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ESPLORA I PATRIMONI ARCHITETTONICI DI LIGNANO

Benvenuto nella sezione dei risultati di ricerca. Qui potrai trovare i contenuti che rispondono ai tuoi criteri di ricerca: articoli, video, mappe e schede dettagliate sulle ville e sull'architettura del Novecento a Lignano. Utilizza i le parole chiave per affinare ulteriormente la tua ricerca e scoprire il ricco patrimonio culturale della cittadina friulana.

117 risultati trovati con una ricerca vuota

  • Casa Mondolo | Ville di Lignano

    Casa Mondolo Paolo Pascolo 1954 – 1955 Arco della Paranza, 34, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Casa bifamiliare su pianta quadrata con copertura piana e ampie finestre angolari. Progetto razionale e ben distribuito firmato da Paolo Pascolo nel 1954. Indietro Architettura essenziale nella Lignano del dopoguerra Nell’ottica della ricostruzione e dello sviluppo urbanistico che caratterizzò Lignano Pineta negli anni Cinquanta, Casa Mondolo rappresenta un perfetto esempio di architettura residenziale pensata per coniugare rapidità costruttiva, contenimento dei costi e qualità del progetto . Progettata dall’architetto Paolo Pascolo , l’edificio si inserisce nella tipologia delle case-tipo : piccole abitazioni unifamiliari o bifamiliari destinate a lotti standardizzati all’interno del disegno spiraliforme di Marcello D’Olivo. Contesto e tipologia: la casa-tipo nella pineta Negli anni successivi al piano urbanistico del 1953, la Società Lignano Pineta avviò una politica edilizia mirata alla rapida urbanizzazione di lotti boschivi , mantenendo però un forte rispetto per la morfologia naturale del territorio. Le “case-tipo” divennero strumenti chiave per costruire in modo diffuso e controllato, con volumetrie compatte e materiali locali. Casa Mondolo rientra appieno in questo modello: una costruzione semplice, ben calibrata, su pianta quadrata e sviluppata su un solo livello. Un’abitazione che, pur nella sua economicità, evidenzia una notevole attenzione alla distribuzione interna e alla qualità spaziale . Distribuzione e organizzazione dello spazio L’abitazione si sviluppa in due unità simmetriche , ciascuna pensata per una piccola famiglia. Il fulcro del progetto è la zona dei servizi centrali , organizzata attorno a un lucernario che garantisce illuminazione e ventilazione naturale ai bagni e ai vani tecnici. La zona giorno , collocata verso gli angoli della casa, è valorizzata da ampie finestre ad angolo , che aprono il soggiorno e la zona pranzo verso il verde della pineta, garantendo continuità visiva tra interno ed esterno. Le camere da letto , invece, sono illuminate da sottili finestre a nastro , soluzione che assicura privacy e ombreggiatura, particolarmente efficace nel clima estivo del Friuli Venezia Giulia. Materiali e struttura: razionalità e durabilità La struttura della casa è in muratura portante di mattoni e cemento armato , una scelta che garantisce solidità ma anche facilità costruttiva, in linea con le esigenze dell’epoca. La copertura è una massiccia soletta piana , elemento visivo forte e orizzontale che contribuisce all’inserimento armonico nel paesaggio: l’edificio sembra appoggiarsi al terreno in modo sobrio, quasi mimetico, in perfetto equilibrio con la vegetazione della pineta. Paolo Pascolo: rigore e funzionalismo La figura di Paolo Pascolo si distingue nel panorama architettonico lignanese per l’ attenzione al dettaglio distributivo , l’ uso essenziale dello spazio e la capacità di coniugare funzione e linguaggio architettonico . In Casa Mondolo, come in altri suoi progetti, l’equilibrio tra forma, funzione e contesto è palpabile. Nonostante le dimensioni ridotte, la casa offre una qualità abitativa sorprendente: la disposizione degli spazi è razionale, ben illuminata, ben aerata, e perfettamente calibrata per la vita estiva ma anche per un uso residenziale continuativo. Una casa-pilota per un nuovo modo di abitare Casa Mondolo non è solo una piccola abitazione ben progettata: è espressione di un approccio culturale che caratterizzò gli anni della ricostruzione italiana. È l’esempio concreto di come fosse possibile produrre architettura economica ma non banale , rispettosa del sito e innovativa nei dettagli. Si tratta di un edificio che anticipa molti dei temi dell’abitare contemporaneo : efficienza spaziale, rapporto con il paesaggio, sostenibilità passiva, modularità. In un’epoca in cui la costruzione era spesso sinonimo di saturazione e standardizzazione, Pascolo risponde con un progetto misurato, elegante, funzionale . Stato attuale e potenzialità di valorizzazione Casa Mondolo si trova in buono stato di conservazione e mantiene molte delle sue caratteristiche originarie. È un esempio emblematico di quella “modernità diffusa” che caratterizza Lignano Pineta: edifici sobri, radicati nel contesto, progettati con intelligenza e rispetto per l’ambiente. Oggi, un intervento di valorizzazione culturale e visiva su edifici come questo è fondamentale per preservare la memoria del paesaggio costruito del Novecento , tutelando opere architettoniche che, pur di piccola scala, hanno avuto grande impatto culturale. Precedente Successiva

  • Paolo Pascolo | Ville di Lignano

    Paolo Pascolo 2002 Architetto essenziale del Novecento friulano, Paolo Pascolo ha coniugato eleganza funzionale e identità locale. Le sue ville a Lignano, come Casa Mondolo e l’American Hotel, incarnano la modernità tranquilla di un patrimonio da valorizzare. Indietro Scopri di più ... Paolo Pascolo: l’architetto del Novecento nella quiete della pineta Paolo Pascolo rappresenta una figura di spicco nell’architettura moderna del Novecento, con un forte legame alla quiete naturale di Lignano Pineta. Il suo stile si caratterizza per l’armonia tra innovazione e rispetto del contesto, come si evince dalle ville da lui progettate durante gli anni del boom turistico balneare. Eleganza domestica a Lignano Tra le sue opere più notevoli a Lignano: Casa Mondolo (1954–55, Arco della Paranza, Lignano Pineta): questa struttura, composta da due appartamenti simmetrici racchiusi all’interno di un design equilibrato, esemplifica il metodo di Pascolo nel concepire abitazioni private in ambienti naturali. American Hotel (1962–65, Lignano Sabbiadoro, lungomare Trieste): un progetto iconico dell’ospitalità moderna, oggi parte integrante del patrimonio dei luoghi.. Un’eredità familiare e culturale Nel 2022, a vent’anni dalla morte dell’architetto, i figli Sandro e Sergio hanno offerto uno sguardo esclusivo sulla casa-studio del padre. Quest’ultima, arricchita da mobili disegnati su misura e complementi d’arredo emblematici, costituisce uno spazio che riflette perfettamente l’essenza progettuale e personale di Paolo Pascolo. Questo contesto familiare racchiude la bellezza silenziosa del suo stile e celebra una visione architettonica profondamente umana. Verso una memoria condivisa Pascolo si pone come figura centrale nel movimento modernista che ha modellato il paesaggio balneare friulano. Le sue opere incarnano un’architettura discreta e integrata, profondamente radicata nei luoghi. Insieme ai lavori di D’Olivo, Avon e Bernardis, le creazioni di Pascolo sono fondamentali nella storia culturale e urbana di Lignano. Le ville e le strutture concepite dall’architetto lasciano un segno indelebile nel panorama locale e oltre. Attraverso il suo lavoro è evidente la dedizione a un moderno pensiero architettonico che dialoga con la natura, gli spazi quotidiani e il territorio circostante. Preservare e valorizzare questa eredità significa celebrare l’identità architettonica e culturale friulana in tutta la sua ricchezza. Precedente Successiva

  • Mostra Biblioteca Comunale di Lignano Sabbiadoro | Ville di Lignano

    Mostra Biblioteca Comunale di Lignano Sabbiadoro 12 luglio 2025 Biblioteca Comunale, Via Treviso, 2, Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro UD, Italia A Lignano, la fotografia d’arte incontra l’architettura d’autore. Indietro CONTENUTI MULTIMEDIALI BIBLIOTECA COMUNALE DI LIGNANO SABBIADORO Via Treviso, 2 - Lignano Sabbiadoro Dal 12 LUGLIO al 05 AGOSTO 2025 dal lunedì al venerdì ore 14.30 - 22.00 giovedì 10.00 - 12.00; 14.30 - 22.00 sabato 10.00 - 19.00 INGRESSO LIBERO INFO: Tel.0431 409160 Email: biblio@lignano.org Sito: www.lignano.org Mostra alla Biblioteca Comunale di Lignano Sabbiadoro Italo Zannier, Sara Trimarchi e l’incontro tra mosaico e fotografia La prima tappa della mostra itinerante “A Lignano, la fotografia d’arte incontra l’architettura d’autore” si svolge nella Biblioteca Comunale di Lignano Sabbiadoro, con un percorso visivo che intreccia lo sguardo del fotografo Italo Zannier con l’arte musiva di Gino Avon, attraverso le architetture progettate da Gianni Avon. Le fotografie d’archivio, messe a disposizione dallo Studio Associato Avon, dialogano con una selezione di scatti inediti della giovane fotografa Sara Trimarchi, che restituisce in chiave contemporanea la forza espressiva dei mosaici realizzati da Gino Avon per le ville del figlio. Un’occasione per scoprire dettagli spesso invisibili, nei giochi di luce e materia, tra arte e architettura. Precedente Successiva

  • Video | Ville di Lignano

    Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" VIDEO PER RACCONTARE, SCOPRIRE E CONOSCERE L'ARCHITETTURA DI LIGNANO Uno sguardo in movimento sull’architettura e la storia di Lignano. In questa sezione raccogliamo e rendiamo accessibili i video delle nostre attività: incontri pubblici, mostre, visite guidate, ma anche brevi racconti e curiosità legate alle ville e all’architettura moderna di Lignano. Un archivio vivo, in continua crescita, per conoscere e condividere il nostro patrimonio culturale. Tutti i video Tutte le categorie Riproduci Video Riproduci Video 15:41 YounG7 for Education a Lignano Sabbiadoro Il primo YounG7 for Education si è svolto a Lignano Sabbiadoro dal 26 al 29 giugno, con 80 istituti scolastici, oltre 350 studenti e 70 docenti da tutto il mondo. L'evento, parte del G7 Istruzione, ha ospitato delegazioni dei Paesi del G7 e di Ucraina, Brasile e Unione africana. Gli studenti hanno partecipato a incontri su intelligenza artificiale, STEM, arte, musica, cucina e sport, celebrando la cultura del Friuli Venezia Giulia. La cerimonia di chiusura è stata una festa di luci, musica e sorrisi. Siamo orgogliosi di aver preso parte a questa straordinaria iniziativa e non vediamo l'ora di continuare a sostenere eventi che promuovono l'educazione, la cooperazione internazionale e la crescita dei giovani. Riproduci Video Riproduci Video 16:17 Mare, profumo di mare Un viaggio per scoprire la Lignano Pineta d'estate. Oggi parliamo dello sviluppo dell'Associazione Raggi e ArchiTetture nel territorio friulano. Nel programma "Lo Scrigno," andato in onda lo scorso 25 giugno 2024, hanno partecipato vari esperti: Giorgio Ardito, la Presidente Sabrina Mazza, la guida turistica Giuliana Morsanutto e l'architetto Giulio Avon, che hanno illustrato al pubblico gli obiettivi di questa associazione culturale no-profit.

  • HOME | Ville di Lignano - Arte, Design e Architettura

    Ville di Lignano si dedica alla valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico delle ville storiche di Lignano Sabbiadoro. Attraverso un approccio integrato, l'associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" promuove l'arte, il design e l'architettura modernista, favorendo la collaborazione tra professionisti del settore, artisti e studiosi. Un punto di riferimento per chi è interessato alla storia e al futuro della progettazione architettonica e del paesaggio friulano. Associazione “Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano” VILLE DI LIGNANO ARCHITETTURA. CULTURA. IDENTITÀ. UN PATRIMONIO DA CONOSCERE, PROTEGGERE E VIVERE Custodiamo e promuoviamo l’eredità architettonica di Lignano, nata tra gli anni ’50 e ’70 dalla creatività di maestri del Novecento. Un invito a studiosi, professionisti e appassionati a riscoprire le radici culturali di una delle città balneari più affascinanti d’Italia. Scopri di più Enti ed Aziende Partner LA NOSTRA ASSOCIAZIONE “Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano” è un'associazione culturale senza scopo di lucro, costituita dai proprietari delle ville storiche situate a Lignano Sabbiadoro, nelle zone di Pineta, Riviera e Sabbiadoro. IL NOSTRO SCOPO Ci dedichiamo alla promozione e alla valorizzazione dell'architettura del Novecento di Lignano, un patrimonio unico che ha preso forma tra gli anni '50 e '70 grazie al contributo di rinomati architetti come Marcello D’Olivo, Gianni Avon, Aldo Bernardis, Paolo Pascolo, tra gli altri. LE INIZIATIVE Le nostre iniziative sono rivolte a studiosi, progettisti, enti e cittadini che desiderano riscoprire l'identità culturale e architettonica di questa straordinaria località balneare. DI COSA CI OCCUPIAMO Attraverso attività di studio, divulgazione e sensibilizzazione, promuoviamo la conoscenza del patrimonio architettonico del Novecento lignanese, contribuendo a riscoprire il valore delle sue ville storiche e dei protagonisti che le hanno progettate. 01 TUTELA E VALORIZZAZIONE Ci impegniamo nella protezione delle ville storiche di Lignano, promuovendone il riconoscimento come beni di valore culturale, architettonico e paesaggistico. 02 DIVULGAZIONE CULTURALE Organizziamo visite guidate, pubblicazioni, eventi a tema, mostre e conferenze per diffondere la conoscenza dell'architettura modernista presente sul territorio. 03 COLLABORAZIONI Collaboriamo con università, studi di architettura, designer e aziende per sviluppare progetti culturali e creativi che valorizzino il patrimonio tramite nuovi linguaggi visivi. RISORSE Una raccolta in continua espansione focalizzata sulla cultura architettonica di Lignano Mappa con le strutture del Patrimonio Esplora Lignano attraverso la nostra mappa interattiva degli edifici storici, un viaggio nel cuore dell'architettura del Novecento. La mappa ti guiderà alla scoperta delle ville e degli edifici più significativi delle località Pineta, Riviera e Sabbiadoro, progettati da architetti di grande valore come Marcello D'Olivo, Gianni Avon, Aldo Bernardis e Paolo Pascolo. Pubblicazioni sull'architettura di Lignano Disponibile la pubblicazione “Architetture a Lignano 1953-2003” monografia sull’Arch. Aldo Bernardis, la spedizione è gratuita. I fondi raccolti saranno impiegati per sostenere i progetti di valorizzazione culturale del patrimonio architettonico promossi dell’Associazione Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano. Per informazioni scrivere alla nostra mail: raggiearchitetture@villedilignano.it PATRIMONIO ARCHITETTONICO A partire dagli anni '50, Lignano è diventato un autentico laboratorio urbano. Le aree di Pineta e Sabbiadoro hanno iniziato a incorporare un linguaggio architettonico in sintonia con il paesaggio e ispirato ai principi del razionalismo, dell'organismo e del modernismo internazionale. Gli edifici progettati rappresentano esempi di significativa importanza storica e culturale. Tra essi figurano ville private, edifici pubblici e spazi collettivi che incarnano una visione pionieristica dell'abitazione. Vedi tutto il patrimonio Ville Sbaiz Scopri l'edificio Golf Club Scopri l'edificio Arena Alpe Adria Scopri l'edificio Casa Lena Scopri l'edificio CONTATTI Per collaborazioni, richieste stampa, visite e progetti culturali. Indirizzo operativo: Via Monte San Marco, 22 – 33100 Udine Email: raggiearchitetture@villedilignano.it Telefono: +39 328 4554500 Inviaci un messaggio. Compila il modulo qui a lato. Cognome* Nome* Telefono* Email* Profilo* Azienda Privato Architetto Ingegnere Geometra Designer Artista Altro Messaggio* Dichiaro di aver letto l’Informativa sulla Privacy e acconsento al trattamento dei miei dati personali ai sensi del Regolamento UE 2016/679 (GDPR). (I dati inseriti non saranno salvati né condivisi con terze parti.) * Invia

  • Casa Lena | Ville di Lignano

    Casa Lena Giannino Furlan 1969 – 1971 Viale delle Terme, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Una villa unifamiliare caratterizzata da eleganti volumi collegati da un percorso sospeso e da tetti a padiglione distintivi. Indietro Un Esempio di Architettura Moderna a Lignano Riviera La Casa Lena , progettata tra il 1969 e il 1971, rappresenta uno degli esempi più significativi di villa unifamiliare nel contesto di Lignano Riviera. Questa residenza, che si inserisce armoniosamente nel paesaggio circostante, è un'opera che combina funzionalità, eleganza e audacia stilistica, riflettendo l'evoluzione dell'architettura residenziale nel periodo post-bellico. Progettata per una famiglia che cercava un’abitazione moderna e luminosa, la villa si sviluppa in modo innovativo, con una composizione di volumi distinti, ciascuno con una sua funzione e un proprio linguaggio architettonico. Il progetto è caratterizzato da un uso sapiente dello spazio e dei materiali, una qualità che emerge in ogni dettaglio, dai raffinati particolari architettonici agli accorgimenti strutturali che conferiscono a Casa Lena una personalità unica. Una Composizione Funzionale e Raffinata Casa Lena si articola in due nuclei separati ma collegati, concepiti per soddisfare le diverse esigenze funzionali della famiglia residente. La zona sud, la parte più esposta, ospita la zona giorno, ed è definita da un tetto a padiglione a pianta quadrata molto sporgente, che conferisce all’edificio un aspetto imponente e distintivo. Questo tetto, ampio e slanciato, è una delle caratteristiche principali della villa, creando un contrasto elegante con i volumi più contenuti delle stanze sottostanti. Al piano rialzato, la zona giorno si apre in un ambiente luminoso e arioso, caratterizzato dalla disposizione fluida degli spazi. La sala da pranzo e il soggiorno sono collocati in modo strategico per sfruttare la luce naturale e godere della vista sul giardino circostante. Le ampie finestre e la disposizione aperta degli ambienti favoriscono un forte legame con l’ambiente esterno, una qualità che rende la villa particolarmente adatta a un vivere in simbiosi con la natura. Un Collegamento Verticale e Orizzontale tra i Nuclei Un elemento distintivo di Casa Lena è il percorso sospeso che collega i due corpi principali dell’edificio. Questo corridoio in quota non solo ha una funzione pratica, ma diventa anche un elemento figurativo che valorizza l’aspetto architettonico della villa. Il collegamento tra la zona giorno e la zona notte, che avviene tramite una scala interna e un collegamento orizzontale , rafforza ulteriormente il concetto di separazione ma anche di continuità tra le diverse aree della casa. Il nucleo della zona notte è costituito da un corpo rettangolare, posto su due livelli, anch'esso coperto da un ampio tetto a padiglione. La zona notte è collocata al piano superiore, separata dalla zona giorno per garantire la privacy, ma sempre in perfetto equilibrio con il resto della villa. Qui trovano spazio le camere da letto, spaziose e luminose, tutte progettate per garantire il massimo comfort e la massima funzionalità. Al piano terra di questo corpo, si trovano il garage e i locali di servizio, fondamentali per completare la vita quotidiana della famiglia. Il Dettaglio Architettonico come Elemento di Unità Un aspetto fondamentale di Casa Lena è la cura maniacale per i dettagli architettonici, che elevano l’intero progetto a una delle residenze più raffinate della zona. I particolari architettonici sono il filo conduttore che lega i vari elementi della villa, creando un’armonia complessiva che si distingue per la sua eleganza senza tempo. La scelta dei materiali, tra cui il legno per il rivestimento degli interni e il cemento per le strutture portanti, è funzionale ma anche esteticamente piacevole, con una predilezione per le linee pulite e moderne. Una Villa nel Contesto di Lignano Riviera Lignano Riviera, con il suo paesaggio unico e la vicinanza al mare, offre il contesto ideale per una villa come Casa Lena. L'edificio si inserisce in modo delicato nel paesaggio naturale, con la sua configurazione che rispetta le linee del territorio circostante. La villa è una testimonianza del desiderio di costruire un rifugio moderno che allo stesso tempo non rompa con l'ambiente naturale, ma che lo esprima in modo contemporaneo. Casa Lena è un progetto che riesce a fondere in modo magistrale la funzionalità dell'abitare quotidiano con la bellezza e l'armonia estetica. I volumi della villa si sviluppano in modo tale da non risultare mai invadenti, ma al contrario si aprono verso il panorama circostante, offrendo una vista incredibile e godendo della luce naturale durante tutto l'anno. Preservare e Valorizzare un Patrimonio Architettonico Unico In un’epoca in cui le costruzioni moderne sono spesso sotto minaccia di demolizione o ristrutturazione che ne compromettono l’aspetto originario, Casa Lena rappresenta un esempio di architettura da preservare. La sua unicità e la sua importanza storica la rendono una delle ville di Lignano che merita di essere tutelata come patrimonio architettonico della città. Per l’associazione che si occupa della preservazione di queste ville, è fondamentale proteggere e valorizzare opere come Casa Lena, che raccontano la storia dell'architettura moderna e della cultura edilizia di Lignano. Il suo design innovativo e la sua eleganza senza tempo sono un tributo alla visione e alla creatività degli architetti che l'hanno concepita, e oggi più che mai è essenziale che il pubblico riconosca l’importanza di conservare tali edifici, non solo come testimonianze di un'epoca, ma anche come esempi di architettura che ancora oggi hanno molto da offrire. In conclusione, Casa Lena è molto più di una semplice villa residenziale. È un'opera architettonica che incarna lo spirito di un periodo e il desiderio di costruire in modo armonioso con l'ambiente. La sua conservazione è essenziale per mantenere viva la memoria di una parte importante della storia edilizia di Lignano e per ispirare le future generazioni di architetti e progettisti. Precedente Successiva

  • Villa Brustio | Ville di Lignano

    Villa Brustio Aldo Bernardis 1955 – 1958 (modificata successivamente) Raggio delle Capelonghe, 12, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Villa compatta con tetto in paglia che richiama il casone. Un raro esempio di dialogo tra modernismo e tradizione, firmato da Aldo Bernardis. Indietro Modernità e citazione vernacolare nella Lignano del dopoguerra Tra tradizione e modernismo: un ibrido architettonico unico Villa Brustio è una delle residenze più emblematiche del primo periodo di sperimentazione linguistica di Marcello D’Olivo a Lignano Pineta. Progettata tra il 1955 e il 1958, rappresenta un interessante punto di intersezione tra moderno e vernacolare , tra razionalismo e linguaggi simbolici, anticipando temi che verranno poi sviluppati da altri protagonisti dell’architettura lignanese, come Aldo Bernardis . L’edificio si colloca in un’area residenziale di pregio, lungo il Raggio delle Capelonghe , inserito nella celebre maglia spiraliforme tracciata da D’Olivo nel piano urbanistico del 1953. La villa, di piccole dimensioni, si distingue per la sua forma compatta e il forte impatto visivo dell’elemento di copertura, che evoca le forme tradizionali del casone lagunare . Distribuzione e organizzazione dello spazio abitativo La villa si articola su una pianta irregolare, organizzata attorno a un ampio soggiorno centrale dal quale si dipartono i volumi destinati ai servizi e alle camere da letto. Questa configurazione planimetrica esprime la volontà di creare una zona giorno ampia, conviviale , cuore pulsante dell’abitazione, con spazi privati che si distribuiscono ai margini della composizione in modo fluido ma funzionale. Le aperture sono misurate, con ampie vetrate nella zona giorno e fori più contenuti nei corpi secondari, a tutela della privacy. L'orientamento e la disposizione delle finestre rispettano il contesto naturale, garantendo luminosità senza compromettere l’intimità degli ambienti interni. Materiali, finiture e copertura: tra innovazione e memoria L’intero edificio è intonacato e tinteggiato di bianco , soluzione cromatica che rafforza l’idea di leggerezza e purezza volumetrica. Ma è la copertura l’elemento realmente distintivo dell’opera. Sopra il tetto in coppi, si erge un voluminoso elemento in paglia e canne palustri , reminiscenza dichiarata del casone : l’antica abitazione dei pescatori della laguna friulana. Questo elemento, che potrebbe apparire come una semplice citazione decorativa, si carica invece di valori simbolici, identitari e paesaggistici . La forma curva e organica del volume in paglia contrasta volutamente con il rigore geometrico dell’impianto moderno della villa, creando un’ ibridazione stilistica inaspettata e coraggiosa. Tra linguaggio regionale e sperimentazione modernista Nel progetto del Casone Kechler (1954), D’Olivo aveva già proposto una copertura in paglia come elemento di innovazione linguistica, collocandola però all’interno di un contesto fortemente modernista. In Villa Brustio , invece, la citazione del vernacolare si fa più esplicita, quasi nostalgica: è una rievocazione figurativa e non solo funzionale. Questa operazione prefigura, in un certo senso, una svolta che sarà poi esplorata negli anni successivi da Aldo Bernardis , noto per il suo approccio eclettico e per l’uso personale di elementi formali desunti dal passato. Villa Brustio, in questo senso, può essere considerata un episodio anticipatore di un regionalismo colto , che fonde storia, memoria e contemporaneità. Stato attuale e modifiche Nel corso degli anni la villa ha subito alcune modifiche , in parte dettate dalla necessità di adattare gli spazi a nuovi usi abitativi, in parte legate alla manutenzione degli elementi naturali del tetto. Nonostante ciò, la struttura originaria è riconoscibile , e la copertura – anche se in parte ricostruita – continua a rappresentare un elemento chiave nella lettura architettonica del manufatto. Un’architettura che racconta un’identità Villa Brustio è un esempio raro e prezioso di architettura residenziale che, pur nella sua scala contenuta , riesce a integrare forma, cultura e paesaggio in un’unica visione coerente. Il gesto di recuperare la simbologia del casone e reimpiegarla come elemento strutturale e formale, si rivela oggi come un atto progettuale sofisticato e profondo. L’architettura di Lignano Pineta, di cui questa villa è parte fondante, non è solo modernismo funzionale , ma un sistema di riferimenti culturali, sperimentazioni materiche e citazioni paesaggistiche. Villa Brustio lo dimostra con semplicità e forza, come un manifesto silenzioso di appartenenza al luogo e alla sua storia . Precedente Successiva

  • Privacy Policy | Ville di Lignano

    La Privacy Policy di Ville di Lignano descrive come raccogliamo, utilizziamo e proteggiamo i dati personali dei visitatori del sito. In conformità con le normative sulla privacy, questa pagina fornisce informazioni dettagliate sulle pratiche di gestione dei dati e sui diritti degli utenti, garantendo trasparenza e sicurezza. Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" PRIVACY POLICY Ultimo aggiornamento: 29 aprile 2025 Sito web: www.villedilignano.it Associazione “Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano” si impegna a proteggere la tua privacy e i tuoi dati personali in conformità con la normativa europea vigente (Regolamento UE 2016/679 – GDPR). Titolare del trattamento Associazione "Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano" Via Monte San Marco, 22 – 33100 Udine (UD) Email: raggiearchitetture@villedilignano.it Telefono: +39 328 4554500 1. Quali dati raccogliamo Possiamo raccogliere due categorie di dati: Dati forniti volontariamente dall’utente Attraverso moduli di contatto o altri strumenti presenti sul sito: Nome Cognome Email Altri dati forniti spontaneamente Dati raccolti automaticamente Durante la navigazione del sito: Indirizzo IP Tipo di browser e dispositivo Pagine visitate e durata della sessione Cookie e strumenti di tracciamento (vedi Cookie Policy ) 2. Finalità del trattamento Utilizziamo i tuoi dati per: Rispondere a richieste inviate tramite i form Migliorare la navigazione e i contenuti del sito Garantire la sicurezza del sito Adempiere a obblighi legali 3. Base giuridica del trattamento Trattiamo i dati solo se: Hai espresso il tuo consenso È necessario per fornirti un servizio È richiesto da obblighi legali C’è un legittimo interesse del Titolare 4. Modalità e luogo del trattamento I tuoi dati sono trattati in modo lecito, sicuro e trasparente. Il trattamento avviene presso le sedi operative del Titolare e tramite i servizi Wix.com, Ltd., che ospita e gestisce il sito web. 5. Conservazione dei dati I dati vengono conservati per il tempo strettamente necessario a raggiungere gli scopi per cui sono stati raccolti. In caso di consenso esplicito, potranno essere conservati più a lungo fino alla revoca. 6. Diritti dell’utente Puoi in qualsiasi momento: Accedere ai tuoi dati Richiederne la rettifica o cancellazione Limitare o opporti al trattamento Chiedere la portabilità dei dati Revocare il consenso Presentare un reclamo all’Autorità Garante (www.garanteprivacy.it ) 7. Trasferimento dei dati Alcuni dati potrebbero essere trattati al di fuori dello Spazio Economico Europeo. Wix, il nostro fornitore di hosting, ha sede in Israele, Paese riconosciuto come adeguato dalla Commissione Europea. 8. Cookie Per informazioni dettagliate sull’utilizzo dei cookie, consulta la nostra Cookie Policy . 9. Modifiche alla presente policy Ci riserviamo il diritto di modificare la presente informativa in qualsiasi momento. Le modifiche saranno pubblicate su questa pagina con data di aggiornamento. Ti invitiamo a consultarla periodicamente. Contatti Per qualsiasi domanda sulla nostra Privacy Policy o per esercitare i tuoi diritti: raggiearchitetture@villedilignano.it Associazione Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano, Udine Navigando su questo sito, dichiari di aver letto e compreso questa Privacy Policy. Questa informativa è redatta in conformità con l’art. 13 del GDPR (Reg. UE 2016/679).

  • Gino e Gianni Avon | La città delle vacanze. | Ville di Lignano

    Gino e Gianni Avon | La città delle vacanze. 2025, 11 Luglio Diana Barillari Messaggero Veneto Due esposizioni raccontano 18 anni di realizzazioni In mostra le foto di Italo Zannier e Giorgio Casali. Indietro Scopri di più... Fotografia, mosaico e architettura si intrecciano in una mostra a Lignano, pensata per raccontare l'identità di un luogo unico. L'esposizione itinerante “Lignano 1954–1972. Fotografia Mosaico Architettura” , promossa dall’Associazione culturale Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano, esplora la storia della rinomata città balneare attraverso le opere di due fotografi illustri, Italo Zannier e Giorgio Casali, unite al lavoro di Gino e Gianni Avon, rispettivamente mosaicista e architetto. L'esperienza prende avvio il 12 luglio presso la Biblioteca Comunale di Lignano Sabbiadoro , concentrandosi sul primo periodo progettuale di Gianni Avon. Giovanissimo, l'architetto aveva incaricato il concittadino Italo Zannier di immortalare i suoi primi progetti. Questo sodalizio, basato sull’amicizia e sulla comune passione per l’architettura, ha dato vita a un potente linguaggio visivo. Le immagini di Zannier evocano un'epoca in cui Lignano consolidava il suo ruolo di città delle vacanze con edifici iconici come l’Albergo Duna Fiorita (oggi scomparso), le ville Pividori, Stira, Castellarin, Christoff e il Grand Hotel Pineta Palace, immerse in una natura vibrante e ancora emergente. Il percorso prosegue dal 19 luglio al Condominio Pineta Palace di Lignano Pineta , edificio progettato da Gianni Avon e impreziosito dai mosaici del padre Gino. Qui, il racconto si arricchisce delle fotografie di Giorgio Casali, riconosciuto a livello internazionale anche grazie alla sua collaborazione con la rivista Domus . Dagli anni Cinquanta, Casali ha immortalato il design e l’architettura italiana lavorando con maestri come Albini, Zanuso, BBPR e De Carlo. A Lignano, dove possedeva una casa e soggiornava anche durante l'inverno, ha realizzato reportage significativi che hanno documentato le opere di Avon, tra cui la Casa Albergo, le casette Castellarin e la residenza Meuli. La mostra non si limita però a celebrare fotografia e architettura: grande attenzione è dedicata anche all'arte musiva di Gino Avon. Mosaicista pionieristico e docente della Scuola Mosaicisti del Friuli , Gino ha saputo reinterpretare la tradizione aquileiese in chiave moderna, creando opere d’arte che arricchiscono ingressi, pareti e pavimenti con tappeti visivi ricchi di dettagli. Il suo lavoro rivive attraverso gli occhi di Sara Trimarchi, giovane fotografa che affianca gli scatti storici a una rilettura contemporanea, fatta di luce, materia e dettagli sfuggenti. Come sottolinea Diana Barillari , la mostra è un viaggio nel tempo e nei linguaggi dell'arte che restituisce la ricchezza culturale di un luogo nato dalla visione urbanistica di Marcello D’Olivo e plasmato dalla creatività di architetti, artisti e fotografi. L'obiettivo della mostra, così come quello dell’Associazione che la sostiene, è proteggere e valorizzare il patrimonio architettonico di Lignano. Ogni edificio, ogni mosaico e ogni fotografia rappresenta un frammento fondamentale di una storia condivisa che merita di essere conosciuta, raccontata e tramandata. Precedente Successiva

  • The city since 1953 | Ville di Lignano

    The city since 1953 2023 Lignano Sabbiadoro Nel 2023 Lignano Pineta ha compiuto 70 anni. Un anniversario che celebra un modello unico di urbanistica sostenibile e architettura integrata nel paesaggio, nato dal sogno di Marcello D’Olivo. Indietro Scopri di più... 70 anni di architettura, natura e visione urbanistica 1953 – 2023: una storia lunga settant’anni tra paesaggio, progettualità e futuro Nel giugno del 1953 prende forma uno dei progetti urbanistici più visionari e sostenibili del panorama italiano del dopoguerra: Lignano Pineta . Un luogo nato da un sogno e trasformato in realtà grazie a una pianificazione precisa, all’avanguardia e rispettosa dell’ambiente. A distanza di 70 anni , la spirale di Lignano continua ad affascinare architetti, studiosi, viaggiatori e cittadini, come esempio raro di integrazione tra natura, architettura e turismo. Un sogno nato nella sabbia L’idea di Lignano Pineta nasce in un momento di grande fermento. L’Italia si sta rialzando dal secondo conflitto mondiale e guarda con ottimismo alla crescita economica e sociale. Un gruppo di imprenditori friulani immagina una località balneare moderna , in armonia con la pineta litoranea , capace di attrarre turisti non solo per il mare, ma anche per la qualità del soggiorno, la bellezza dell’ambiente e l’eleganza architettonica. A concretizzare questa visione è chiamato Marcello D’Olivo , architetto udinese dal pensiero anticonvenzionale, che progetta un sistema urbano rivoluzionario: una spirale che si snoda dalla piazza centrale verso il mare , attraversando dune, alberi e percorsi pedonali. È l’inizio di un sogno urbanistico e architettonico. Architettura organica e pianificazione lungimirante Il progetto di D’Olivo non è solo iconico dal punto di vista formale: è anche una risposta etica e funzionale all’esigenza di costruire senza compromettere il paesaggio naturale. Il disegno a spirale consente infatti di distribuire le unità abitative su lotti circondati dal verde, evitando l’abbattimento indiscriminato degli alberi e integrando i percorsi viari nella morfologia esistente. Lignano Pineta diventa così un laboratorio urbano all’aperto , dove architetti come Gianni Avon, Aldo Bernardis, Paolo Pascolo e molti altri progettano ville, spazi pubblici e servizi che si inseriscono con eleganza e rispetto nell’ambiente circostante. Tra le opere emblematiche di questo periodo si ricordano l’edificio commerciale e residenziale noto come Il Treno , il bar-icona Tenda Bar , la Fontana all’inizio del Raggio dell’Ostro, il Pontile a Mare , gli stabilimenti balneari e le ville immerse nella pineta , ancora oggi esempio di architettura razionalista mediterranea. Un modello di sostenibilità ante litteram Già nei primi anni, la Società Lignano Pineta Spa affianca la progettazione urbana a una gestione attenta e puntuale del territorio. Le reti fognarie e idriche, l’illuminazione pubblica, gli stabilimenti balneari e le infrastrutture turistiche vengono realizzati con criteri di durabilità, efficienza e rispetto del luogo. Questa attenzione alla sostenibilità si è mantenuta anche nei decenni successivi. Negli ultimi anni, l’amministrazione della società ha promosso l’utilizzo esclusivo di energia verde , la produzione fotovoltaica condivisa , il riciclo di materiali di scarto – come nel caso dei teli da spiaggia trasformati in scarpe – e lo sviluppo di reti Wi-Fi e fibra ottica per rendere Lignano una meta moderna e connessa, senza perdere il contatto con le proprie radici. Arte, cultura e qualità della vita Fin dagli anni Sessanta, Lignano Pineta ha affiancato alla qualità architettonica anche una vivace vita culturale . Dalla visita di Ernest Hemingway , che la definì “la Florida d’Italia”, alla presenza di Alberto Sordi , testimonial della località, fino alla nascita di iniziative come “Incontri con l’autore e con il vino” , Lignano ha saputo coniugare villeggiatura e cultura, rendendosi punto di riferimento per un turismo colto e consapevole. Negli anni, si sono susseguiti simposi di scultura , interventi artistici (come i mosaici delle rotonde o il monumento di Giorgio Celiberti), mostre fotografiche , eventi sportivi e progetti di animazione capaci di coinvolgere famiglie, giovani e adulti in un’offerta turistica sempre ricca e diversificata. Un anniversario che guarda avanti Nel 2023, i 70 anni di Lignano Pineta non sono solo un’occasione celebrativa, ma un punto di partenza verso il futuro . Il modello creato nel 1953 resta attualissimo per chiunque si occupi di progettazione urbana sostenibile , conservazione del paesaggio , turismo di qualità . La sfida attuale è quella di continuare a innovare, mantenendo vivo lo spirito originario. La rete di relazioni con il territorio – tra amministrazione, residenti, imprese e associazioni – è oggi più che mai essenziale. E in questo dialogo costante si inserisce anche il lavoro dell’ Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" , nata per preservare e valorizzare il patrimonio architettonico della località, facendo conoscere le opere, i progettisti e le idee che ne hanno fatto un modello riconosciuto a livello nazionale. Un’eredità viva, uno slancio verso il futuro Lignano Pineta è una storia italiana di architettura e visione , una dimostrazione che costruire in armonia con la natura è possibile, se si uniscono creatività, pianificazione e rispetto del paesaggio. Da 70 anni Lignano Pineta è molto più di una località balneare: è un esperimento urbano riuscito , un luogo dove il tempo ha consolidato la bellezza delle idee e dove ogni angolo continua a raccontare la stessa storia: quella di un sogno diventato realtà. Precedente Successiva

  • Tenda Bar | Ville di Lignano

    Tenda Bar Paolo Pascolo, Aldo Bernardis 1956 Piazza Marcello d’Olivo, 7, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Struttura leggera ed elegante in acciaio e legno, ispirata all’immagine di una tenda. Progetto semplice ma iconico, firmato da Paolo Pascolo nel cuore della spirale. Indietro Architettura leggera per la vita sociale di Lignano Pineta Un’architettura simbolica nel cuore della spirale Nel cuore della spirale urbanistica di Lignano Pineta , progettata da Marcello D’Olivo , sorge uno degli edifici più iconici e riconoscibili dell’intero assetto urbano: il Tenda Bar , progettato da Paolo Pascolo nel 1956. La sua funzione iniziale era semplice: ospitare un bar e l’alloggio per il custode . Tuttavia, nella sua essenzialità, questo piccolo edificio è diventato simbolo dell’architettura leggera e modernista applicata al contesto del turismo balneare del secondo dopoguerra. Un progetto semplice e raffinato L’intervento si distingue per la sua chiarezza compositiva : una struttura a un solo piano , due corpi rettangolari leggermente sfalsati, una grande copertura a falde che protegge e definisce un ampio portico. L’accesso avviene tramite due rampe simmetriche che sollevano la costruzione dal piano del suolo. Questa soluzione consente un distacco visivo dal terreno , alleggerendo ulteriormente l’impatto della costruzione e favorendo la ventilazione naturale. La tenda come metafora architettonica Ciò che rende questo progetto unico è la copertura sospesa , pensata come una vera “tenda architettonica” . La leggera convessità dei lati lunghi , lo spessore minimo del manto , l’ ancoraggio alla maglia di pilastri e l’ uso di travi in legno a sezione variabile creano un volume apparentemente teso, vibrante, che sembra fluttuare sulla struttura portante in acciaio . I pilastri binati metallici , slanciati e minimali, sorreggono senza sforzo la copertura, e amplificano l’effetto di sospensione. La scelta di materiali poveri ma lavorati con cura – acciaio e legno – conferma la volontà di costruire un’architettura leggera ma espressiva , capace di dialogare con la modernità senza dimenticare il contesto naturale. Struttura, tecnica e poetica Dal punto di vista tecnico, il Tenda Bar rappresenta una sintesi tra precisione strutturale ed eleganza architettonica : i profili binati in acciaio fungono da montanti e creano una maglia regolare; le travi in legno lamellare assumono una sezione variabile, ottimizzando le forze e seguendo la forma della falda; la copertura bassa e tesa funziona sia come riparo che come elemento di riconoscibilità urbana. Questi dettagli tecnici danno forma a un’opera che va oltre la sua funzione utilitaria , trasformandosi in luogo di aggregazione e landmark architettonico . Spazio pubblico, clima e comfort Il portico definito dalla copertura non è solo un elemento estetico: offre ombra nelle ore calde , consente la ventilazione trasversale attraverso i volumi, favorisce la socializzazione nello spazio intermedio tra interno ed esterno. È proprio in questo equilibrio tra architettura e clima , tra progetto e abitudine balneare , che si esprime la forza del Tenda Bar. Un luogo semplice, dove prendere un caffè o ritrovarsi dopo la spiaggia, che diventa espressione di un’idea di comunità e di una nuova forma urbana moderna . Modifiche e permanenza dell’impianto originale Negli anni, l’edificio è stato in parte modificato per rispondere a mutate esigenze di capienza e funzionalità. Tuttavia, la struttura originaria rimane ancora perfettamente leggibile , sia per la chiarezza del linguaggio architettonico , sia per la coerenza tra forma e funzione che ne ha guidato la progettazione. Architettura del quotidiano, icona senza tempo Il Tenda Bar rappresenta una delle interpretazioni più riuscite di Paolo Pascolo , capace di unire in un unico gesto progettuale: la leggerezza costruttiva , la funzionalità urbana , la poetica della forma . Si tratta di un esempio emblematico di architettura del quotidiano che, senza eccessi, diventa icona locale e testimonianza preziosa di un modo innovativo e responsabile di costruire sul territorio . Precedente Successiva

  • Aldo Bernardis | Architetture a Lignano 1953-2003 | Ville di Lignano

    Aldo Bernardis | Architetture a Lignano 1953-2003 2024 Giulio Avon Gaspari Editore "Architetture a Lignano 1953-2003" esplora il contributo dell'architetto Aldo Bernardis nella città balneare, evidenziando la sua visione unica e l’impronta che ha lasciato nelle costruzioni locali. Indietro Scopri di più... Aldo Bernardis: Architetto e Protagonista di Lignano Lignano Sabbiadoro, una località balneare celebre per la sua vivacità turistica e il fascino naturale, è anche un palcoscenico privilegiato per l'architettura del Novecento. Tra i protagonisti di questo fervente periodo di innovazione, emerge la figura di Aldo Bernardis (1925-2012), architetto che, a partire dagli anni Cinquanta, ha contribuito a definire l'identità urbana di Lignano attraverso edifici che ancora oggi rappresentano luoghi simbolo della città. Il volume "Architetture a Lignano 1953-2003" (Gaspari Editore), a cura di Giulio Avon e Ferruccio Luppi, si propone di restituire, attraverso una raccolta di fotografie, disegni e testimonianze, il percorso professionale di Bernardis e il suo legame con la città. Disponibile la pubblicazione “ Architetture a Lignano 1953-2003 ” monografia sull’Arch. Aldo Bernardis, spedizione gratuita. I fondi raccolti saranno impiegati per sostenere i progetti di valorizzazione culturale del patrimonio architettonico promossi dell’ Associazione Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano . Per info scrivere alla nostra mail: raggiearchitetture@villedilignano.it Un'Architettura che Dialoga con il Paesaggio Bernardis, noto per il suo approccio sperimentale, ha operato in un contesto che si stava rapidamente trasformando in una meta turistica internazionale. La sua architettura, pur radicata nella tradizione locale, ha saputo interpretare le nuove esigenze del tempo libero, creando edifici che sono diventati non solo funzionali ma anche estetici, fortemente riconoscibili e emblematici del paesaggio lignanese. La "terrazza", il Kursaal, lo Yachting Club, il Tenda Bar e la Marina Uno sono solo alcuni dei suoi progetti più celebri, luoghi che, per i residenti e i turisti, sono diventati parte integrante dell’esperienza della città. In un periodo in cui Lignano stava esplorando una propria identità architettonica e urbanistica, Bernardis riuscì a coniugare elementi di modernismo con il rispetto per il paesaggio naturale. Il suo approccio, influenzato anche dalle esperimentazioni avvenute a Venezia durante gli anni universitari, ha avuto un ruolo centrale nel definire un’estetica che sapesse dialogare con l’ambiente circostante. Le sue opere sono caratterizzate da una forte componente di innovazione, ma anche da una consapevolezza dei valori locali e tradizionali. Bernardis e la Creazione di Icone Visive: La Terrazza a Mare e il Kursaal Un aspetto interessante del lavoro di Bernardis è la sua capacità di conciliare funzionalità e bellezza. Le sue opere non sono semplici edifici, ma scenari che riflettono la vivacità e lo spirito della località turistica. La Terrazza a Mare, ad esempio, si erge come un’icona visiva lungo la spiaggia, un punto di riferimento che riesce a combinare il valore estetico con quello pratico, offrendo uno spazio aperto e accogliente per i visitatori. Questo approccio è anche evidente nel Kursaal, che continua a segnare il profilo costiero di Lignano, diventando non solo un edificio ma un simbolo di svago e divertimento. Sperimentazione e Tradizione nelle Prime Opere: La Villa Prevedello Il legame di Bernardis con la città non si limita alla progettazione di edifici pubblici e turistici. Le sue prime opere, come la Villa Prevedello (1954-1955), ribattezzata "la Pagodina", rappresentano un'importante fase di sperimentazione, in cui Bernardis esplorava nuove modalità di rapporto con lo spazio e la natura. Questo edificio, purtroppo demolito all'inizio del nuovo millennio, è un esempio lampante della sua capacità di fondere architettura moderna e paesaggio. La Villa Prevedello, progettata come rifugio estivo per la famiglia dell'architetto, è emblematica della sua ricerca di una sintesi tra funzionalità e poetica, dove ogni dettaglio contribuiva a creare un ambiente armonico e in sintonia con il paesaggio circostante. Casa Caselli: Innovazione e Connessione con l'Esterno Un altro progetto significativo di Bernardis è la Casa Caselli (1954-1955), che si distingue per la sua pianta articolata e la sua disposizione spaziale innovativa. La casa è composta da due appartamenti separati, ma strettamente legati da un’architettura che privilegia la visibilità verso l’esterno, con ampie vetrate angolari che creano un rapporto diretto con il giardino. Il restauro del 1976 a cura di Paolo Pascolo e successivamente quello di Alberto Barazzutti hanno permesso di conservare e attualizzare la qualità di questo edificio, che rappresenta uno degli esempi più riusciti di architettura residenziale a Lignano. Villa Borgnolo e Villa Brustio: Architettura e Paesaggio in Armonia Villa Borgnolo (1955-1956) e Villa Brustio (1955-1958) sono altre due opere significative di Bernardis, che riflettono la sua attenzione al paesaggio e alla necessità di adattare l’architettura alle peculiarità del territorio. Villa Borgnolo, con il suo tetto a falde che si estende oltre il perimetro, è un esempio di come l’architetto sappia sfruttare le piante e i cornicioni per proteggere gli abitanti dal sole, mentre Villa Brustio si distingue per la sua copertura in paglia e canne palustri, che evoca l’immagine del casone dei pescatori, creando un legame con le tradizioni locali. Villa Dada: Un'Espressione di Modernità e Leggerezza Tra le opere più audaci di Bernardis vi è anche Villa Dada (1961-1963), caratterizzata dalla sua copertura piana e dalle travi a vista, che allontanano l’edificio dalle tradizionali forme vernacolari, proponendo invece un'architettura di grande modernità e leggerezza. Un Omaggio alla Conservazione dell'Architettura Moderna di Lignano La pubblicazione a cura di Giulio Avon e Ferruccio Luppi si inserisce in un più ampio sforzo di conservazione e valorizzazione dell’architettura moderna a Lignano, un patrimonio che rischia di essere dimenticato o sovrastato da nuove costruzioni. Attraverso questo volume, si intende non solo celebrare il lavoro di Aldo Bernardis ma anche sensibilizzare il pubblico e le future generazioni sull'importanza di preservare e comprendere le radici architettoniche di una città che ha saputo coniugare bellezza, funzionalità e innovazione. La Memoria di Aldo Bernardis: Un Legato di Creatività e Innovazione Con questo omaggio, la memoria di Bernardis, così come quella delle sue opere, continua a vivere, testimoniando la forza creativa e la passione di un architetto che ha contribuito a dare forma all’identità di Lignano nel Novecento. Precedente Successiva

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