partecipanti potranno esplorare le ville storiche di Lignano e immergersi nei progetti innovativi degli anni '50 e '60, un periodo in cui l'architettura di vacanza ha vissuto una grande stagione di sperimentazione. L'iniziativa è estesa a tutti gli appassionati e curiosi dell'architettura e dell'arte, offrendo uno spunto di riflessione e approfondimento su temi di grande attualità. Al termine della visita, è previsto un momento conviviale riservato ai partecipanti con un apericena presso Il Bacaro Foresto , in Piazza XX Settembre 4/A, Udine. Un'occasione perfetta per socializzare, scambiare opinioni e concludere la giornata in un'atmosfera informale ma affascinante. Dettagli dell'Evento : Costo : €30,00 a persona (include ingresso a Casa Cavazzini, guida dei Civici Musei e apericena) Prenotazioni : Posti limitati! Per riservare il tuo posto, invia una mail a raggiearchitetture@villedilignano.it Non perdere questa opportunità di vivere un'esperienza unica alla scoperta dell'architettura e dell'arte di Lignano! Precedente Successiva
- SABAP 100: 1923-2023 | Ville di Lignano
14 novembre 2024 SABAP 100: 1923-2023 Via Antonio Zanon, 22, 33100 Udine, UD, Italia , 100 anni di Patrimonio Culturale in Friuli Venezia Giulia. Celebrazioni del centenario della Soprintendenza Archeologia. Indietro Centenario della Soprintendenza SABAP del Friuli Venezia Giulia Tema: “Attenzione: FRAGILE! Riflessioni sulla tutela dell'architettura del XX secolo” L'Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" parteciperà alle celebrazioni del centenario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia. L'evento sarà una riflessione sulla tutela dell'architettura contemporanea, con una particolare attenzione all'architettura del XX secolo. Programma della giornata Mattina (10:30 – 13:30) Modera : Valentina Minosi, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia Luciano Antonino Scuderi (Direzione Generale Creatività Contemporanea): Il censimento delle architetture italiane dal 1945 a oggi come strumento di conoscenza Ugo Carughi (Past-President DOCOMOMO Italia): Procedure di tutela dell'architettura contemporanea in Italia e all'estero Paolo Nicoloso (Università di Trieste): Vecchie città e piani urbanistici: contrasti e accordi a Trieste, Udine, Gorizia e altrove. 1925-1941 Sara di Resta (Università IUAV): Il restauro dei materiali dell'architettura contemporanea tra teoria e prassi Pausa pranzo : 13:30 – 15:30 Pomeriggio (15:30 – 18:00) Sergio Pratali Maffei (Università di Trieste): L'architettura contemporanea in Friuli Venezia Giulia: conoscenza e conservazione nelle attività dell'Università degli Studi di Trieste e di Do. Co. Mo. Mo. FVG Alessandro Bertoli (Comune di Udine): TRA incantesimo e TRAsformazione Giulio Avon (Raggi e ArchiTetture): La Città di Lignano come laboratorio di sperimentazione dell'architettura degli anni '50 e '60 del Novecento Vincenzo Giampaolo (SABAP FVG): L'importanza della lettera d). Alcuni casi di tutela del contemporaneo in Friuli Venezia Giulia Conclusioni : 18:00 – 19:00 Concerto : 19:30 – Centenario di Bruno Tonazzi. Duo Viozzi. Concerto a cura della Camerata Strumentale Italiana Contatti : Trieste : Palazzo Economo, 040 4527511 Udine : Palazzo Clabassi, 0432-504559 Email : sabap.100-fvg@cultura.gov.it Ingresso :Fino ad esaurimento posti (capienza massima: 70 persone) Formazione :Verranno riconosciuti 6 CFP a fronte della partecipazione all'intera giornata formativa. Un evento imperdibile per tutti gli appassionati di architettura e per chi desidera approfondire la tutela del patrimonio architettonico del XX secolo in Friuli Venezia Giulia! Precedente Successiva
- Architetto Aldo Bernardis: il volto di Lignano e il racconto dell'Arch. Giulio Avon | Ville di Lignano
23 ottobre 2024 Architetto Aldo Bernardis: il volto di Lignano e il racconto dell'Arch. Giulio Avon Palazzo Antonini Casa Grande, Via Gemona, Udine, UD, Italia L'Arch. Giulio Avon, sarà tra i protagonisti del secondo appuntamento di una serie dedicata alla storia e al futuro dell'architettura friulana. Durante l'evento si parlerà della straordinaria figura di Aldo Bernardis, l'architetto che ha plasmato l'immagine di Lignano come la conosciamo oggi. Indietro Architetto Aldo Bernardis: il volto di Lignano e il racconto dell'Arch. Giulio Avon Il prossimo 23 ottobre si terrà il secondo appuntamento del ciclo di incontri dedicati all'architettura friulana del '900, organizzato da Gaspari Editore in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Udine. Questo evento sarà un'occasione preziosa per scoprire la figura di Aldo Bernardis , un architetto che ha lasciato un'impronta indelebile su Lignano e sul suo sviluppo urbanistico. L'incontro, che si svolgerà presso il suggestivo Palazzo Antonini-Stringher a Udine, vedrà la partecipazione del nostro socio, l'Architetto Giulio Avon , autore di una nuova monografia dedicata a Bernardis. L'opera racconta l'evoluzione della carriera di Bernardis e il suo ruolo chiave nel dare forma a quella che oggi è la "capitale turistica" della nostra regione, Lignano Sabbiadoro. Durante la serata, Giulio Avon dialogherà con il giornalista del Messaggero Veneto Oscar d’Agostino , analizzando le numerose opere pubbliche e private realizzate da Bernardis, la sua visione architettonica e l'impatto duraturo sul territorio. Sarà un momento di riflessione su come, in mezzo secolo di attività, Bernardis sia riuscito a coniugare funzionalità e bellezza, segnando il paesaggio urbano con un’impronta inconfondibile. Questo evento è particolarmente significativo per Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano , poiché riconosce il contributo di un architetto che ha fortemente influenzato lo sviluppo della nostra città. Siamo orgogliosi che il nostro socio Giulio Avon sia parte di questa importante occasione di approfondimento storico e culturale. Precedente Successiva
- Festival Lignano Noir 2024 - Omaggio a Giorgio Scerbanenco | Ville di Lignano
27 ottobre 2024 Festival Lignano Noir 2024 - Omaggio a Giorgio Scerbanenco Via Treviso, 2, 33054 Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro UD, Italia Un appuntamento imperdibile per gli amanti della narrativa, del cinema, della musica e del teatro! Un evento dedicato ai misteri del noir, promosso dalla città di Lignano e dalla Biblioteca Comunale. Indietro Omaggio a Giorgio Scerbanenco dal 24-10-2024 al 27-10-2024 Ritorna il Festival Lignano Noir 2024 dedicato allo scrittore Giorgio Scerbanenco Noi di Associazione Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano siamo felici di condividere con voi questa bella iniziativa, portata avanti dalla città e dalla sua Biblioteca Comunale. Non mancate! Dal 24 al 27 ottobre a Lignano Sabbiadoro, torna Lignano Noir : un appuntamento imperdibile per gli amanti della narrativa, del cinema, della musica e del teatro! Un evento dedicato ai misteri del noir, promosso dalla città di Lignano e dalla Biblioteca Comunale . Tra gli ospiti d'eccezione: - Giulio Avon , Socio Fondatore Esperto, Architetto e curatore di libri sull'architettura. - Cecilia Scerbanenco presenta Giorgio Scerbanenco, Cinema tra le donne, La Nave di Teseo Il Festival Lignano Noir è un omaggio allo scrittore Giorgio Scerbanenco, riconosciuto maestro del genere giallo e noir in Italia. 📍 Info evento: Biblioteca Comunale di Lignano Sabbiadoro , Via Treviso 2 📞 0431 409160 | ✉️ biblio@lignano.org Il programma completo dell'evento è disponibile al seguente link . fb: Festival Lignano Noir - Omaggio a Giorgio Scerbanenco IL PROGRAMMA: Giovedì 24 ottobre 2024 ore 21.00 - Cinecity Concerto jazz noir Francesco Bearzatti “Post atomic Zep” con Francesco Bearzatti - sax, elettronica Alessandro Turchet - basso, elettronica Marco D’Orlando - batteria, voce Venerdì 25 ottobre 2024 ore 18.00 - Biblioteca Comunale Crimini italiani incontro con il giornalista Pino Rinaldi ore 20.00 - Monaco Suites Hotel - The Taste & Al Bancut Restaurant A Cena con il Giallo tra ricette dello chef Rudi Santuz e conversazioni letterarie con l’amichevole intervento di Luca Crovi e Paola Alberti (su prenotazione, euro 50 – Hotel Monaco, Via Gorizia 24, Lignano Sabbiadoro tel. 0431.71926 - segreteria@hotelmonaco.net ) Sabato 26 ottobre 2024 ore 17.00 - Biblioteca Franco Forte presenta il suo nuovo romanzo L’alba di Cesare , Mondadori conduzione del vicesindaco Manuel Massimiliano La Placa a seguire 10a edizione Premio Scerbanenco@Lignano Cerimonia di premiazione dei vincitori ore 20.30 - Cinecity Proiezione del film Glory hole (2024) Ospiti d’onore: il regista Romano Montesarchio e l’attore Francesco Di Leva Interverrà il magistrato Dario Grohmann Domenica 27 ottobre 2024 ore 16.00 - Biblioteca Comunale Dalle indagini negli archivi: Cecilia Scerbanenco presenta Giorgio Scerbanenco , Cinema tra le donne , La Nave di Teseo Giulio Avon presenta Architetture in copertina a seguire Un tè con Agatha Christie divagazioni “in giallo” con Luca Crovi e delizie di pasticceria Nelle giornate del Festival, in Biblioteca, la mostra fotografica “Omaggio a Giorgio Scerbanenco” a cura del Fotocineclub Lignano Ingresso libero. Per partecipare consultare il regolamento ufficiale . Ringraziamo per l'iniziativa: https://lignanosabbiadoro.it/it/eventi/lignano-noir-2024/ https://comune.lignano-sabbiadoro.ud.it/vivere-il-comune/eventi/festival-lignano-noir-2024 Precedente Successiva
- Bici e Ville - Tour Guidato - Ville Storiche di Lignano | Ville di Lignano
16 settembre 2023 Bici e Ville - Tour Guidato - Ville Storiche di Lignano Viale della Pittura, 9, 33054 Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro UD, Italia Progetti innovativi per l'architettura di vacanza tra anni 50' e 70'. Indietro Scopri la storia e l'architettura delle ville storiche di Lignano, un viaggio guidato alla scoperta dei progetti innovativi che hanno definito l'architettura di vacanza tra gli anni '50 e '70. Un’opportunità unica per esplorare la città e le sue residenze che hanno segnato l’evoluzione del turismo e dell'architettura moderna. Precedente Successiva
- Convegno "Transizioni-Transitions" | Ville di Lignano
14 settembre 2023 Convegno "Transizioni-Transitions" Piazza Marina, 61, 90133 Palermo, PA, Italia Geometrie e paesaggio nell'abitare a Lignano: Veronica Riavis (UniUd) al 44° Convegno UID 2023, Università di Palermo. Indietro CONVEGNO "TRANSIZIONI-TRANSITIONS" Attraversare Modulare Procedere Veronica Riavis, membro del nostro Comitato Scientifico, ha rappresentato gli attuali e futuri sviluppi della nostra Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" al Convegno tenutosi presso l'Università degli studi di Palermo. Lignano laboratorio di architettura Associazione Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano Nell'anno in cui si celebrano i 120 anni dalla nascita del primo stabilimento balneare, dieci proprietari di ville storiche - realizzate dagli architetti Marcello D'Olivo, Gianni Avon, Aldo Bernardis, Paolo Pascolo, Claudio Nardi, Iginio Cappai e Pietro Mainardis - hanno deciso di fondare un'associazione per contribuire e rendere riconoscibile questo importante patrimonio. È stata avviata una collaborazione con l'Università degli Studi di Udine per la catalogazione e la digitalizzazione delle architetture del Novecento nel Comune di Lignano Sabbiadoro. Sono previsti sopralluoghi e laboratori didattici per l'approfondimento e la divulgazione all'interno della Scuola di Architettura. 44° CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI DELLE DISCIPLINE DELLA RAPPRESENTAZIONE CONGRESSO DELLA UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO ATTI 2023 Veronica Riavis - Università degli Studi di Udine Geometrie e transizioni dal paesaggio all’architettura: l’abitare a Lignano per Marcello D’Olivo Abstract: Marcello D’Olivo, Lignano Pineta, analisi geometrica, booleane architettoniche, rappresentazione avanzata La transizione, intesa come interpretazione dalla scala territoriale a quella architettonica attraverso l’impiego di geometrie matematiche desumibili dalla natura, è un tema che ha accompagnato Mar- cello D’Olivo (1921-1991) nella progettazione di piani urbani e architettonici. La ricerca ha voluto approfondire la dimensione abitativa sperimentata dall’architetto udinese analizzando alcune sue opere significative concepite per il piano di lottizzazione di Lignano Pineta: le vicine ville Mainardis (1954-1955) e Spezzotti (1955-1957), e le mai realizzate ville tipo e Ellero (1955). In queste architet- ture coeve si riscontra la ricerca da parte del progettista di integrare le ville con il contesto paesaggi- stico circostante e il distintivo ricorso alla figura del cerchio, impiegato secondo diverse modulazioni per comporre sia gli spazi interni che esterni degli edifici. L’analisi è stata affrontata traducendo il materiale documentale conservato presso l’Archivio D’Olivo dei Civici Musei di Udine e l’Archivio del Comune di Lignano Sabbiadoro, da un lato sfruttando gli strumenti di rappresentazione assistita al computer nell’ambito della documentazione digitale al fine di far emergere gli esiti geometrico-fi- gurativi, dall’altro per superare i limiti di fruizione imposti dallo schermo mediante l’esplorazione virtuale e la prototipazione fisica di una delle architetture prese in esame. Introduzione Per Marcello D’Olivo (1921-1991) il progetto architettonico può ripristinare l’equilibrio tra uomo e natura. L’interpretazione di regole matematiche e figure geometriche desumibili dalla natura, assieme al progresso tecnologico e alla ricerca scientifica, rappresentano le condizioni necessarie per integrare l’architettura – intesa a prescindere da dimensioni e destinazioni d’uso – in un particolare contesto ambientale. I colorati disegni, le espressioni matematiche e i calcoli appuntati sulla carta dimostrano l’interesse dell’architetto per le scienze pure, ma anche per la botanica, gli ecosistemi e la cibernetica. Sulla base di tali studi, egli motiva le forme sperimentate in molteplici occasioni progettuali: figure geometriche, morfologie vegetali e ani- mali che costituiscono gli archetipi del suo linguaggio compositivo [Ferrieri 2008, pp. 144-145]. Le opere di D’Olivo si discostano dal panorama culturale italiano dell’epoca, ed è evidente il richiamo a Le Corbusier e Wright. In particolare, da quest’ultimo trae il principio che lega l’edificio al suolo: un insieme armonico e affine al contesto ambientale [Wright 1945, p. 6]. Nel Discorso per un’altra architettura [D’Olivo 1975], D’Olivo indaga proprio sul rapporto tra costruzioni e mondo fisico-naturale. Come le strutture vegetali, l’architettura deve ricercare la soluzione più adatta per stabilirsi in un luogo: singole entità che, come in natura, sono con- dizionate dalla densità di altri organismi dell’insieme [D’Olivo 1975, p. 17-19]. L’architetto udinese chiarisce inoltre i principi fondamentali per l’abitare dell’uomo contem- poraneo attraverso la doppia analogia tra albero e città e tra la foglia e la casa, in una visione ideale in cui la realtà artificiale è assimilabile al mondo naturale perché regolata dalle mede- sime leggi [D’Olivo 1972, p. 55; Avon 2002, p. 20]. L’architettura deve quindi emulare il fun- zionamento, i principi statici, la capacità di modificazione e l’equilibrato controllo ambientale propri della natura [Wragnaz 2002, pp. 55-56]. La concretizzazione di tale pensiero – malgrado la poi sopraggiunta speculazione edilizia – la si rintraccia nell’esperienza doliviana a Lignano Pineta: un territorio in cui la città e le sue entità architettoniche sono fondate su geometrie complesse che si ispirano e integrano al paesaggio lagunare, rendendo l’uomo partecipe di questa ricerca di armonia. Lignano Pineta e la spirale urbana Nel 1952 un’area nei pressi di Latisana dalla forte vocazione turistica fu acquistata da un gruppo di imprenditori intenzionati a fondare una nuova città balneare. In seguito a un con- corso, l’incarico fu affidato a Marcello D’Olivo che fin dalle prime figurazioni e progetti pensò a un piano urbano impostato su una grande spirale stradale – anticipata da varie soluzioni logaritmiche e di verso opposto da quello poi realizzato in forma aritmetica – che integra gli elementi del paesaggio locale agli ambiti di servizio e villeggiatura [Barillari 2014, 2016; Nicoloso 1998]. L’evolvente si sviluppa in senso orario compiendo tre volute deviando verso l’entroterra. Dal centro si snodano i percorsi secondari: un doppio nastro sinusoidale destinato ai ser- vizi e a copertura ‘a pagoda’ conduce al mare, mentre altri tracciati paraboloidi si diramano dalle volute verso la spiaggia o la pineta. Percepibile solo per via aerea, la spirale stradale è stata concepita per essere percorsa in automobile trovandosi sempre dinanzi il verde [D’Olivo 1975]. Diversamente dalla logaritmica, la spirale di Archimede è assente in natura ma ha consentito all’architetto di gestire uniformemente la lottizzazione grazie alla costante distanza tra le spire. Infatti, la progressione è di 3 metri ogni 10° di spostamento, con lotti ampi 100 metri e pro- fondi 50. Per potersi confondere con il terreno e la vegetazione, inoltre, gli edifici residenziali dovevano essere arretrati di 20 metri rispetto alla strada, non dovevano superare i due piani fuori terra e la loro superficie coperta non poteva eccedere il 20% del lotto. Evocati nel contesto lagunare e marittimo, tracciati e architetture curvilinee si integrano alle dune e alla macchia boschiva, costituita da vegetazione pioniera resistente alla salsedine e contenitiva dei venti marini, oltre che da alcune varietà di pino impiegate nel rimboschimento dei litorali sabbiosi altoadriatici durante il Novecento. Lignano Pineta e le ville Lignano Pineta fu per D’Olivo una fucina per sperimentare soluzioni urbane e architetto- niche. Qui progettò edifici di varia destinazione d’uso dislocati nei lotti della spirale. Li rap- presenta attraverso curve sinusoidali (il ‘Treno’), intersezione/differenza di cerchi derivanti dall’algebra di Boole (ville unifamiliari, edifici per servizi generali), e talvolta attraverso maglie rettilinee o studi compositivi sul quadrato (case a schiera). In particolare, il tema dell’abitare sperimentato mediante la geometria del cerchio e le logiche booleane si dimostra molto interessante per lo studio di forme architettoniche complesse progettate da D’Olivo e per il loro inserimento nel territorio, ma anche per la distribuzione e la funzionalità degli spazi interni ed esterni, oltre che per l’arredamento. Concepite negli stessi anni, significative sono le vicine ville Mainardis e Spezzotti, e le mai re- alizzate villa Ellero e alcune case ‘tipo’ del 1954. Sulla base di documenti originali, sono state esaminate le architetture citate poi sottoposte alla trascrizione digitale e all’analisi geome- trica delle planimetrie. L’indagine ha voluto far emergere i tracciati degli spazi architettonici, oltre che individuare il ricorso a grafismi costanti nel metodo progettuale di D’Olivo. A eccezione della soluzione tipologica elaborata nel 1954, le altre tre ville unifamiliari si svi- luppano su più livelli inserendosi tra le dune e la pineta.Tale ricerca è evidente in tutte viste (piante, prospetti, sezioni e prospettive): le architetture si innestano adattandosi all’orografia del terreno e si mimetizzano nel verde, adottando soluzioni geometriche di transizione come il disegno della pavimentazione a lastricato, il gioco di scale e il ricorso a fioriere o aiuole. Soprattutto osservando le planimetrie, risalta la preminenza del disegno geometrico sugli altri elementi della composizione: in funzione dei tracciati, infatti, vengono disciplinati gli spazi e gli arredi su misura. I piani elaborati nel 1954 sulla villa tipo costituiscono i primi studi di abitazione per Lignano Pineta nei quali l’architetto introduce la figura del cerchio come matrice architettonica . In realtà, lo sviluppo della casa è contenuto nella fascia centrale rettilinea definita entro due brevi archi di cerchio e da una maglia quadrata di 1x1 metri. Lo sviluppo circolare della muratura, quindi, interessa prevalentemente i paramenti di recinzione e una zona di servizio interposta tra la parte residenziale e la loggia per automobili. La suddivisione del cerchio e le operazioni booleane sono invece accennate da alcuni scalini, mentre d’assetto centripeto è richiamato da fioriere e panche curvilinee. Questa soluzione abitativa non realizzata trova occasione di approfondimento in villa Mai- nardis (1954-1955) della quale D’Olivo progetta due varianti. Nelle piante risalta il tema dell’architettura centripeta, della suddivisione in settori e archi di corone circolari, ma anche della composizione attraverso l’algebra booleana. Nella prima versione, simile a quanto realizzato per l’edificio lignanese Dancing ‘Il fungo’ (1954), si rintraccia una suddivisione di tre settori circolari ampi 120° che inquadrano gli ambiti di servizio, la zona giorno e notte. Al centro del volume D’Olivo ricava un ampio vuoto entro il quale è inserita una scala che sale in senso antiorario e costeggia il muro, mentre all’esterno un altro collegamento verticale si contrappone al precedente. L’eccentricità è marcata dai setti disposti a raggiera – lunghi e brevi – che racchiudono le camere. Come una sorta di appendice, l’architettura presenta una scala circolare distaccata dal corpo principale e raccordata da una promenade che si estende fino alla terrazza. Nella seconda versione, poi realizzata, D’Olivo ridimensiona l’architettura e i suoi spazi con- ferendo all’edificio un assetto più compatto (fig. 3b). Al centro del volume cilindrico si trova una scala a chiocciola che funge da fulcro dell’edificio: un perno attorno al quale gli ambienti sono distribuiti secondo logiche di differenza e completamento, in ragione di raggi e angoli al centro quotati nelle planimetrie dal progettista (fig. 4). In entrambe le soluzioni D’Olivo preve- de il mattone faccia a vista, ampie vetrate e il caminetto nel soggiorno, parametro largamente impiegato anche da Wright che rende la villa abitabile anche in inverno. Il rivestimento esterno trova contrasto con il cornicione intonacato e tinteggiato chiaro di profilo curvilineo, mentre il tetto è adibito a solarium. Il tema dell’intersezione booleana è evidente anche nella non realizzata villa Ellero (1955), una piccola abitazione in mattoni definita entro pochi archi intersecanti che si integra nel terreno accostandosi al dislivello (fig. 5). Ambienti, enti architettonici e d’arredo sono disciplinati da due origini poste in pianta sull’asse mediano. Il disegno del perimetro esterno – ma non l’organizza- zione degli interni – attinge dalla Laurent House di Wright (1949) e da altre case a emiciclo [2]. Il tracciato planimetrico, inoltre, è stato rielaborato da D’Olivo per la realizzazione del Mobilifi- cio Tolazzi a Tricesimo (1954-1957): un’opera che, a prescindere da dimensione e destinazione d’uso, dimostra come siano le funzioni ad adattarsi alla matrice geometrica e non viceversa. Più articolato è invece il reticolo booleano per la composizione di villa Spezzotti (1955-1957): i volumi e i sistemi di rampe sono inseriti in tre circonferenze di raggio massimo 10 m, alle quali si aggiungono ulteriori 6 costruzioni circolari di varia estensione e natura (corpi scala, pavimentazioni, strutture contenitive). Data la complessità, D’Olivo proporziona l’architettura sfruttando due assi perpendicolari e una griglia concentrica di 20 semicirconferenze (la prima di raggio 4 m e ultima 24 m) che si ingrandisce progressivamente di un metro. I setti in cemento armato hanno spessore variabile e la loro estensione è specificata da raggi e angoli al centro degli archi di cerchio. Anche in questo edificio,gli arredi e le aperture finestrate in legno si con- formano secondo l’andamento curvilineo dei muri e avendo come perno i vari centri. Stereometria e comunicazione avanzata Un ulteriore approfondimento è stato compiuto nei confronti di una delle unità abitative presentate, villa Mainardis. Essa è stata individuata in quanto costituisce da un lato una del- le opere più simboliche per Lignano Pineta – assieme alla spirale urbana e alla sinusoide di servizi – dall’altro rappresenta un interessante caso studio per le sue forme plastiche e per l’inserimento del volume nel contesto naturale. In particolare, essa ha dimostrato potenzialità eidomatiche sia nella traduzione fisica di un’architettura cilindrica, ma anche per il trattamento delle superfici curvilinee all’interno di programmi di simulazione virtuale. Il passaggio dalla dimensione analogica alla rappresentazione bidimensionale e stereometri- ca, rende necessaria inoltre la transizione verso recenti e avanzate modalità e tecnologie di fruizione. Dalla trascrizione digitale dei disegni esecutivi dell’architetto, la modellazione del digital twin è stata definita e integrata anche da alcune fotografie scattate sul fronte strada dell’edificio immerso nella pineta per documentare l’attuale stato di fatto e eventuali modi- fiche al progetto originale. La ricostruzione tridimensionale ha quindi affrontato anche il tema dell’inserimento dell’ar- chitettura nel lotto: l’edificio, infatti, affianca e contiene una duna, al contempo ne asporta volume o si adagia su essa attraverso percorsi, pavimentazioni e sistemi di arredo giardino. Sono state introdotte alcune variabili di sistema in modo da aumentare l’accuratezza in termini di levigatezza degli oggetti dal punto di vista geometrico (per la prototipazione fisica a deposizione di filamento fuso) e in computer grafica per la simulazione Real time (realtà virtuale). Sono stati inoltre creati due modelli distinti per soddisfare le richieste di output: da un lato la produzione di volumi solidi per la stampa FDM e la scomposizione per piani per ottimizzare il processo di produzione; dall’altra la rimozione di superfici complanari, la suddivisione in entità per garantire una più fluida esplorazione visiva mediante headset VR, e soprattutto l’applicazione di texture differenti direttamente nell’ambiente virtuale. I risultati finali hanno condotto a un modello fisico componibile realizzato in scala 1:100 completo di terreno, le cui superfici sono state trattate a rimozione dell’effetto staircase così da essere fruito da un’utenza ampliata e iposensibile; un eseguibile, invece, consente il tour immersivo all’interno dell’architettura. Conclusioni La consultazione, il confronto e l’analisi di scritti, disegni originali e materiali bibliografici han- no consentito di meglio comprendere alcuni caratteri tipologici relativi al ricorso del cerchio e di logiche booleane che accompagnarono D’Olivo in una fase della sua attività progettua- le. Evidente è la transizione, o meglio, la ricerca di emulazione, dal paesaggio all’architettura per mezzo di principi e logiche geometriche, dove piccoli volumi si mimetizzano nelle dune della pineta, richiamando anche il disegno delle chiome degli alberi: ville che possiamo defini- re ‘private utopie’ [Avon 2002]. Dall’indagine è emerso come queste complesse planimetrie siano regolate da un modulo costante pari a 1 m rintracciato sia nella maglia quadrata che nell’equidistanza concentrica dei cerchi. Il tracciamento di tali linee ausiliarie – di variabile evidenza e marcatura grafica – funge spesso da asse per i setti e, talvolta attraverso il dimezzamento in sotto moduli, definisce gli ingombri di arredi interni ed esterni e pavimentazioni. L’approfondimento stereometrico ha trovato esito nella sperimentazione del caso studio di villa Mainardis, presentata in forma grafica, fisica e virtuale all’interno di una mostra orga- nizzata per la ricorrenza del centenario della nascita dell’architetto udinese [Sdegno, Riavis 2022]. In tale occasione, gli elaborati hanno consentito di far meglio comprendere i signi- ficativi casi studio nell’ottica della divulgazione e promozione del patrimonio locale friulano. Autrice Veronica Riavis, Università degli Studi di Udine, veronica.riavis@uniud.it Per citare questo capitolo : Riavis Veronica (2023). Geometrie e transizioni dal paesaggio all’architettura: l’abitare a Lignano per Marcello D’Olivo/ Geometries and Transitions from Landscape to Architecture: Living in Lignano by Marcello D’Olivo. In Cannella M., Garozzo A., Morena S. (a cura di). Transizioni. Atti del 44° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione/Transitions. Proceedings of the 44th Internatio- nal Conference of Representation Disciplines Teachers . Milano: FrancoAngeli, pp. 1970-1985. Precedente Successiva
- Presentazione inaugurale | Ville di Lignano
21 luglio 2023 Presentazione inaugurale Raggio di Levante, 36, 33054 Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro UD, Italia Presentazione dell'Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" che ha come scopo principale quello di promuovere lo studio e la divulgazione dell'architettura del Novecento lignanese favorendone la conservazione e la valorizzazione, rendendolo riconoscibile come patrimonio culturale. Indietro Nasce l’Associazione “Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano” Evento ufficiale di presentazione – 21 luglio 2023 Il 21 luglio 2023 si è tenuto a Lignano Sabbiadoro l’evento ufficiale di presentazione dell’Associazione “Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano” , nata con l’intento di promuovere lo studio, la divulgazione, la conservazione e la valorizzazione dell’architettura del Novecento lignanese . L’iniziativa ha preso forma a partire dalla consapevolezza che Lignano custodisce un patrimonio architettonico unico, frutto della sperimentazione progettuale degli anni del boom economico e dell’architettura di vacanza tra gli anni ’50 e ’70. Ville, residenze, spazi urbani e paesaggi costruiti rappresentano oggi una testimonianza preziosa di un linguaggio architettonico moderno, ancora troppo poco riconosciuto e tutelato. Durante l’evento, che ha visto una grande partecipazione di cittadini, architetti, studiosi, appassionati e rappresentanti delle istituzioni, sono intervenuti i fondatori dell’associazione per raccontare gli obiettivi e le attività in programma: La mappatura e lo studio delle ville storiche di Lignano, L’organizzazione di visite guidate , mostre, incontri e percorsi educativi, La creazione di una rete di dialogo tra istituzioni, enti culturali e professionisti , Il coinvolgimento attivo della comunità nella tutela del paesaggio urbano lignanese. Il nome “Raggi e ArchiTetture” richiama sia la luce e l’energia del territorio costiero, sia il desiderio di creare connessioni tra discipline, generazioni e prospettive , per fare dell’architettura un elemento di cultura condivisa. Particolare attenzione è rivolta al riconoscimento delle ville come beni culturali identitari , promuovendo pratiche di restauro consapevole e strategie di valorizzazione sostenibile, anche attraverso strumenti innovativi come le mappature digitali , mostre interattive e produzioni multimediali. L’associazione ha sede a Lignano Sabbiadoro, ma ambisce a dialogare in rete con realtà nazionali e internazionali che si occupano di architettura moderna e paesaggio urbano. L’evento del 21 luglio è stato solo il primo passo di un percorso che mira a rendere visibile e riconosciuto un patrimonio architettonico di grande valore, troppo spesso dimenticato. Il pubblico presente ha accolto con entusiasmo la nascita dell’associazione, sostenendone con convinzione l’importanza e la visione. Per restare aggiornati sulle attività, è possibile seguire l’associazione sul sito ufficiale e sui canali social. Contatti : raggiearchitetture@villedilignano.it Insieme, per dare luce e voce all’architettura di Lignano. Precedente Successiva
- Incontro Introduttivo | Ville di Lignano
29 agosto 2021 Incontro Introduttivo Lignano Pineta, 33054 Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro UD, Italia I primi passi dell'Associazione. Il progetto sta iniziando! Prima serata fra i futuri soci. Indietro I primi passi dell’Associazione Il progetto sta iniziando! Il 29 agosto 2021 si è tenuta la prima serata informale tra quelli che sarebbero poi diventati i soci fondatori dell’Associazione “Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano”. Un momento semplice ma significativo, fatto di idee condivise, entusiasmo e visione comune. Nel cuore di Lignano, si è iniziato a delineare il progetto: una rete per valorizzare l’architettura del Novecento , a partire dalle ville storiche, patrimonio prezioso e ancora poco raccontato. È stato il primo passo concreto , tra curiosità, passione e la voglia di dare forma a un’iniziativa culturale nuova, nata dal territorio e per il territorio. Precedente Successiva
- Un Libro...un Caffè - 8^ Edizione: Aldo Bernardis | Ville di Lignano
15 settembre 2024 Un Libro...un Caffè - 8^ Edizione: Aldo Bernardis Lungomare Riccardo Riva, 1, 33054 Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro UD, Italia Torna l'appuntamento settimanale culturale della domenica mattina "Un libro...un caffè", una serie di incontri con degli scrittori che presentano il proprio libro. Indietro L'architetto udinese Giulio Avon parla del suo libro "Aldo Bernardis. Architetture a Lignano". L'indagine mette in rilievo come il noto architetto Aldo Bernardis sia l'artefice di molti luoghi simbolo di Lignano: lo Yachting Club, l'Azienda di Soggiorno, la Terrazza a Mare, il Kursaal, l'albergo President e la Marina Uno sono scenografie potenti e rappresentative. Queste architetture sono ormai talmente familiari per i frequentatori più affezionati di Lignano, che costituiscono parte integrante del paesaggio vacanziero. Info: info@rivieraresorthotel.it Tel. 0431 1938211 Organizzato da: Comune di Lignano Sabbiadoro Viale Europa, 26 Tel: +39 0431 409111 e Riviera Resort Kursaal www.riviersaresorthotel.it Precedente Successiva
- Inaugurazione Piazza Marcello D'Olivo | Ville di Lignano
3 maggio 2025 Inaugurazione Piazza Marcello D'Olivo Piazza Marcello d’Olivo, Lignano Sabbiadoro, UD, Italia Inaugurata la nuova rotatoria a Lignano Pineta: un progetto che unisce paesaggio, urbanistica e memoria dell'architetto Marcello D’Olivo. Indietro Nuova rotatoria a Piazza D’Olivo: continuità urbana e identità paesaggistica Sabato 3 maggio 2025 si è svolta a Lignano Pineta l’inaugurazione della nuova rotatoria di Piazza Marcello D’Olivo , al termine di un importante intervento di riqualificazione urbana promosso dalla Società Lignano Pineta . Il progetto rappresenta un nuovo capitolo nel percorso di valorizzazione di uno degli spazi pubblici più emblematici della località balneare friulana, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra paesaggio, identità storica e tessuto urbano . Alla cerimonia ufficiale era presente l’ Assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini , che ha definito l’intervento “un significativo passo nella valorizzazione di una delle piazze simbolo di Lignano Pineta” , sottolineando come l’intera città stia vivendo una fase dinamica, caratterizzata da investimenti volti ad accrescerne bellezza, attrattività e funzionalità . La rotatoria si colloca nel centro geometrico di Piazza D’Olivo, restituendo continuità visiva e stilistica alla piazza dopo il rinnovamento dell’area nota come “Mezzaluna”, completato nel 2024. Il progetto paesaggistico rispetta lo spirito del piano urbanistico originario dell’architetto Marcello D’Olivo , autore del celebre impianto a spirale di Lignano Pineta, tra le opere più innovative dell’urbanistica italiana del dopoguerra. Oltre alla funzione viaria, la nuova rotatoria assume anche un forte valore simbolico e identitario : con il suo nuovo disegno, si conferma come punto focale della piazza e rievoca i principi di ordine e armonia che guidarono la visione urbanistica di D’Olivo. Un aspetto significativo del progetto è la partecipazione esclusiva di aziende e professionisti del Friuli Venezia Giulia , elemento che valorizza le competenze locali e rafforza il legame tra progettualità, territorio e comunità. L’intervento ha suscitato ampio apprezzamento per la capacità di coniugare estetica e funzionalità all’interno di un contesto urbano che conserva un importante valore storico e architettonico. Lo spazio pubblico viene così riconfermato come luogo centrale per la vita sociale e culturale della località. Il processo di rinnovamento dell’area non si esaurisce con questa opera: tra gli interventi futuri già programmati per il 2026 , si segnalano il rifacimento dei marciapiedi adiacenti a due locali storici della zona, il Tenda Bar e il ristorante La Granseola . La nuova rotatoria è quindi più di un'infrastruttura urbana : è un gesto di riconoscimento verso la storia urbanistica della città e al tempo stesso un segnale concreto della volontà di renderla sempre più accogliente, curata e coerente con la sua identità architettonica. Precedente Successiva