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Luciano Gemin - Excelsior Residence, 1963-1966

Lignano Pineta - raggio di Venere, 4


Fotografia: Giulio Avon /Studio Avon Associati, Udine


Per garantire a tutti gli appartamenti una vista panoramica sulla spiaggia, l'architetto Gemin ha progettato un edificio residenziale con una pianta articolata che si apre verso il mare e concentra i servizi sul lato opposto, rivolto verso la laguna. Questo approccio non solo ottimizza la vista per i residenti, ma crea anche un equilibrio tra estetica e funzionalità nella progettazione della torre.

La pianta dell’edificio è stata progettata con attenzione per massimizzare la vista del mare da ogni appartamento. Le facciate che si affacciano sulla spiaggia sono ampie e aperte, permettendo l'ingresso di luce naturale e offrendo splendide vedute. Al contrario, il lato verso la laguna è caratterizzato da un prospetto con piccole aperture, dove sono concentrati i servizi. Questa scelta non solo garantisce una privacy adeguata e una protezione dai venti, ma contribuisce anche a creare un effetto chiaroscuro nelle facciate dell'edificio. Le aperture ridotte sul lato lagunare stemperano il volume della torre e donano al progetto un aspetto elegante e raffinato.

Un aspetto cruciale del progetto è la scelta dei colori. L'originale colore bianco ottico, utilizzato per l'edificio, è stato scelto per contrastare con il verde della pineta circostante. Questo bianco brillante faceva risaltare la torre, creando un effetto visivo che la distingueva dalle altre strutture di Lignano. La tonalità di bianco non solo enfatizza la purezza e la modernità del design, ma riflette anche la luce solare in modo che l'edificio possa risplendere, specialmente durante le ore del giorno.

La combinazione di una pianta ben studiata, la distribuzione intelligente degli spazi e la scelta cromatica contribuiscono a fare di questa torre un esempio di progettazione architettonica di alta qualità. Gemin ha saputo unire estetica e funzionalità in un progetto che non solo arricchisce il paesaggio urbano di Lignano, ma offre anche una qualità di vita superiore per i suoi residenti.


La corsa al mare (1960-1969)

Alla fine degli anni Cinquanta, la trasformazione del territorio per scopi turistici era già evidente, definita dai piani urbanistici per Lignano Sabbiadoro, Lignano Pineta e Lignano Sud (Riviera). Con il boom economico degli anni Sessanta, lo sfruttamento intensivo aumentò notevolmente. Tra il 1960 e il 1970, il numero di posti letto e presenze triplicò. Le diverse strategie urbanistiche adottate per Sabbiadoro, Pineta e Riviera portarono a risultati differenti. I progetti di D'Olivo per Pineta e di Piccinato per Riviera riuscirono a modellare il territorio e a resistere al degrado speculativo. Gli anni della "corsa al mare", celebrati dalla Triennale di Milano del 1964, segnarono una significativa trasformazione del paesaggio italiano. Tuttavia, la deturpazione delle coste era in atto, rappresentando l'altro lato del boom economico. A metà degli anni Sessanta, in contrasto con questa tendenza, Pineta e Riviera emersero come esempi positivi di pianificazione urbanistica per i centri balneari.


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