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Giorgio Casali

1913 - 1995

Dal 1950 alla metà degli anni Ottanta, Giorgio Casali è stato il fotografo di riferimento per l'architettura italiana. Le sue immagini pubblicate su Domus hanno contribuito a raccontare il design e l'architettura post-bellica, diventando una testimonianza vivida di un'epoca di rinnovamento culturale e estetico.

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Giorgio Casali: lo sguardo che ha definito l’architettura moderna italiana

Giorgio Casali, nato nel 1913 e scomparso nel 1995, si affermò come una figura centrale nella fotografia d’architettura italiana. Per più di trent’anni, i più influenti designer e architetti nazionali si affidarono al suo occhio sensibile e meticoloso per dare forma e visibilità alle loro creazioni. Attraverso le sue opere, pubblicate frequentemente su Domus, Casali condusse i lettori in un viaggio visivo che esaltava le forme, le strutture e l’anima delle opere di design contemporaneo.


Il reportage dell’Italia del dopoguerra

Le sue fotografie non erano mere rappresentazioni statiche degli spazi, bensì potenti narrazioni dei progetti architettonici. Ogni immagine racchiudeva estetica e contenuti, trasformandosi in veicoli di diffusione per una cultura architettonica in profonda evoluzione. Casali riuscì a valorizzare non solo i grandi maestri del design, ma anche talenti meno considerati, contribuendo così al rinnovamento dell'immagine del Paese nell’era del dopoguerra.


Mostre e valorizzazione postuma

Nel 2013, il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona gli dedicò una mostra monografica dal titolo "Giorgio Casali Fotografo. Domus 1951–1983". Curata da Angelo Maggi e Italo Zannier e realizzata in collaborazione con IUAV, l’Estorick Collection of Italian Modern Art di Londra e Domus, l’esposizione esibiva una selezione di fotografie emblematiche che avevano segnato una generazione. L’evento fu un omaggio postumo alla sua arte e alla sua capacità di immortalare momenti cruciali della creatività italiana.


Un testimone della creatività italiana

Casali fu un osservatore privilegiato della stagione di rinnovo culturale ed estetico che caratterizzò il dopoguerra. I suoi scatti catturarono oggetti, case, arredi e ambienti, ma anche le persone e il contesto che animavano il paesaggio architettonico del tempo. La sua collaborazione con Domus continua a rappresentare un punto di riferimento per comprendere il dialogo tra la modernità italiana e le influenze internazionali.


L’eredità visiva

Oggi l'eredità visiva lasciata da Giorgio Casali è custodita nell'archivio fotografico dell'Università IUAV di Venezia. Le sue composizioni, straordinariamente attente alla luce, alla materialità e alla forma, restano una fonte d’ispirazione per professionisti e appassionati del design e della fotografia. La sua abilità nel sintetizzare innovazione visiva e memoria storica lo rende un riferimento unico per lo studio dell'architettura moderna.


Casali ha saputo costruire una narrazione visiva che trascende il semplice documento, facendosi interprete di un’intera stagione della cultura del progetto in Italia. La mostra a lui dedicata e il suo archivio fotografico costituiscono oggi un patrimonio indispensabile per chiunque voglia approfondire l’evoluzione del design, dell’architettura e dell’identità visiva del Paese.

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