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Terrazza a Mare

Aldo Bernardis

1967 – 1972

Lungomare Trieste, 5, 33054 Lignano Sabbiadoro UD, Italia

Simbolo di Lignano che unisce architettura e paesaggio: un pontile scenografico culminante in una sala a forma di conchiglia sul mare.

Terrazza a Mare

Il simbolo marino di Lignano

Tra le architetture più iconiche dell’intera costa adriatica friulana, la Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro, progettata a partire dal 1961 e realizzata tra il 1967 e il 1972, rappresenta un punto d’incontro tra paesaggio, architettura e visione urbana.

Affacciata sul lungomare Trieste, questa struttura scenografica segna la linea di congiunzione tra terra e mare, rinnovando radicalmente l’immagine balneare della città. Non è solo un'opera architettonica: è un manifesto.


Dalla terrazza in legno alla nuova immagine della città

L’intervento nasce con l’intento di sostituire la preesistente terrazza in legno progettata da Provino Valle, demolita perché considerata non più adeguata all’idea moderna e dinamica che Lignano voleva trasmettere negli anni del boom turistico.

Nel 1961 viene quindi indetto un concorso per una nuova terrazza monumentale, capace di rappresentare la vocazione balneare e contemporanea della città. L’opera vincente risponde pienamente a queste ambizioni, offrendo un’architettura fortemente simbolica e allo stesso tempo profondamente funzionale.


Un pontile scenografico sul mare

La Terrazza a Mare si compone di un lungo pontile coperto, che si protende nel mare e culmina in una piattaforma allargata dove trovano spazio un ristorante e una sala per eventi.

I fianchi traforati del pontile, con le loro aperture curve e geometriche, richiamano le forme organiche di Frank Lloyd Wright, mentre il disegno planimetrico si sviluppa con rigore lungo un asse prospettico perfettamente allineato alla spiaggia e al centro urbano.

Alla fine del percorso, come una meta scenografica, il pontile termina con un piccolo faro: un dettaglio poetico che sottolinea la relazione fra uomo, mare e orizzonte.


Una sala a ventaglio: lo spazio come spettacolo

Il cuore compositivo e simbolico della Terrazza è il salone a pianta radiale, che si apre verso la spiaggia con un’angolazione di quasi 90°.

Questa apertura scenica trasforma lo spazio interno in un luogo di osservazione privilegiata: il vero spettacolo non è al suo interno, ma oltre le vetrate, nella luce del mare e nella vita della spiaggia.

La copertura a volta conchiglia, fortemente plastica e riconoscibile, diventa la firma visiva dell’edificio. Il suo profilo morbido ed evocativo ricorda una conchiglia marina poggiata sull’acqua e si è guadagnato, non a caso, il paragone con la Sydney Opera House: entrambi esempi di architetture civili che divengono emblemi urbani.


Un’icona visiva e simbolica

A più di cinquant’anni dalla sua costruzione, la Terrazza a Mare conserva una forte carica evocativa. La sua immagine è indissolubilmente legata a Lignano Sabbiadoro: ne è il simbolo più riconoscibile, il biglietto da visita architettonico, il luogo che rappresenta l’ideale di vacanza sul mare italiano degli anni Sessanta e Settanta.

Oggi, come allora, l’edificio colpisce per la sua modernità senza tempo, capace di essere al contempo radicato nel suo tempo e ancora attuale. La sua forza figurativa non si è affievolita: continua a essere luogo di aggregazione, di eventi, di passeggiate, di memoria.


Tra modernismo e paesaggio

La Terrazza a Mare è un esempio perfetto di come l’architettura modernista italiana si sia saputa confrontare con il tema del paesaggio senza snaturarlo. Il mare non viene nascosto, ma celebrato; il volume costruito non prevale, ma si integra e si apre, con trasparenze, aperture e prospettive.

In un’epoca in cui la relazione tra costruito e natura è di nuovo al centro del dibattito architettonico, questa opera torna attuale per la sua capacità di trasformare un'infrastruttura urbana in un luogo simbolico, collettivo, esperienziale.


Un monumento vivo

La Terrazza a Mare non è un monumento statico, ma un’architettura viva: usata, vissuta, fotografata, amata. È una scultura abitabile sul mare, dove architettura e paesaggio si fondono in una visione condivisa del futuro.

Rappresenta un momento alto dell’architettura italiana del secondo Novecento, quando la fiducia nel progresso si traduceva in opere civili di qualità, capaci di durare e di parlare alle generazioni future. E la Terrazza continua a parlare, con la voce del mare.


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