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Il Treno

Marcello D'Olivo, Edoardo Belgrado, Adelsi Bulfoni

1952 – 1960

Raggio dell'Ostro, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia

Edificio a due piani con negozi e abitazioni lungo la spina dei servizi di Lignano Pineta, progettato da Marcello D'Olivo. Un'icona moderna tra architettura e paesaggio.

Il Treno

L'Architettura lineare e paesaggio urbano nel cuore di Lignano Pineta

Progettato dall’architetto Marcello D’Olivo tra il 1952 e il 1954, e realizzato in tre fasi successive (1954, 1957-58 e 1959-60), l’edificio in linea denominato comunemente “Il Treno” rappresenta uno dei primi e più significativi interventi architettonici realizzati all’interno del piano urbanistico spiraleiforme di Lignano Pineta, località balneare d’avanguardia del dopoguerra.

Inserito lungo la “spina dorsale” dei servizi, l’edificio percorre per oltre 110 metri la sinusoide che collega il centro della spirale urbanistica al fronte mare, configurandosi come infrastruttura multifunzionale e simbolica.


Una sintesi tra architettura e urbanistica

Il progetto è esemplare per la sua capacità di fondere architettura, paesaggio e viabilità urbana. Non si tratta semplicemente di un edificio commerciale con residenze sovrastanti, ma di un’architettura di connessione.“Il Treno” è parte integrante della promenade, che scorre tra i negozi e il pergolato verde sorretto da montanti curvi: un sistema continuo di spazio pubblico, ombra, movimento e sosta, che dialoga con l’architettura e con la vegetazione autoctona.

Il riferimento diretto è all’idea di “paesaggio architettonico totale”, in cui strada, pergolato, portico e verde concorrono a costruire l’esperienza dello spazio urbano. La copertura a pagoda, visivamente leggera e ricurva, richiama l’organicismo internazionale, evocando un dialogo con le fronde dei pini marittimi, tipici della zona.


Tipologia e tecniche costruttive: prefabbricazione sperimentale

Dal punto di vista tipologico, “Il Treno” è un edificio in linea bifunzionale, con negozi al piano terra e appartamenti residenziali al primo piano. I sette corpi di fabbrica che lo compongono presentano una leggera curvatura planimetrica, in armonia con la sinuosità della strada.


La struttura è realizzata con moduli prefabbricati, una scelta progettuale e costruttiva che riflette la necessità di tempi rapidi e costi contenuti. Il sistema costruttivo include:

  • Piloni prefabbricati in cemento armato

  • Muri faccia a vista con bugne quadrate

  • Serramenti in metallo e solai prefabbricati

  • Elementi decorativi in calcestruzzo

  • Montanti e coperture curvilinee del pergolato


Per accelerare i lavori fu impiegata una gru montata su binari, proveniente dalla Germania, capace di posizionare i diversi elementi prefabbricati lungo l’intero sviluppo dell’edificio. Si tratta di un uso del prefabbricato misto piuttosto raro nel panorama italiano dell’epoca, e testimonia la modernità tecnica e progettuale del cantiere D’Olivo.


Architettura organica e visione urbanistica

L’edificio assume un valore strategico nella visione sistemica di Marcello D’Olivo per Lignano Pineta. La scelta di integrarlo nella “spina dei servizi” rende evidente la volontà di costruire un tessuto urbano attivo, dove le funzioni residenziali e commerciali convivano in modo fluido.

Lo stile adottato oscilla tra il razionalismo mediterraneo e suggestioni neoespressioniste, dove le forme si adattano al contesto naturale. La pagoda non è un vezzo formale, ma un gesto architettonico dialogico, che rompe la monotonia del parallelepipedo funzionale e introduce un’armonia “morbida” tra artificiale e paesaggio.


La mancata estensione e la versione incompiuta

Inizialmente, il progetto prevedeva una conclusione scenografica: un edificio a sei piani che avrebbe chiuso simbolicamente il Treno verso il mare. Tuttavia, questa parte non venne mai realizzata, lasciando al “Treno” l’aspetto di struttura dinamica ma aperta, in coerenza con il movimento della spirale urbana.

Oggi l’edificio conserva la sua funzione originaria, con negozi e residenze, mantenendo buone condizioni di conservazione in tutte le sue componenti strutturali e materiche.


Un edificio-manifesto

Il Treno non è solo una costruzione funzionale, ma un manufatto identitario, un’icona della visione urbanistica e architettonica di D’Olivo. È un raro esempio di architettura totale, in cui spazio pubblico, tipologia abitativa, commercio e paesaggio si fondono in un organismo coerente, riconoscibile e ancora attuale.

Con il suo carattere lineare, l’uso innovativo del prefabbricato, e il legame formale con il contesto naturale, questo edificio si impone come uno dei capolavori della modernità diffusa che caratterizza Lignano Pineta.

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