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Eurotel

Domenico Bortolotti

1968 – 1970

C. Mendelssohn, 13, Churriana, 29004 Málaga, Spagna

Due corpi a "L" avvolgono un giardino con piscina. Chiusure cieche, rilievi verticali e spazi interni articolati rendono l’Eurotel un'icona moderna di villeggiatura.

Eurotel

Architettura moderna tra pineta e comfort vacanziero

Realizzato tra il 1968 e il 1970 a Lignano Riviera, l’Eurotel rappresenta un esempio significativo di come l’architettura turistica del secondo dopoguerra abbia saputo conciliare funzionalità alberghiera e qualità architettonica, interpretando in chiave moderna il concetto di villeggiatura mediterranea.

Il complesso, firmato da progettisti attenti al contesto e all’uso, è situato in calle Mendelssohn 13, all’interno di una pineta costiera, in un lotto che all’epoca faceva parte di un’area ancora in pieno sviluppo.


Un impianto ad "L": spazio interno e orientamento

L’Eurotel si compone di due volumi edilizi a forma di L, orientati rispettivamente a sud e a ponente. Questa disposizione planimetrica, oltre a garantire un’ottima esposizione solare, crea uno spazio interno protetto e raccolto che ospita un giardino privato con piscina.

Il cuore del complesso è quindi rappresentato non dal costruito, ma dal vuoto centrale, un vero e proprio hortus conclusus moderno, pensato per offrire agli ospiti uno spazio intimo e tranquillo, in continuità con il verde circostante della pineta.


Accesso centrale e organizzazione degli spazi

L’ingresso principale è collocato in posizione baricentrica, esattamente nel punto d’incontro dei due corpi edilizi. Questa scelta non solo è razionale dal punto di vista distributivo, ma restituisce anche una chiara gerarchia agli spazi: dal pubblico (la strada e i parcheggi esterni) al privato (l’atrio, le camere, il giardino).

Proprio l’atrio interno colpisce per la sua articolazione spaziale: non si presenta come un semplice spazio di passaggio, ma come un ambiente ricercato, con lievi dislivelli e gradini curvilinei che lo rendono fluido e accogliente. Si percepisce un’intenzione progettuale che mira a qualificare ogni ambiente, anche quelli di servizio, con attenzione al dettaglio.


Quinte cieche e giochi chiaroscurali

Le testate dei due blocchi edilizi sono chiuse da quinte murarie cieche, caratterizzate da un rilievo verticale a righe, che crea un gioco di luci e ombre molto suggestivo, specie nelle ore del tramonto. Questi elementi, apparentemente semplici, svolgono una duplice funzione: decorativa e climatica. Proteggono dal sole diretto e dai venti, contribuendo alla regolazione termica dell’edificio, e allo stesso tempo conferiscono un carattere distintivo alla composizione architettonica.

Il trattamento plastico di queste superfici denota un gusto per il dettaglio scultoreo che si rifà a certe sperimentazioni del modernismo europeo degli anni Sessanta, pur rimanendo sobrio ed equilibrato.


Dialogo con la natura

Uno degli aspetti più interessanti dell’Eurotel è il suo rapporto con l’ambiente naturale circostante. In un’epoca in cui la crescita edilizia rischiava spesso di compromettere i paesaggi costieri, questo progetto mostra invece una volontà di integrazione.

Il complesso non sovrasta il contesto, ma si dispone orizzontalmente, con altezze contenute, lasciando spazio alla vegetazione e valorizzando l’esperienza del soggiorno all’aperto. Il giardino centrale con piscina, oltre alla funzione estetica e ricreativa, rappresenta anche una continuità visiva con la pineta, che filtra la luce e regala ombra e frescura agli ambienti interni.


Un moderno concetto di ospitalità

Nel complesso, l’Eurotel rappresenta un modello di ospitalità moderna: razionale nella distribuzione, elegante nei dettagli, sensibile al clima e al paesaggio. La combinazione tra comfort funzionale e raffinatezza architettonica è evidente sia negli spazi comuni, come l’atrio e il giardino, che nelle facciate disegnate con ritmo e misura.

Questo approccio alla progettazione alberghiera è emblematico del clima culturale italiano alla fine degli anni Sessanta, quando la qualità architettonica era ancora un elemento centrale nella definizione del paesaggio turistico.


Una gemma discreta tra gli alberghi del litorale

Lontano dalle esuberanze formali o dai giganti dell’industria alberghiera contemporanea, l’Eurotel resta una gemma discreta, capace di esprimere l’equilibrio tra architettura e vacanza.

Con la sua composizione misurata, i materiali scelti con attenzione e un’idea chiara di spazio e luce, questo edificio non è solo un luogo dove soggiornare, ma un esempio di come anche un albergo possa essere un’opera d’architettura pensata con intelligenza e sensibilità.

Oggi, in un’epoca che riscopre il valore della sostenibilità e del rapporto tra costruito e natura, l’Eurotel si conferma attuale e prezioso: un piccolo capolavoro nel verde della Riviera.


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