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RISULTATI DI RICERCA

ESPLORA I PATRIMONI ARCHITETTONICI DI LIGNANO

Benvenuto nella sezione dei risultati di ricerca. Qui potrai trovare i contenuti che rispondono ai tuoi criteri di ricerca: articoli, video, mappe e schede dettagliate sulle ville e sull'architettura del Novecento a Lignano. Utilizza i le parole chiave per affinare ulteriormente la tua ricerca e scoprire il ricco patrimonio culturale della cittadina friulana.

117 risultati trovati con una ricerca vuota

  • Casa Christoff | Ville di Lignano

    Casa Christoff Gianni Avon 1956 – 1957 Arco dell'Erica, 9, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Villa a più livelli, incastonata nel terreno. La terrazza e la scala circolare definiscono l’architettura, tra paesaggio, tecnica e leggerezza. Indietro Una villa che modella il terreno e guarda l’orizzonte Architettura e topografia in dialogo continuo Tra le opere residenziali progettate da Gianni Avon a Lignano Pineta, Casa Christoff si distingue per l’attenzione alla morfologia del suolo e per l’uso della sezione come strumento compositivo . Costruita tra il 1956 e il 1957 in una delle zone più suggestive della Pineta, la villa nasce da un gesto preciso: seguire il declivio naturale del terreno e modellarlo attraverso volumi architettonici leggeri e articolati , posizionati con cura per valorizzare le visuali e il rapporto con l’ambiente. Ingresso multiplo e livelli sfalsati La distribuzione degli accessi racconta l’intelligenza progettuale con cui Avon ha immaginato il rapporto tra costruito e natura: L’ ingresso carrabile e l’autorimessa sono collocati al piano inferiore, in corrispondenza del punto più basso del lotto. L’ accesso pedonale alla residenza principale è invece posto a una quota intermedia , protetto e riservato. Questa articolazione dei livelli non è solo funzionale , ma permette di spezzare il volume architettonico , riducendone l’impatto visivo e favorendo una maggiore integrazione nel paesaggio pinetato . La scala come elemento figurativo e connettivo Elemento iconico del progetto è la scala esterna circolare , che connette il portico al piano terra con la profonda terrazza del primo piano .Questa scala, dalla geometria semplice ma espressiva, è un vero fulcro visivo e compositivo : definisce il carattere dinamico della facciata, lega verticalmente i livelli abitativi , si staglia con eleganza contro il verde del giardino, trasformando un elemento funzionale in segno architettonico riconoscibile . La copertura “sospesa”: composizione e sostenibilità Uno degli aspetti più originali della villa è la copertura sollevata rispetto ai volumi sottostanti.Sostenuta da travi sottili e arretrata rispetto ai muri perimetrali, la copertura crea un’ intercapedine d’aria che ha funzione sia estetica che climatica .Questo dispositivo è ricorrente nelle architetture di Avon , e rivela la sua attenzione per: la ventilazione naturale , la riduzione dell’irraggiamento diretto , la percezione visiva di leggerezza dell’intero volume costruito. In questo senso, Casa Christoff anticipa temi oggi al centro del dibattito architettonico contemporaneo: architettura bioclimatica , ventilazione passiva , disegno sostenibile e integrato . Materiali e linguaggio espressivo La villa si distingue per un uso sobrio ma raffinato dei materiali : strutture in cemento armato , superfici intonacate di bianco , serramenti in metallo dai profili esili, travi a vista e copertura aggettante. Il contrasto tra i volumi pieni e le aperture arretrate , la sequenza delle ombre proiettate sotto la copertura sospesa, e la pulizia dei dettagli concorrono a definire un linguaggio progettuale moderno e misurato , radicato nella cultura architettonica friulana ma aperto alle influenze internazionali. Spazio interno e apertura al paesaggio La zona giorno della casa si affaccia sulla terrazza principale con ampie vetrate, creando una continuità visiva e fisica tra l’interno e l’esterno.Le camere, disposte con criterio distributivo preciso, garantiscono privacy e comfort , mentre la sezione dell’edificio guida l’aria e la luce attraverso gli spazi, grazie alla posizione sopraelevata e alle aperture differenziate sui quattro lati. Una residenza che guarda, respira e si solleva Casa Christoff è una delle testimonianze più chiare del pensiero architettonico di Gianni Avon : il rispetto per il paesaggio , la volontà di costruire in leggerezza , la precisione progettuale nei dettagli . La villa è un esempio significativo di come l’architettura residenziale degli anni Cinquanta potesse rispondere con intelligenza ai vincoli climatici e topografici, proponendo soluzioni innovative oggi più che mai attuali. Architettura in equilibrio Nel contesto di Lignano Pineta, Casa Christoff rappresenta un intervento di alta qualità, equilibrato tra estetica e tecnica , paesaggio e funzione .Un progetto silenzioso e colto, che ha ancora molto da insegnare nella sua capacità di adattarsi al luogo senza rinunciare a una chiara identità architettonica . Promuoverne la conoscenza e la valorizzazione significa sostenere un modello virtuoso di edilizia turistica e residenziale , che mette al centro l’ambiente, l’abitante e il progetto . Precedente Successiva

  • Incontro Introduttivo | Ville di Lignano

    29 agosto 2021 Incontro Introduttivo Lignano Pineta, 33054 Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro UD, Italia I primi passi dell'Associazione. Il progetto sta iniziando! Prima serata fra i futuri soci. Indietro Scopri di più... I primi passi dell’Associazione Il progetto sta iniziando! Il 29 agosto 2021 si è tenuta la prima serata informale tra quelli che sarebbero poi diventati i soci fondatori dell’Associazione “Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano”. Un momento semplice ma significativo, fatto di idee condivise, entusiasmo e visione comune. Nel cuore di Lignano, si è iniziato a delineare il progetto: una rete per valorizzare l’architettura del Novecento , a partire dalle ville storiche, patrimonio prezioso e ancora poco raccontato. È stato il primo passo concreto , tra curiosità, passione e la voglia di dare forma a un’iniziativa culturale nuova, nata dal territorio e per il territorio. Precedente Successiva

  • Albergo delle Palme | Ville di Lignano

    Albergo delle Palme Paolo Pascolo 1967 – 1968 Viale delle Palme, 24, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Un architettura elegante e frazionata, con terrazze a gradoni immerse nel verde della pineta. Un raffinato equilibrio tra forma e natura. Indietro Eleganza discreta tra i pini di Lignano Tra le architetture più significative della Lignano Pineta degli anni Sessanta, l’ Albergo delle Palme , costruito tra il 1967 e il 1968 lungo viale delle Palme 24 , si distingue per la sobrietà e l’eleganza delle sue soluzioni formali , perfettamente inserite nel paesaggio della pineta costiera. In un contesto in cui lo sviluppo edilizio iniziava ad assumere toni più intensivi, questo edificio si propone come esempio virtuoso di architettura alberghiera integrata nel verde , con un impianto distributivo e volumetrico studiato per mitigare l’impatto sull’ambiente e offrire agli ospiti un soggiorno di qualità, anche dal punto di vista spaziale. Cinque piani, una volumetria "a gradoni" L’hotel si sviluppa su cinque piani , organizzati con il lato lungo perpendicolare rispetto all’asse del viale. Una delle sue scelte progettuali più significative riguarda le testate dei due fronti principali , dove i piani superiori arretrano progressivamente , generando ampie terrazze a ogni livello. Questo movimento verso l’interno crea un effetto a gradoni , che alleggerisce sensibilmente la massa del volume complessivo e introduce una dinamica geometrica coerente con il contesto naturale . L’edificio non si impone sul paesaggio, ma sembra modellarsi su di esso, lasciando spazio alla luce, alla vegetazione e alla ventilazione. Un inserimento attento nel verde della pineta Il frazionamento volumetrico ottenuto con i terrazzi aggettanti si traduce in una migliore armonia con il verde della pineta circostante , elemento caratterizzante e fondante dell’identità urbana di Lignano Pineta. Ogni terrazza si configura come uno spazio abitabile, ombreggiato e aperto sul paesaggio , un’estensione della camera verso l’esterno, che permette all’ospite di vivere il soggiorno in una dimensione più intima e naturale. Il verde non è solo sfondo, ma componente attiva dell’esperienza architettonica . Scelte cromatiche e dettagli sobri L’ intonaco chiaro del rivestimento contribuisce alla leggerezza visiva dell’edificio. In combinazione con la semplicità dei dettagli costruttivi , questa finitura conferisce all’Albergo delle Palme un tono raffinato ma sobrio , perfettamente in linea con la poetica del suo autore, che dimostra una chiara sensibilità verso la misura, il contesto e l’esperienza dell’abitare temporaneo . Le linee nette , i volumi puri e la pulizia formale contribuiscono a rendere l’edificio non solo funzionale, ma anche capace di trasmettere una sensazione di ordine e serenità. Nulla è eccessivo, tutto è calibrato. Una visione moderna dell’ospitalità Questo hotel rappresenta anche un’evoluzione del concetto di ospitalità turistica , che negli anni Sessanta stava rapidamente cambiando. Sempre più turisti, provenienti dal nord Europa e dalle città italiane, chiedevano strutture confortevoli ma non invasive , capaci di offrire relax senza rompere l’equilibrio naturale delle località balneari. L’Albergo delle Palme risponde a questa esigenza con una struttura che concilia densità e qualità spaziale , evitando l’effetto monolitico che spesso caratterizzava i grandi alberghi del periodo. Ogni camera, dotata di terrazzo o affaccio verso il verde, partecipa a una visione collettiva del paesaggio, evitando la serialità sterile e puntando su un’esperienza individuale, quasi domestica . L’importanza dell’autore: una firma sottile Anche se non sempre celebrato nelle narrazioni più note sull’architettura balneare friulana, il progettista dell’Albergo delle Palme dimostra una notevole capacità compositiva , che si manifesta nel saper fare con poco , valorizzando le proporzioni, la luce e il rapporto tra pieni e vuoti. Questa architettura non cerca il protagonismo, ma lavora in profondità, nei dettagli, con una sensibilità rara verso il paesaggio costruito . È un progetto che rispetta le promesse di Lignano Pineta: una località nata non come semplice lottizzazione, ma come esperimento urbanistico organico , in cui ogni edificio contribuisce a disegnare un ambiente unitario, equilibrato e sostenibile. Una lezione di equilibrio L’Albergo delle Palme si impone, ancora oggi, come modello di buona architettura turistica , capace di coniugare funzionalità, estetica e rispetto per il contesto. In un’epoca in cui il turismo spesso coincide con l’iper-sfruttamento del territorio, questo edificio ci ricorda che è possibile costruire nel paesaggio senza distruggerlo , anzi valorizzandolo. È un edificio che sa parlare sottovoce, senza mai urlare la propria presenza , e proprio per questo riesce a diventare parte dell’identità di Lignano: una presenza discreta ma duratura, capace di accogliere, proteggere e offrire bellezza. Precedente Successiva

  • Aldo Bernardis | Architetture a Lignano 1953-2003 | Ville di Lignano

    Aldo Bernardis | Architetture a Lignano 1953-2003 2024 Giulio Avon Gaspari Editore "Architetture a Lignano 1953-2003" esplora il contributo dell'architetto Aldo Bernardis nella città balneare, evidenziando la sua visione unica e l’impronta che ha lasciato nelle costruzioni locali. Indietro Scopri di più... Aldo Bernardis: Architetto e Protagonista di Lignano Lignano Sabbiadoro, una località balneare celebre per la sua vivacità turistica e il fascino naturale, è anche un palcoscenico privilegiato per l'architettura del Novecento. Tra i protagonisti di questo fervente periodo di innovazione, emerge la figura di Aldo Bernardis (1925-2012), architetto che, a partire dagli anni Cinquanta, ha contribuito a definire l'identità urbana di Lignano attraverso edifici che ancora oggi rappresentano luoghi simbolo della città. Il volume "Architetture a Lignano 1953-2003" (Gaspari Editore), a cura di Giulio Avon e Ferruccio Luppi, si propone di restituire, attraverso una raccolta di fotografie, disegni e testimonianze, il percorso professionale di Bernardis e il suo legame con la città. Disponibile la pubblicazione “ Architetture a Lignano 1953-2003 ” monografia sull’Arch. Aldo Bernardis, spedizione gratuita. I fondi raccolti saranno impiegati per sostenere i progetti di valorizzazione culturale del patrimonio architettonico promossi dell’ Associazione Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano . Per info scrivere alla nostra mail: raggiearchitetture@villedilignano.it Un'Architettura che Dialoga con il Paesaggio Bernardis, noto per il suo approccio sperimentale, ha operato in un contesto che si stava rapidamente trasformando in una meta turistica internazionale. La sua architettura, pur radicata nella tradizione locale, ha saputo interpretare le nuove esigenze del tempo libero, creando edifici che sono diventati non solo funzionali ma anche estetici, fortemente riconoscibili e emblematici del paesaggio lignanese. La "terrazza", il Kursaal, lo Yachting Club, il Tenda Bar e la Marina Uno sono solo alcuni dei suoi progetti più celebri, luoghi che, per i residenti e i turisti, sono diventati parte integrante dell’esperienza della città. In un periodo in cui Lignano stava esplorando una propria identità architettonica e urbanistica, Bernardis riuscì a coniugare elementi di modernismo con il rispetto per il paesaggio naturale. Il suo approccio, influenzato anche dalle esperimentazioni avvenute a Venezia durante gli anni universitari, ha avuto un ruolo centrale nel definire un’estetica che sapesse dialogare con l’ambiente circostante. Le sue opere sono caratterizzate da una forte componente di innovazione, ma anche da una consapevolezza dei valori locali e tradizionali. Bernardis e la Creazione di Icone Visive: La Terrazza a Mare e il Kursaal Un aspetto interessante del lavoro di Bernardis è la sua capacità di conciliare funzionalità e bellezza. Le sue opere non sono semplici edifici, ma scenari che riflettono la vivacità e lo spirito della località turistica. La Terrazza a Mare, ad esempio, si erge come un’icona visiva lungo la spiaggia, un punto di riferimento che riesce a combinare il valore estetico con quello pratico, offrendo uno spazio aperto e accogliente per i visitatori. Questo approccio è anche evidente nel Kursaal, che continua a segnare il profilo costiero di Lignano, diventando non solo un edificio ma un simbolo di svago e divertimento. Sperimentazione e Tradizione nelle Prime Opere: La Villa Prevedello Il legame di Bernardis con la città non si limita alla progettazione di edifici pubblici e turistici. Le sue prime opere, come la Villa Prevedello (1954-1955), ribattezzata "la Pagodina", rappresentano un'importante fase di sperimentazione, in cui Bernardis esplorava nuove modalità di rapporto con lo spazio e la natura. Questo edificio, purtroppo demolito all'inizio del nuovo millennio, è un esempio lampante della sua capacità di fondere architettura moderna e paesaggio. La Villa Prevedello, progettata come rifugio estivo per la famiglia dell'architetto, è emblematica della sua ricerca di una sintesi tra funzionalità e poetica, dove ogni dettaglio contribuiva a creare un ambiente armonico e in sintonia con il paesaggio circostante. Casa Caselli: Innovazione e Connessione con l'Esterno Un altro progetto significativo di Bernardis è la Casa Caselli (1954-1955), che si distingue per la sua pianta articolata e la sua disposizione spaziale innovativa. La casa è composta da due appartamenti separati, ma strettamente legati da un’architettura che privilegia la visibilità verso l’esterno, con ampie vetrate angolari che creano un rapporto diretto con il giardino. Il restauro del 1976 a cura di Paolo Pascolo e successivamente quello di Alberto Barazzutti hanno permesso di conservare e attualizzare la qualità di questo edificio, che rappresenta uno degli esempi più riusciti di architettura residenziale a Lignano. Villa Borgnolo e Villa Brustio: Architettura e Paesaggio in Armonia Villa Borgnolo (1955-1956) e Villa Brustio (1955-1958) sono altre due opere significative di Bernardis, che riflettono la sua attenzione al paesaggio e alla necessità di adattare l’architettura alle peculiarità del territorio. Villa Borgnolo, con il suo tetto a falde che si estende oltre il perimetro, è un esempio di come l’architetto sappia sfruttare le piante e i cornicioni per proteggere gli abitanti dal sole, mentre Villa Brustio si distingue per la sua copertura in paglia e canne palustri, che evoca l’immagine del casone dei pescatori, creando un legame con le tradizioni locali. Villa Dada: Un'Espressione di Modernità e Leggerezza Tra le opere più audaci di Bernardis vi è anche Villa Dada (1961-1963), caratterizzata dalla sua copertura piana e dalle travi a vista, che allontanano l’edificio dalle tradizionali forme vernacolari, proponendo invece un'architettura di grande modernità e leggerezza. Un Omaggio alla Conservazione dell'Architettura Moderna di Lignano La pubblicazione a cura di Giulio Avon e Ferruccio Luppi si inserisce in un più ampio sforzo di conservazione e valorizzazione dell’architettura moderna a Lignano, un patrimonio che rischia di essere dimenticato o sovrastato da nuove costruzioni. Attraverso questo volume, si intende non solo celebrare il lavoro di Aldo Bernardis ma anche sensibilizzare il pubblico e le future generazioni sull'importanza di preservare e comprendere le radici architettoniche di una città che ha saputo coniugare bellezza, funzionalità e innovazione. La Memoria di Aldo Bernardis: Un Legato di Creatività e Innovazione Con questo omaggio, la memoria di Bernardis, così come quella delle sue opere, continua a vivere, testimoniando la forza creativa e la passione di un architetto che ha contribuito a dare forma all’identità di Lignano nel Novecento. Precedente Successiva

  • Aldo Bernardis | Ville di Lignano

    7 agosto 2024 Aldo Bernardis Lungomare Alberto Kechler, 33054 Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro UD, Italia Siamo lieti di annunciare la presentazione del libro: "Aldo Bernardis" Architetture a Lignano 1953-2003 di Giulio Avon Indietro Scopri di più... L’intensa attività dell’architetto Aldo Bernardis nella località balneare, disegnata da Marcello D'Olivo L’indagine mette in rilievo come Bernardis sia l’artefice di molti luoghi simbolo di Lignano, che concorrono alla sua rappresentazione turistica. Lo Yachting club, l’Azienda di Soggiorno, la Terrazza a Mare, il Kursaal, l’albergo President e la Marina Uno sono scenografie potenti e rappresentative. Il tempo libero e lo svago si celebrano in queste architetture, che per i frequentatori più affezionati di Lignano, sono ormai talmente familiari da costituire parte integrante del paesaggio vacanziero. L’ Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" ha contribuito alla realizzazione del volume grazie alla rappresentanza dell'Architetto Giulio Avon. Giulio Avon (1956) è architetto. Tra i suoi lavori i restauri dell'Esedra di Levante di Villa Manin di Passariano, dell'ex-Monte di Pietà, del Cimitero maggiore e del complesso del Duomo a Cividale del Friuli, del Castello di Valvasone (PN), la ricostruzione del Castello Savorgnan ad Artegna e la recente riqualificazione di Piazza Ursella a Lignano. Ha progettato gli allestimenti espositivi per le mostre su Carlo Ramous (Milano Triennale 2017; Malpensa 2018); Floriano ponte di arte e Fede (Illegio 2014) e con Gianni e Elena Avon Palmanova fortezza díEuropa (Palmanova 1993); I longobardi (Cividale del Friuli 1990); Sebastiano Ricci (Villa Manin Passariano, 1989). Ha curato con Ferruccio Luppi il volume Dentro Lignano, percorsi di architettura, Gaspari, Udine, 2019. PARTECIPAZIONE Laura Giorgi, Sindaco di Lignano Mario Anzil, Vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Paolo Mosanghini, Vicedirettore del Messaggero Veneto Giorgio Ardito, Presidente Lignano Pineta Spa Sabrina Mazza, Presidente Consiglio Direttivo Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" Arch. Giulio Avon, Socio Fondatore Esperto Associazione "Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano" Dall'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Udine. Presentazione libro: Aldo Bernardis - Architetture a Lignano 1953-2003 Mercoledì 7 agosto 2024 alle ore 18.30 si terrà la presentazione dle libro di Giulio Avon dal titolo Aldo Bernardis. Architetture a Lignano 1953-2003 presso Pala Pineta - Parco del Mare di Lignano Pineta. Saranno presenti Laura Giorgi , sindaco di Lignano, Mario Anzil , Vicepresidente della Regione Friuli venezia Giulia, Giorgio Ardito , presidente lignano Pineta Spa, l'arch. Giulio Avon , autore del libro, Paolo Mosanghini , vicedirettore del Messaggero Veneto e moderatore dell'iniziativa. Precedente Successiva

  • Meublè | Ville di Lignano

    Meublè Gianni Avon 1959 – 1960 Arco del Grecale, 26, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Un edificio a tre piani con monolocali disposti attorno a un corridoio centrale, caratterizzato da una facciata con balconi aggettanti e rivestimenti in klinker. Indietro Un Esempio di Architettura Funzionale a Lignano Pineta Costruito tra il 1959 e il 1960, l’edificio Meublé a Lignano Pineta si inserisce perfettamente nel contesto architettonico della località turistica, rispondendo alle esigenze di ospitalità e comfort richieste dal boom turistico del periodo. Appartenente al medesimo insediamento della Casa Albergo , l'edificio sfrutta i servizi di quest'ultima, integrandosi così in un sistema di residenze pensate per offrire agli ospiti spazi funzionali e ben distribuiti. Caratterizzato da un design razionale e sobrio, il Meublé rappresenta un esempio di architettura moderna ma accessibile, pensata per una fruizione pratica e quotidiana. Un Edificio Funzionale con Una Pianta a Monolocali Il Meublé è concepito come una struttura di accoglienza, con una pianta che prevede l’aggregazione di monolocali disposti lungo un corridoio centrale . Questa soluzione garantisce una distribuzione razionale degli spazi, ottimizzando l'uso delle superfici e consentendo una gestione efficiente degli ambienti. Ogni unità abitativa è indipendente, ma parte di un sistema collettivo che facilita la vivibilità dell’intero edificio. L'edificio si sviluppa su tre piani principali, più uno aggiuntivo ricavato nel sottotetto. La struttura portante è realizzata in cemento armato e laterizio , materiali robusti e durevoli, scelti per garantire stabilità e resistenza nel tempo. La scelta di un'unica scala centrale come elemento di collegamento tra i vari piani riflette l’intento di semplificare la circolazione all’interno del complesso, creando un flusso diretto e senza inutili complicazioni per gli abitanti e gli ospiti. La copertura, alternata tra piana e a falde , si adatta alle esigenze architettoniche e climatiche della zona, fornendo funzionalità e stile, e armonizzandosi con il paesaggio circostante. Il Design Esterno: Un Gioco di Proporzioni e Dettagli Uno degli aspetti distintivi del Meublé è senza dubbio la sua facciata, che si sviluppa con una ritmica regolare di terrazzini aggettanti e finestre , creando una composizione visiva equilibrata e interessante. Ogni piano dell’edificio è caratterizzato da balconi che sporgono dalla facciata, dando un senso di leggerezza e dinamismo alla struttura. I terrazzini, pur nella loro semplicità, si aggiungono al carattere elegante del progetto, conferendo un aspetto articolato che rompe la potenziale rigidità di un edificio altrimenti semplice. Il rivestimento esterno è realizzato con mattonelle in klinker posato a semina , una scelta che, oltre a conferire un effetto visivo distintivo, assicura la durabilità e la resistenza alle intemperie. Le mattonelle in klinker, scelte per la loro robustezza, sono in grado di resistere alle condizioni atmosferiche particolarmente aggressive della zona costiera, mantenendo la facciata in buone condizioni per lungo tempo senza necessità di costante manutenzione. Un Progetto Semplice e Razionale per Rispondere a Nuove Esigenze Abitative Il Meublé è un esempio lampante della crescente attenzione all’architettura residenziale di Lignano durante gli anni ‘50. Con la crescente affluenza di turisti e la rapida espansione della località, gli edifici residenziali come questo hanno risposto alla domanda di soluzioni pratiche e funzionali, offrendo alloggi semplici ma ben progettati. Ogni appartamento, infatti, è stato pensato per ottimizzare lo spazio a disposizione, pur mantenendo un’alta qualità architettonica e costruttiva. Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di sviluppo della località turistica di Lignano Pineta , che, proprio a partire dalla metà del XX secolo, ha visto la nascita di numerose strutture residenziali destinate ad accogliere i turisti in modo pratico e funzionale. La struttura del Meublé si distingue per la sua sobrietà, che però non rinuncia a una qualità estetica e compositiva, rispondendo pienamente alle esigenze di un pubblico in cerca di soluzioni confortevoli e moderne, ma comunque funzionali. Un Approccio Sostenibile e a Misura d'Uomo L’aspetto più interessante del Meublé è sicuramente la sua capacità di unire funzionalità e sostenibilità. Il progetto dell’edificio, pur essendo semplice nella sua composizione, si inserisce in modo armonico nel paesaggio urbano di Lignano Pineta, rispettando le necessità di un utilizzo efficiente dello spazio senza compromessi sul comfort. La scelta di materiali resistenti e l’utilizzo di soluzioni moderne ma contenute conferiscono all’edificio una qualità senza tempo, in grado di rispondere alle esigenze contemporanee senza mai risultare eccessivo o fuori luogo. Inoltre, il design compatto dell’edificio e la sua organizzazione interna, pensata per essere fruibile da un numero relativamente elevato di persone senza creare disagi, riflettono un’attenzione particolare verso l’abitare collettivo e l’ottimizzazione delle risorse, un concetto che si sarebbe sviluppato maggiormente negli anni successivi con il progredire delle tecniche di costruzione e della domanda abitativa. Il Meublé come Testimonianza di un’Architettura Funzionale In conclusione, il Meublé rappresenta un esempio significativo di architettura residenziale a Lignano Pineta. Semplice, ma elegante, l’edificio risponde alle esigenze di un periodo in cui la funzionalità e l’efficienza erano al centro della progettazione, ma senza rinunciare a un’estetica ben definita. Il suo design razionale, unito all’uso di materiali durevoli e alla composizione armoniosa della facciata, lo rende ancora oggi un esempio di buon design che ha contribuito alla crescita e all’evoluzione architettonica di Lignano. Con la sua costruzione, il Meublé è diventato parte integrante del paesaggio urbano di Lignano, un edificio che continua a testimoniare l’evoluzione della località verso una modernità sobria e funzionale. Precedente Successiva

  • Casa Cavazzini - Gino Valle | Ville di Lignano

    23 febbraio 2024 Casa Cavazzini - Gino Valle Via Cavour, 14, 33100 Udine, UD, Italia Mostra Gino Valle e Collezione Friam Indietro Scopri di più... Visita Dedicata all'Architettura e all'Arte di Lignano Un Viaggio tra Passione e Sperimentazione Siamo entusiasti di invitarti a un'iniziativa speciale dedicata all'architettura, all'arte e alla sperimentazione continua che ha caratterizzato il paesaggio architettonico di Lignano. Questo evento esclusivo, pensato per appassionati, conoscitori e curiosi, offrirà un'opportunità unica di esplorare la ricca storia e le opere che hanno definito l'evoluzione dell'architettura nella nostra regione. Con il piacere di essere accompagnati dall' Architetto Gino Valle , che da sempre considera la professione come una continua sperimentazione, e dall' Architetto Giulio Avon , noto esperto di architettura e città di Lignano, i partecipanti avranno l'occasione di approfondire i legami tra l'arte contemporanea e la progettazione architettonica. La guida sarà curata anche dalla Prof.ssa Diana Barillari , storica dell'architettura, che ci guiderà attraverso un racconto affascinante delle Ville storiche di Lignano. Durante la visita, i partecipanti potranno esplorare le ville storiche di Lignano e immergersi nei progetti innovativi degli anni '50 e '60, un periodo in cui l'architettura di vacanza ha vissuto una grande stagione di sperimentazione. L'iniziativa è estesa a tutti gli appassionati e curiosi dell'architettura e dell'arte, offrendo uno spunto di riflessione e approfondimento su temi di grande attualità. Al termine della visita, è previsto un momento conviviale riservato ai partecipanti con un apericena presso Il Bacaro Foresto , in Piazza XX Settembre 4/A, Udine. Un'occasione perfetta per socializzare, scambiare opinioni e concludere la giornata in un'atmosfera informale ma affascinante. Dettagli dell'Evento : Costo : €30,00 a persona (include ingresso a Casa Cavazzini, guida dei Civici Musei e apericena) Prenotazioni : Posti limitati! Per riservare il tuo posto, invia una mail a raggiearchitetture@villedilignano.it Non perdere questa opportunità di vivere un'esperienza unica alla scoperta dell'architettura e dell'arte di Lignano! Precedente Successiva

  • Inaugurazione della Stagione Balneare 2025 | Ville di Lignano

    3 maggio 2025 Inaugurazione della Stagione Balneare 2025 PalaPineta, Lungomare Alberto Kechler, Lignano Sabbiadoro, UD, Italia Cerimonia ufficiale di apertura della Stagione Balneare 2025 di Lignano. Indietro Scopri di più... Inaugurazione della Stagione Balneare 2025 Sabato 3 maggio 2025, l’Associazione culturale Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano ha partecipato alla Cerimonia Ufficiale di Inaugurazione della Stagione Balneare 2025 , ospitata al Pala Pineta di Lignano Pineta e promossa dal Comune di Lignano Sabbiadoro. L’incontro, intitolato “Incontri di visioni – Turismo, Sport e Cultura tra trend e opportunità” , ha offerto uno spazio di confronto pubblico tra istituzioni, professionisti e realtà culturali attive sul territorio. A moderare il talk, il giornalista Stefano Zurlo , volto noto del panorama nazionale, che ha condotto il dibattito con ritmo e profondità, stimolando una riflessione collettiva sulle prospettive della città in chiave culturale e turistica. Tra gli ospiti e relatori presenti, rappresentanti delle amministrazioni comunali e regionali, operatori del settore turistico, sportivo e culturale, oltre ad alcune voci autorevoli del panorama accademico e giornalistico. In questo contesto, la nostra associazione è stata invitata a rappresentare il patrimonio architettonico modernista di Lignano, contribuendo al dibattito con uno sguardo inedito e consapevole sulla storia urbana e sull’identità culturale della città. Abbiamo ribadito l'importanza di includere l’architettura del Novecento e le sue ville iconiche nella narrazione turistica del territorio, sia per la loro valenza storica che per il crescente interesse del pubblico nei confronti di una “cultura del paesaggio” che unisce natura, progettazione e memoria. Il Pala Pineta, affacciato sul Lungomare Kechler e circondato dal verde della pineta, si è rivelato una cornice perfetta per l’evento: ariosa, accessibile e immersa nel cuore della Lignano “residenziale”, quella dei viali curvilinei progettati da Marcello D’Olivo . L’evento ha confermato la volontà dell’amministrazione comunale di promuovere una visione integrata del turismo: non solo spiaggia e ospitalità , ma anche valorizzazione delle identità locali, investimenti culturali e nuove forme di racconto del territorio . Un approccio che trova piena sintonia con la nostra missione associativa. Come associazione, riteniamo fondamentali questi momenti di apertura e ascolto reciproco, in cui cultura, istituzioni e imprese possono lavorare insieme per disegnare un futuro sostenibile e consapevole per Lignano Sabbiadoro . Ringraziamo il Comune di Lignano Sabbiadoro per l’invito e l’accoglienza, con l’auspicio che il dialogo avviato possa tradursi in future collaborazioni e progetti condivisi. Precedente Successiva

  • Mostra a Lignano Pineta | Ville di Lignano

    Mostra a Lignano Pineta 19 luglio 2025 Condominio Pineta Palace Residence, Piazza del Sole, 8, Lignano Sabbiadoro, UD, Italia Giorgio Casali e l’architettura come visione editoriale Indietro CONTENUTI MULTIMEDIALI CONDOMINIO PINETA PALACE Piazza del Sole, 8 - Lignano Pineta DAL 19 LUGLIO AL 21 SETTEMBRE 2025 Dal lunedì alla domenica ore 18.30 - 22.00 INGRESSO LIBERO INFO: Associazione "Raggi e ArchiTetture-Ville di Lignano" Sito: www.villedilignano.it Mostra a Lignano Pineta Giorgio Casali e l’architettura come visione editoriale La seconda sede della mostra si trova nella storica architettura del Condominio Pineta Palace, progettato da Gianni Avon e impreziosito dai pavimenti e mosaici del padre Gino. Proprio uno di questi mosaici, datato 1958, accoglie il visitatore all’ingresso, con la firma originale dell’artista. Qui il percorso espositivo si concentra sugli scatti del grande fotografo Giorgio Casali, figura di riferimento per la rivista Domus e l’estetica editoriale del design italiano del dopoguerra. Completano la mostra un omaggio della Scuola Mosaicisti del Friuli a Gino Avon e una sezione dedicata ai progetti di Gianni Avon analizzati dagli studenti del DPIA – Università di Udine, tra cui una stampa 3D di uno degli edifici studiati. Un viaggio tra passato e futuro che rivela la complessità e la bellezza di un patrimonio che merita attenzione e cura. Precedente Successiva

  • Torre Zanier | Ville di Lignano

    Torre Zanier Aldo Bernardis 1958 – 1960 Lungomare Trieste, 144, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Un innovativo edificio a torre con una pianta a Y, che anticipa l'uso della prefabbricazione nella città. Indietro Un'Icona di Modernità e Innovazione Architettonica a Lignano Sabbiadoro La Torre Zanier, eretta tra il 1958 e il 1960 a Lignano Sabbiadoro, è il primo esempio di un edificio a torre in questa località, rappresentando un punto di riferimento significativo per l'architettura della città. Con la sua imponente presenza lungo il lungomare Trieste, l’edificio si distingue non solo per l’altezza, ma anche per la sua forma innovativa e la tecnica costruttiva all’avanguardia per l'epoca. La Torre Zanier è diventata uno degli edifici più iconici di Lignano, non solo per la sua struttura unica, ma anche per il suo ruolo nella promozione della prefabbricazione e nel cambiamento del paesaggio urbano della località. Una Forma a Y che Richiama il "Grattacielo Cartesiano" di Le Corbusier Uno degli aspetti più interessanti della Torre Zanier è la sua pianta a Y, che la distingue nettamente dalle altre strutture della zona. Questa configurazione, che potrebbe sembrare audace e inusuale, è un chiaro rimando al celebre "grattacielo cartesiano" progettato da Le Corbusier, famoso architetto modernista. La pianta a Y non è solo un elemento estetico, ma risponde anche a necessità funzionali, contribuendo a dare un carattere distintivo all'edificio, pur mantenendo una forte simmetria e razionalità nelle proporzioni. La pianta a Y consente, infatti, una distribuzione razionale degli spazi interni e una miglior esposizione alla luce naturale. La forma consente anche una visibilità panoramica unica, sfruttando la posizione elevata della torre e offrendo una vista ininterrotta sul mare e sulla città. Questa scelta progettuale segna una rottura con la tradizione architettonica precedente, introducendo una visione innovativa e moderna che si svilupperà negli anni successivi in altre costruzioni della zona. Una Struttura Avanzata e Innovativa per l'Epoca La Torre Zanier esprime una concezione costruttiva decisamente innovativa per gli anni '50. La struttura portante è realizzata in cemento armato, una scelta comune per gli edifici moderni, ma ciò che distingue la Torre Zanier è l’uso di pannelli prefabbricati in cemento forniti dall'impresa Ursella. Questi pannelli, utilizzati per il rivestimento esterno, non solo conferiscono all'edificio un aspetto elegante e moderno, ma svolgono anche un’importante funzione pratica, migliorando l’efficienza costruttiva e riducendo i tempi di realizzazione. L’uso della prefabbricazione non è solo una scelta funzionale, ma anche una soluzione estetica. I pannelli prefabbricati Ursella, disposti in modo regolare, conferiscono alle facciate della torre una geometria distintiva, creando linee nette e pulite che si alternano a sezioni più aggettanti. Queste linee di congiunzione dei pannelli formano motivi figurativi che, sebbene semplici, arricchiscono visivamente l’edificio, rendendolo affascinante sia da lontano che da vicino. L’aspetto geometrico e modulare della Torre Zanier si inserisce perfettamente nel linguaggio dell’architettura moderna, che punta alla razionalità, alla funzionalità e all’estetica della forma. Un Pioniere dell’Architettura Prefabbricata a Lignano La Torre Zanier non è solo un edificio importante per le sue caratteristiche estetiche e strutturali, ma anche per il suo ruolo pionieristico nell'introduzione della prefabbricazione a Lignano. La tecnica di costruzione utilizzata nella torre sarà infatti ripresa in molte altre costruzioni negli anni successivi, durante quel periodo di grande espansione edilizia che caratterizzò Lignano negli anni '60. Con l’aumento della domanda di alloggi e strutture turistiche, l’uso della prefabbricazione diventò fondamentale per rispondere rapidamente alle necessità del mercato, garantendo al contempo un’alta qualità dei materiali e una gestione ottimizzata dei costi. L'introduzione di pannelli prefabbricati ha avuto un impatto significativo sulla costruzione di edifici residenziali e turistici nella località, e la Torre Zanier può essere vista come il simbolo di questa evoluzione. La capacità di combinare innovazione e tradizione in un'unica struttura è uno dei tratti distintivi di questo progetto, che ha lasciato un segno indelebile nel panorama architettonico di Lignano. Una Nuova Era per Lignano: L’Inizio di un Rinnovamento Urbano La realizzazione della Torre Zanier segna un momento importante nel processo di rinnovamento urbano che interessò Lignano a partire dalla metà del XX secolo. Mentre negli anni precedenti la città era caratterizzata da un’architettura più tradizionale e contenuta, l'introduzione di edifici come la Torre Zanier ha contribuito a cambiare il volto di Lignano, rendendola una destinazione turistica e residenziale di prestigio. La torre, con la sua altezza e la sua forma unica, si impone come un faro architettonico che cattura l'attenzione di chiunque arrivi a Lignano, sia dai turisti che dai residenti. In un periodo in cui la città stava passando da una località turistica di piccole dimensioni a un centro di maggiore rilevanza, la Torre Zanier divenne un simbolo di modernità, efficienza e innovazione. Il suo design audace, ma anche funzionale, ha ispirato molti altri progetti di sviluppo che seguirono, dando una direzione al futuro urbano della città. Una Torre che Rappresenta la Modernità e l’Innovazione di Lignano La Torre Zanier è uno degli edifici più rappresentativi di Lignano Sabbiadoro e rimane un esempio di architettura moderna e innovativa. La sua pianta a Y, l'uso della prefabbricazione e la geometria delle facciate rendono questo edificio un capolavoro di design che ha segnato un punto di svolta nell’architettura della città. Oltre alla sua importanza estetica, la Torre Zanier è anche un simbolo del rinnovamento urbano e della crescita di Lignano come destinazione turistica internazionale. La sua presenza lungo il lungomare Trieste continua a rappresentare l'evoluzione della città e il suo impegno nell’adottare soluzioni moderne e funzionali, che ancora oggi influenzano la progettazione edilizia nella regione. Precedente Successiva

  • Mazza Sabrina | Ville di Lignano

    Mazza Sabrina Commercialista e revisore contabile Presidente Consiglio Direttivo Amante dell’architettura e del patrimonio storico di Lignano, guida con passione l’associazione “Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano”, impegnata nella valorizzazione delle ville storiche e nella diffusione della cultura architettonica locale. Indietro Scopri di più ... Sabrina Mazza Professionista del settore contabile e una grande appassionata di arte e architettura . La sua dedizione e il suo amore per il patrimonio storico di Lignano l’hanno portata a fondare e guidare l’ Associazione “Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano” , con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere le ville storiche che caratterizzano il territorio lignanese. Commercialista e revisore contabile di professione, Sabrina coniuga competenza tecnica e sensibilità artistica, un binomio che si riflette nel suo impegno per la promozione della cultura architettonica locale. Insieme al marito Enrico, sono iscritti al Circle Guggenheim di Venezia, un segno della loro profonda passione per l’arte contemporanea e la cultura in generale. Convinta che la conoscenza sia la chiave per la tutela e la valorizzazione del patrimonio, Sabrina ha deciso di costituire un’associazione che potesse rappresentare un punto di riferimento per la promozione delle ville storiche di Lignano. La sua leadership è caratterizzata da entusiasmo e determinazione, elementi fondamentali per coinvolgere la comunità locale, le istituzioni e le realtà accademiche del territorio, come l’Università di Udine e l’Albo degli Architetti della provincia. L’attività dell’associazione sotto la sua guida spazia dall’organizzazione di eventi culturali e visite guidate, alla collaborazione con esperti, storici e architetti, sempre con l’obiettivo di far emergere la storia e la bellezza nascosta dietro le dimore storiche di Lignano. Sabrina crede fermamente che valorizzare questo patrimonio architettonico sia un modo concreto per rafforzare l’identità culturale locale e per promuovere un turismo consapevole e sostenibile. Oltre all’impegno nell’associazione, Sabrina continua la sua attività professionale nel campo della consulenza contabile e della revisione, mantenendo un approccio rigoroso e attento anche nella gestione delle iniziative culturali. La sua capacità di unire rigore e passione rappresenta un esempio per tutti i membri dell’associazione e per la comunità che desidera tutelare e valorizzare il patrimonio di Lignano. Attraverso la sua visione, “Raggi e ArchiTetture” è diventata un progetto vivo, dinamico e in costante crescita, capace di coinvolgere cittadini, studiosi e istituzioni nella riscoperta delle radici storiche della città. Sabrina Mazza continua a guidare con entusiasmo questa realtà, convinta che solo attraverso la conoscenza e la valorizzazione si possa davvero proteggere e far rivivere il patrimonio architettonico lignanese. Precedente Successiva

  • La Capannella | Ville di Lignano

    La Capannella Luciano Vignaduzzo 1957 – 1958 Arco del Libeccio, 2, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia Casa a pianta circolare con copertura conica in canne palustri: un dialogo tra architettura moderna e tradizione lagunare firmato Vignaduzzo. Indietro Architettura vernacolare reinterpretata nella Lignano degli anni Cinquanta Un omaggio alla tradizione dentro la modernità Nel cuore della Pineta di Lignano, immersa nel verde e nel silenzio degli archi curvilinei che definiscono l’urbanistica di D’Olivo, si trova Casa “La Capannella” , una delle residenze più originali e affascinanti per il suo connubio tra innovazione distributiva e richiamo al vernacolo lagunare .Progettata tra il 1957 e il 1958 dall’architetto Vignaduzzo , figura attivissima nella stagione architettonica lignanese, la casa si distingue per una composizione semplice ma evocativa, dove ogni scelta formale racconta un legame profondo con il territorio. La pianta circolare e l’ispirazione a D’Olivo La scelta della pianta circolare richiama immediatamente le sperimentazioni di Marcello D’Olivo , in particolare la vicina Villa Mainardis , con cui “La Capannella” condivide l’impostazione radiale e il concetto di distribuzione centripeta .Tuttavia, mentre D’Olivo fa della circolarità una metafora del futuro e della leggerezza architettonica, Vignaduzzo riporta la casa alle sue radici più locali , arricchendo la struttura con elementi simbolici e materici fortemente legati al paesaggio lagunare. Una copertura conica tra memoria e identità L’elemento che più caratterizza l’edificio è la copertura a cono , realizzata con una struttura lignea rivestita in canne palustri : una citazione esplicita dei casoni dei pescatori che punteggiano ancora oggi le rive della laguna friulana. Al centro del cono si apre un oculo circolare , che consente di vedere dall’interno la struttura della copertura e le sue componenti naturali. Questo elemento, oltre a favorire la ventilazione e la luce zenitale , introduce una dimensione quasi sacrale allo spazio centrale della casa, dove si ritrovano architettura, natura e simbolo . Distribuzione fluida e intelligenza spaziale La pianta è organizzata secondo un principio anulare , con un corridoio circolare che disimpegna le varie funzioni: il soggiorno occupa la zona centrale e più aperta, la zona notte e la cucina sono separate da due setti murari in pietra a vista , la distribuzione interna è funzionale e discreta, con una chiarezza compositiva che riequilibra l’irregolarità della pianta. Questi setti si prolungano anche all’esterno, delimitando un porticato generoso orientato verso sud-est, pensato come spazio intermedio tra interno e natura , protetto ma aperto. Materiali poveri, ricchezza espressiva Casa “La Capannella” si presenta come un esperimento raffinato di architettura minimale con riferimenti culturali forti . L’uso di: mattoni e pietra a vista per i setti, intonaci neutri , strutture in legno a vista , e soprattutto canne palustri come materiale di copertura,costituisce un vocabolario architettonico sobrio, poetico e coerente con il contesto . Il linguaggio vernacolare come progetto culturale L’architettura di Vignaduzzo, in questo progetto, non si limita alla forma , ma propone una riflessione sul paesaggio e sulla cultura abitativa locale .“La Capannella” è in questo senso un manifesto silenzioso di un’epoca in cui la modernità non escludeva la memoria, e in cui l’identità del luogo veniva espressa attraverso la reinterpretazione colta della tradizione . Tra racconto, territorio e architettura Casa “La Capannella” è più di una semplice casa vacanze. È un microcosmo progettuale , in cui: la tradizione costruttiva del Friuli lagunare , la ricerca distributiva dell’architettura moderna , e la cura materica tipica degli anni Cinquanta,si incontrano in un’opera essenziale ma densa di significato. Una casa che, pur nella sua piccola scala, rappresenta uno dei momenti più alti del dialogo tra architettura e paesaggio a Lignano Pineta . Precedente Successiva

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