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Ville al Mare

1960

Görlich Editore

Görlich Editore, Milano

Un viaggio dentro un’idea di architettura profondamente etica, integrata nel paesaggio e orientata al vivere bene.

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Architettura mediterranea, modernità e pianificazione: un modello urbanistico che ancora ispira

Il volume "Ville al Mare – Lignano", pubblicato da Görlich Editore nel 1960, è un tassello fondamentale per comprendere il panorama architettonico italiano del secondo dopoguerra, con un focus speciale sulla nascente località balneare di Lignano Pineta. Questa pubblicazione si inserisce in una serie dedicata alle residenze secondarie italiane — inaugurata con "Ville e chalet di montagna" e seguita da "Ville al lago e in collina" — ma assume un rilievo particolare grazie al ricco repertorio di architetture mediterranee e alla documentazione del progetto urbano di una delle più ambiziose e innovative operazioni di pianificazione costiera del Novecento.


Un’architettura a misura di paesaggio

Ciò che emerge sin dalle prime pagine del volume è la volontà di raccogliere e offrire al lettore un’ampia gamma di esempi di ville affacciate sul mare o situate in prossimità delle coste italiane. Le tipologie presentate spaziano dalla piccola dimora per un uso weekendiero, composta da uno o due ambienti essenziali, fino alla residenza estiva articolata, dotata di numerosi ambienti, giardino, solarium, aree per gli ospiti e servizi accessori.

Oltre ad un notevole apparato iconografico composto da fotografie in bianco e nero e a colori, il volume fornisce piante, sezioni, prospetti e dettagli costruttivi delle architetture proposte. Questo approccio tecnico-divulgativo dimostra la volontà dell’editore di produrre un libro non solo ispirazionale ma anche strumentale, rivolto sia al grande pubblico sia ai professionisti del settore: architetti, geometri, costruttori.


Lignano Pineta: il cuore progettuale del volume

Il punto focale dell’opera è però il progetto di Lignano Pineta, sviluppato dall’architetto Marcello D’Olivo a partire dai primi anni Cinquanta. Inserita nel più vasto contesto del rinnovamento architettonico e turistico dell’Italia postbellica, Lignano Pineta rappresenta un caso unico di integrazione tra disegno urbanistico e paesaggio naturale.

La scelta di adottare una pianta a spirale — ispirata al mondo organico, al disegno naturale e al pensiero urbanistico di stampo wrightiano — ha permesso la realizzazione di un centro turistico in grado di rispettare la morfologia del suolo, in particolare la fitta pineta costiera. Il sistema viario elicoidale, i lotti armonizzati con le curve di livello e il rispetto delle alberature esistenti rappresentano ancora oggi un modello di urbanistica sostenibile ante litteram.


Un repertorio di architetture firmate

All'interno di Lignano Pineta, Ville al Mare presenta numerosi esempi di edifici progettati da importanti figure del panorama architettonico friulano e italiano dell’epoca, come Gianni Avon, Paolo Pascolo, Aldo Bernardis, oltre allo stesso D’Olivo. Le architetture documentate offrono soluzioni formali e costruttive diverse, ma tutte accomunate da una forte attenzione al dialogo con l’ambiente, all’utilizzo di materiali locali (legno, laterizio, cemento a vista) e a un’estetica razionalista temperata dal calore mediterraneo.

Il valore del libro risiede anche nella capacità di far emergere non solo le caratteristiche tecniche e distributive degli edifici, ma anche la loro componente culturale e ambientale. Si tratta infatti di architetture che non aspirano alla monumentalità, ma alla discreta armonia con il luogo e alla funzionalità per la vita estiva.


Critica alla speculazione edilizia

In un passaggio significativo dell’introduzione, gli autori sottolineano quanto la qualità architettonica e paesaggistica di Lignano Pineta sia stata possibile grazie all’esistenza di un piano regolatore coerente e rispettoso della morfologia del luogo. Lungi dall’essere un elogio nostalgico, questa affermazione suona oggi come una lucida anticipazione di tematiche ancora attuali: la lotta alla cementificazione selvaggia, la necessità di strumenti urbanistici sostenibili e la difesa del paesaggio come bene comune.

In questo senso, Ville al Mare non si limita a essere un atlante di belle case, ma si configura come un vero e proprio manifesto culturale, volto a sensibilizzare sia il pubblico generico che gli operatori del settore alla responsabilità dell’atto di costruire.


Un libro per progettisti e sognatori

Concepito come una guida per chi desiderava costruire la propria casa al mare, il volume si rivolge anche a progettisti, studenti, appassionati e studiosi. Offre spunti pratici, suggerimenti compositivi, esempi di inserimento paesaggistico che ancora oggi possono risultare utili nell’ambito della progettazione residenziale in zone costiere.

Al tempo stesso, è un documento prezioso per comprendere lo spirito culturale e architettonico degli anni ’50-’60, un periodo in cui l’Italia si stava trasformando in una nazione moderna e dinamica, e in cui la qualità architettonica rappresentava un elemento chiave del benessere e dell’identità territoriale.


"Ville al Mare – Lignano" è molto più di una raccolta di progetti: è un viaggio dentro un’idea di architettura profondamente etica, integrata nel paesaggio e orientata al vivere bene. Per l’Associazione Raggi e ArchiTetture - Ville di Lignano, questo volume rappresenta una testimonianza concreta del valore delle architetture del Novecento lignanese e uno strumento fondamentale per la diffusione della cultura architettonica del territorio.

Oggi più che mai, tornare a riflettere su progetti come Lignano Pineta significa recuperare una visione del costruire che mette al centro l’armonia con l’ambiente, il rispetto del contesto e la bellezza come bene condiviso.

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